Verso Catania-Potenza, le parole di Grella e Zeoli

Le parole del Vice Presidente Grella e di mister Zeoli dopo il cambio in panchina pre Catania-Potenza.

Cinque novembre 2023, Potenza-Catania termina con il risultato di 1-0 in favore dei potentini. Nel post-partita la società Etnea decide di cambiare; via mister Tabbiani, colpevole di non avere trovato la quadra a livello tattico, dentro, ad interim, Michele Zeoli.

Pre partita di Catania-Potenza, 4 mesi dopo, il Catania cambia ancora. L’arrivo di Lucarelli non modifica le cose, stesso copione. Bene in Coppa Italia, malissimo in campionato. A due mesi dalla fine della regular season panchina nuovamente affidata a Zeoli.

Due partite per l’ex difensore del Catania nella mini gestione pre Lucarelli, una vittoria in Coppa Italia e una sconfitta in campionato. Da quel momento la società rossazzurra ha cambiato tanto, soprattutto in termini di rosa, ma il copione è rimasto lo stesso.

Il 5-2 subito in trasferta ad Avellino è stato fatale per l’ormai ex tecnico toscano e per l’ambiente rossazzurro. Non tanto per il risultato, quanto per l’atteggiamento mostrato in campo. Tre mesi di gestione Lucarelli non sono bastati per trovare l’equilibrio tecnico-tattico e fisico.

A poco più di un mese dalla fine del campionato il Catania deve tenersi fuori dalle zone calde della classifica e provare a centrare i play-off resi posso dal percorso in Coppa Italia. 

Cosa potrà fare Zeoli in poco tempo e con tanti giocatori diversi rispetto alla sua prima mini-gestione? Parole ai protagonisti.

Inizia Grella: “per quanto riguarda Lucarelli, ho parlato con lui abbastanza a lungo. È stato un incontro onesto e sincero, senza filtri. Voglio ringraziarlo pubblicamente per quello che ha fatto, umanamente ci siamo lasciati come dei vecchi amici. Non è mai semplice cambiare guida tecnica, ma si dovevano prendere decisioni importanti per il club”.

Michele Zeoli è di famiglia, so che posso contare sempre su di lui, ha i valori del Catania nel sangue. Obiettivo è di fare una finale di Coppa Italia a testa alta e petto in fuori. Questa finale ci dá la possibilità di raggiungere l’obiettivo dei primi tre posti in campionato. Sono convinto che Zeoli sa dove noi dobbiamo migliorare. Dobbiamo lottare fino in fondo per raggiungere la Serie B e sperare di avere una coppa in più. Sappiamo da dentro che modifiche dobbiamo fare, non posso assicurare i tempi, ma stiamo lavorando per rafforzare il Consiglio d’amministrazione”.

Parla poi Zeoli: “ringrazio la società per la possibilità che mi sta dando. Sono stato scelto per arrivare a degli obiettivi, dei quali il primario è il Potenza. Ringrazio mister Lucarelli che mettendomi nel suo staff mi ha messo in una posizione di vantaggio. Ho delle responsabilità e so quale è il mio ruolo, sono stato chiamato per aiutare. Prima viene il Catania e in questo momento c’è da portare la nave in porto. La mia testa è già alla partita di domani”.

Prima Tabbiani, poi Lucarelli, come ha vissuto questo esonero? “Ho sofferto in entrambe le situazioni, anche se con Lucarelli sono stato più coinvolto. L’ultima settimana è stata molto pesante. Sono convinto su quello che abbiamo fatto e su quello che dobbiamo fare, centrare la grande impresa. La classifica non soddisfa prima di tutto il Presidente Pelligra, ma da soli non possiamo raggiungere niente, ci serve la fiducia e la passione della gente, che ci può portare a risultati importanti”, ha dichiarato il Vice Presidente.

A Zeoli sulle differenze post Tabbiani e post Lucarelli. “Giocare ogni tre giorni non permetteva ai giocatori di allenarsi, ho parlato con loro, e anche loro sono responsabili. Avremo un giorno in più per preparare le partite, e quel giorno in più sarà importante, i ragazzi devono capire l’importanza dei dettagli. Io devo guardare la classifica e farla guardare ai calciatori, perché quella è la realtà”.

Sugli obiettivi per la classifica Zeoli dichiara: “in questo momento penso a Potenza, se qualcuno non ha capito cosa si può rischiare è meglio che se lo metta in testa”.

Cosa vedremo nel Catania di Zeoli? “Mettere i giocatori nel posto loro, non sbagliare i cambi. Io sono mister perché ho fatto il corso a Coverciano, ora devono dimostrare i calciatori”.

