Dipingere il pancione rilassa la mamma e fa bene al nascituro

Sempre più donne scelgono un modo artistico per onorare il loro pancione, una moda importata dagli States è il Bump Painting è una variante della Body Painting, la differenza è semplicemente che invece di utilizzare l’intero corpo come tela sulla quale dipingere, si utilizza il pancione di una futura mamma

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Arriva direttamente dagli Usa l’arte del pancione dipinto, detta Bump Painting, letteralmente significa “pittura del bozzolo”, si tratta di una variante del Body Painting in versione prè-maman che invece di utilizzare come tela l’intero corpo umano, si concentra sulla pancia della futura mamma, talmente liscia e tesa da rivelarsi un supporto perfetto su cui sbizzarrirsi con linee e colori.

Il contatto prolungato del pennello e delle mani sulla pancia, con movimenti lenti e delicati, regala sia alla mamma che al nascituro una profonda sensazione di relax e benessere.

La moda del Bump Painting ha catturato anche alcune donne famose come Hilary Duff, Mariah Carey Alanis Morisette mentre in Italia Belen Rodriguez, quando era in dolce attesadel figlio Santiago si è  fatta dipingere un ovetto Kinder sul ventre.

Perché se in passato la gravidanza era vista come un momento intimo, da ostentare il meno possibile, oggi il pancione delle mamme in dolce attesa è sempre più sotto gli occhi di tutti. Il Bump Painting contribuisce a rivoluzionare il concetto di bellezza in gravidanza, smantellando i canoni tradizionali e dando libero sfogo all’arte.

bump-body-painting-imagesI professionisti del mestiere sono in grado di rendere le pance delle mamme in attesa dei veri capolavori, tripudi di forme e colori per le donne più estrose, linee tribali in bianco e nero per quelle più eccentriche, disegni personalizzati: insomma, ce n’è per tutti i gusti, o meglio, per tutte le pance! L’importante è utilizzare sempre colori atossici e lavabili che non danneggino in nessun modo la salute della mamma e del bambino, facili da realizzare anche in casa, con un cucchiaino di amido di mais, mezzo d’acqua, mezzo di crema idratante e coloranti alimentari.

È una forma d’arte quella del pancione dipinto, su cui tutti possono cimentarsi, dai futuri papà ai futuri fratellini, in modo da rendere il Bump Painting un importante momento di gioco e condivisione per tutta la famiglia.

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Oltre al momento di condivisione in famiglia, quando sono i figli ed i mariti a dipingere il pancione della futura mamma, il Bump Painting aiuta le donne ad accettare serenamente i cambiamenti del proprio corpo durante la gestazione, trasformando la pancia in un’opera d’arte da mostrare, non di certo in qualcosa di poco attraente da nascondere.

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Ci sono svariate testimonianze come quella di Claudia Piazza mamma del piccolo Leonardo, dichiarando sulla Sicilia: Ognuna vive la maternità in maniera diversa, ho voluto coronare il ricordo della mia gravidanza in modo ironico, ma anche dolce. Navigando sul web avevo visto che molte donne, poco prima di partorire, si facevano dipingere il pancione e mi sono rivolta alla mia estetista. Insieme abbiamo provato a dare un volto a Leonardo pronto a uscire da un pacco dono, era dicembre 2015 e per me e mio marito il regalo di Natale quell’anno era proprio lui”.
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Ma c’è anche chi sostiene che è un’esagerazione fare delle fiere e delle mostre proponendo book fotografici a prezzi elevati, quindi si preferisce fare delle foto ricordo amatoriali.

E c’è anche chi ha fatto della Bump Painting un’arte da esposizione: si tratta di Carrie Preston, ventisettenne inglese ideatrice di My Little Sweet-pea, diventata una star nel Regno Unito per i suoi 130 “pancioni artistici” autografati. Rivolgersi ad un professionista è sempre garanzia di un ottimo risultato: non a caso sono sempre più numerose le agenzie di body painting che offrono servizi dedicati alle future mamme, con tanto di servizio fotografico prima-e-dopo.

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Rivela un body painter al Gazzettino di Torino:  “Nella vita faccio tutt’altro, ma per passione dipingo quadri e decoro porcellane,  ho reinventato una seconda professione “ascoltando” i tempi che cambiano. «Il mio primo lavoro su un pancione di 8 mesi è stato un’esperienza fantastica, una sensazione indescrivibile,  dipingere e sentire il bambino muoversi solleticato dal mio pennello». Continua: “Ricordo quegli orrendi costumi interi visti nelle fotografie degli anni Settanta-Ottanta con una sorta di drappo sotto il seno a coprire il pancione, per non parlare di tutti quei camicioni informi che le donne in gravidanza indossavano, sempre per nascondere quasi a vergognarsi».

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Quindi, perché non sperimentare il Brump Paiting proprio per Pasqua? Non resta che armarsi di colori, pennelli, stencil e mettersi all’opera per trasformare il pancione in una tela vivente.

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