Torino Film Festival, 35° edizione con Moretti, Argento e Larrain

Tanta musica, ospiti, film, nuovi talenti. Il ritorno di Nanni Moretti e la performance di Asia Argento, Pablo Larrain presidente di giuria e il Gran premio Torino a Pino Donaggio. Un buon numero di registi italiani, due nel concorso principale. Una grande retrospettiva dedicata al cinema di Brian De Palma. L’edizione 35 del TFF, il Torino Film Festival (dal 24 novembre al 2 dicembre), presenta un cartellone vario e ricco di spunti tffkimnovak

Pablo Larrain presidente di giuria, Nanni Moretti, Asia Argento e Pino Donaggio, che riceverà il Gran premio Torino, saranno fra i protagonisti della 35/a edizione del TFF, Torino Film Festival (24 novembre – 2 dicembre), che ha fra gli eventi una grande retrospettiva dedicata a Brian De Palma, con 30 film e due corti.

Il festival presenterà 169 titoli, di cui 134 lungometraggi, con 36 anteprime mondiali, 21 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 59 anteprime italiane selezionati tra più di 4000 film visionati (tra corti, medi e lungometraggi).

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Tra le premiere più attese il film d’apertura, Finding your feet – Ricomincio da me di Richard Loncraine con il protagonista Timothy Spall che sarà a Torino; Smetto quando voglio – Ad honorem di Sydney Sibilia, che chiude la trilogia sui ricercatori spacciatori; The disaster Artist di James Franco commedia ispirata dalla storia tragicomica di uno dei film più brutti della storia del cinema diventato a suo modo cult; The Florida Project di Sean Baker (film di chiusura), che potrebbe arrivare alle nomination agli Oscar.

Nel concorso principale riservato a opere prime, seconde o terze che ha 15 titoli in competizione, due italiani in gara, Blue Kids di Andrea Tagliaferri e Lorello e Brunello di Jacopo Quadri. Ma l’Italia è molto presente in tutte le sezioni, da Festa Mobile alla sperimentale After Hours con film come Riccardo va all’Inferno di Roberta Torre, con un inedito Massimo Ranieri; Cento anni di Davide Ferrario, Tito e gli alieni di Paola Randi, L’altrove più vicino di Elisabetta Sgarbi, My War Is Not Over di Bruno Bigoni e Favola di Sebastiano Mauri.

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Mentre, «Balon» di Pasquale Scimeca, regista siciliano di origine palermitane, sarà presentato fuori concorso. «Non è sull’emigrazione, è un film che racconta l’Africa», dichiara il regista. La pellicola racconta la storia di due ragazzi (Amin e sua sorella Isokè) che vivono in un villaggio dell’Africa sub-sahariana. Un giorno una banda di predoni uccide la loro famiglia. Rimasti soli, fuggono verso il deserto finché non raggiungono la Libia. Catturati da una milizia, dopo mesi di prigionia e lavoro da schiavi, riescono a salire su un barcone che leva l’ancora verso l’ignoto. «Balon» è prodotto da Arbash in collaborazione con Rai Cinema e uscirà nelle sale cinematografiche a gennaio del 2018.

«Amori che non sanno stare al mondo», diretto da Francesca Comencini, dopo essere stato presentato al Festival di Locarno sarà fuori concorso. Interpretato da Lucia Mascino e Thomas Trabacchi, è tratto dall’omonimo romanzo di Francesca Comencini ed è una commedia sentimentale. Prodotto da Fandango con Rai Cinema, il film sarà distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 29 novembre.

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Asia Argento, guest director di questa edizione cura la sezione Amerikana per cui ha selezionato cinque titoli, 4 di altri autori Payday di Daryl Duke, Stroszek di Werner Herzog, Out of the blue di Dennis Hopper, Paris, Texas di Wim Wenders e uno suo, Ingannevole È Il Cuore Più Di Ogni Cosa.

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Inoltre, la cineasta presenterà una performance curata con Julien Temple. ”Ci sono scenari in America, dove senti che regna la follia…, soprattutto nel sud degli Stati Uniti, sotto quella “Bible Belt”, quella “cintura della Bibbia”, che è poi l’America vera – spiega Aasia Argento -. Quella che un giorno si è finalmente sentita rappresentata, da Donald Trump, e lo ha votato. L’America che conosco io, quella che frequento di solito, quella di New York, di Los Angeles, delle grandi città, non è la vera America”.

Nanni Moretti tornerà al Festival per parlare, insieme al coproduttore Angelo Barbagallo, di Notte italiana, esordio alla regia di Carlo Mazzacurati, uscito 30 anni fa, presentato in versione restaurata; Noomi Rapace per il film Seven Sisters e Sophie Fiennes, regista del documentario su Grace Jones, Jones: Bloodlight and Bami.

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