A Venezia prende il via la Biennale delle Ville Venete

La grande arte ricca di ospiti ed eventi. Giunti alla quarta edizione dell’evento ideato da Massimo Tegon, curatore ed organizzatore di grandi eventi, il dott. e prof. Marco Dolfin è il critico della manifestazione.

La Biennale delle Ville Venete è un format innovativo che ha ottenuto subito dalla prima edizione un grande successo, una rassegna di arte contemporanea “diffusa” in location di grande fascino e valore architettonico. 

In rassegna ci sono pittori contemporanei affermati come Silvio Zago, Renzo Gianella, Ludmilla Radchenko. Poi la “vetrina Sicilia” selezionata dal critico d’arte dell’Enciclopedia d’arte italiana Melinda Miceli che prevede i seguenti nomi già segnalati rinomati da premi e concorsi: Armando Nigro, Mimmo Allegra, Luigi Messina, Vincenzo Presenti e il defunto maestro dell’astrattismo siciliano, Pasquale Viscuso. Infine come sempre, spazio ad una giovane promessa, quest’anno è il turno di Giulia Keci, pittrice 17enne di grande talento.

Una mostra in location prestigiose per esporre le proprie opere nella città d’arte per eccellenza, Venezia. La Biennale durerà 100 giorni e sarà dislocata in 7 appuntamenti nei quali gli artisti e le opere saranno ammirati da collezionisti ed esperti d’arte, anche attraverso eventi e cene di gala.
Nel mese di luglio al Relais Monaco dei Benetton, è prevista la presentazione del rinomato saggio storico simbolico “Templaris Compendium” della nota scrittrice e critico d’arte Melinda Miceli.

Continua dunque la tradizione, che quest’anno comprende 7 appuntamenti.

Giovedì 10 giugno Villa Tacchi

Giovedì 24 giugno Villa Condulmer

Giovedi 8 luglio Villa Ducale

Giovedì 22 luglio Relais Monaco

Giovedi 5 agosto Villa Ducale

Giovedì 26 agosto Relais Monaco

Giovedi 16 settembre Villa Tacchi

Delle ville, ville alcune d’ispirazione palladiana, ricordiamo un aneddoto storico sulla figura di Giuseppe Verdi collegata a Villa Condulmer. Quando la ‘Traviata’ andò in scena per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia, il 6 marzo 1853, fu fischiata dal pubblico, forse a causa di interpreti carenti o del soggetto, allora considerato scabroso. Verdi deluso per il fiasco, si ritirò nella splendida villa Condulmer di proprietà del suo amico Giovanni Battista Tornielli. Oggi la villa è un albergo di lusso dove nel salone principale c’è ancora il pianoforte che Verdi suonò durane il suo soggiorno.

Dalla mostra sarà tratto un catalogo on line e l’attestato di partecipazione.

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