Da cosa ripartite? “Bisogna ripartire dall’orgoglio, dalla classifica e da una prestazione che devono fare per tanti motivi”.

Due squadre diverse, quali problemi hanno caratterizzato entrambe? “Ho allenato tre squadre, tra cui la Primavera. Marco Biagianti sta facendo un gran lavoro. I giocatori mi hanno detto che sembra sempre la stessa squadra di quando sono entrato la prima volta. Sta a me trovare le soluzioni, ho due componenti che sono liberi di testa come il mio secondo e il preparatore dei portieri, e sono carichi”.

Non dobbiamo chiedere nulla, ma dare tanto soprattutto ai tifosi che ci hanno sostenuto anche in questo momento di difficoltà”.

Vice presidente Grella è ancora convinto che questa sia una squadra forte anche per il futuro? “A fine stagione assieme a chi arriverà faremo un discorso per capire se ci sono dei ritocchi da fare. Il nucleo del gruppo è forte, deve credere di più nelle proprie qualità, ma abbiamo tutto per costruire un percorso insieme”.

A mister Zeoli, sul coinvolgimento di qualche ragazzo della Primavera da qui a fine campionato: “ci avevo già pensato per Catania-Picerno in Coppa Italia ma mi sembrava eccessivo dare una responsabilità del genere, ma anche adesso mi sembra difficile. Prima devono prendersi delle responsabilità”.

Cosa ha condannato Lucarelli? “Non il risultato secco, ma un trend di atteggiamento. Quando vengono a mancare determinate cose dobbiamo prendere una decisione per il bene del club”.

Mister coincidenze con la stagione 2001-2002? “Non ci avevo pensato, ho la testa alla partita di domani. Più che una coincidenza è un augurio”.

Mister differenza tra la squadra dell’anno scorso e quella di quest’anno? “L’anno scorso c’era un senso di appartenenza importante a prescindere dalla carta d’identità”.

Il ritiro è una soluzione? “Ne abbiamo fatti due e per due volte abbiamo vinto. Può darsi che ci andremo perché ci potrebbe servire. Oggi è un altro calcio, non sai se il ritiro fa bene o male. Sono io che mi devo adeguare al calcio di oggi, ma i ragazzi stanno parecchio insieme”.

Come gestire la pressione? “Se diamo continuità di risultati saremo più sereni, ora dobbiamo osare. Da queste situazioni se ne esce solo rischiando”.

Su nuove figure dirigenziali Grella ha detto: “non è stato individuato il direttore sportivo, ma ho parlato già con qualcuno. Verrà inserito, dato che non si può giocare a calcio senza, cercherò di trovarne uno che ha le nostre caratteristiche, che ha voglia di non fare come hanno sempre fatto, con idee nuove. Oggi non cambia prenderlo tra una settimana o a fine stagione, al momento ci sono cose più importanti”.

Ironia? “Non vedo cosa poteva cambiare se noi avessimo avuto un DS. Lo metteremo per aiutarmi con un elenco di impegni che fanno parte dello sviluppo di un progetto. In passato ho detto che volevo lasciare spazio a un allenatore per cui avevo immaginato un ruolo simile a manager, non che non l’avrei preso. Spendo due parole anche per Francesco Lodi, attaccato ingiustamente. Si è sempre confrontato con me e io ho ascoltato sempre attentamente quello che lui mi proponeva e io poi gli dicevo se lo poteva fare o meno. Vuole fare parte del progetto, ci tiene al club e non merita attacchi. Il suo ruolo è l’ambasciatore, ma lo ascolto”.

Zeoli sull’inserimento di Vanzetto: “l’idea di Vanzetto nasce da un colloquio fatto tempo fa. È un allenatore preparato e con tanta voglia, tanto che a volte bisogna calmarlo. Non ha vissuto niente di quello che è stato, dunque per me è un valore aggiunto”.

Un messaggio da lanciare alla tifoseria mister? “Non mi sento di chiedere nulla, certe cose bisogna meritarle. È il momento di dare e ottenere”.

Quindi manca il senso di appartenenza? “Io posso anche trasmetterlo, ma si tratta di cose di pancia e adrenalina. Nel tiro di Castelini contro il Rimini ho visto senso di appartenenza. Magari non ti fa vincere le partite il senso di appartenenza, ma ti dà qualcosa in più”.

Sui moduli: “so che c’è tanto scetticismo sulla mia figura, ma cercherò di mettere chi ho a disposizione nelle migliori condizioni”.

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