Acquisire una consapevolezza più profonda dei diritti di cittadinanza, tra persone dotate di pari dignità. Comprendere che le condizioni di libertà, solidarietà, sicurezza, non possono considerarsi come acquisite per sempre, ma vanno perseguite e, una volta conquistate, protette. Questo è il focus su cui si è orientato l’incontro, avvenuto ieri, tra gli alunni dell’Istituto comprensivo “Leonardo Da Vinci” di Misterbianco e le donne e gli uomini della Polizia di Stato, alla vigilia della commemorazione della strage di Capaci.
Una giornata straordinaria, vissuta con intensità, insieme ai poliziotti della Questura di Catania, agli agenti della Squadra Cinofili, del Nucleo Artificieri e delle moto volanti. Un’esperienza che ha portato i giovani studenti ad affrontare temi rilevanti come l’osservanza delle regole, il rispetto delle persone, la differenza tra l’io e il noi, la necessità e l’importanza del buon esempio.
Gli studenti sono saliti a bordo delle autovetture, le hanno viste da vicino e hanno conosciuto le dotazioni che i poliziotti utilizzano per il servizio di “Volante”. Divertente il momento della prova della “sirena”,ma anche delle numerose foto di classe con la volante come sfondo. Letteralmente sommersi da domande e curiosità i poliziotti delle moto volanti, che hanno mostrato agli studenti le attrezzature e le motociclette che, quotidianamente, vengono utilizzate per il servizio di controllo del territorio.
Momento atteso quello dell’incontro con i poliziotti della Squadra Cinofili. Gli agenti hanno presentato ai ragazzi Maui e Ares, cani poliziotto, specializzati nella ricerca di sostanze stupefacenti. L’attenzione dei ragazzi si è subito concentrata sulle straordinarie capacità dei due cani che hanno mostrato, attraverso le simulazioni di ricerca, una intesa perfetta con il conduttore.
L’incontro si inserisce nell’ambito delle iniziative di prossimità fortemente volute dal Questore di Catania, interpretando lo spirito della missione della Polizia di Stato “Esserci sempre” ed assume una valenza particolare proprio perché siamo nella ricorrenza del 23 maggio, una data scolpita nel cuore dei siciliani onesti.
Argomento trattato dai poliziotti è stato proprio il buon esempio, capace di stimolare le riflessioni e le azioni dei ragazzi, cioè degli adulti del futuro. Tra gli esempi citati la figura di don Pino Puglisi, che ha più volte sottolineato l’importanza di parlare di legalità, soprattutto nelle scuole, evidenziando che non ci si deve fermare alle sole parole poiché «le parole devono essere confermate dai fatti».
L’approccio al tema della legalità che gli agenti hanno presentato agli studenti nasce dall’esperienza di un team di poliziotti specializzati nella trattazione proprio di questi argomenti. Educare alla legalità, infatti, significa diffondere la vera cultura dei valori civili, per abbracciare e condividere le “regole” come espressione del patto sociale, indispensabile per costruire relazioni consapevoli tra i cittadini e tra questi e le istituzioni.