Serie A, i giocatori siciliani più forti della storia del campionato

Il nostro è un Paese in cui si respira calcio 365 giorni all’anno. Quando c’è il campionato, tutte le attenzioni dei tifosi sono focalizzate sui risultati delle proprie squadre preferite. Quando invece è estate, il focus è rivolto al mercato.

Quasi una religione, il calcio, che per gli italiani significa tanto, a tal punto che anche chi non lo segue con costanza qualcosa, come il nome di qualche giocatore, sa per forza. Il calcio è d’altronde lo sport più seguito d’Italia e se ne parla in ogni momento. Quando gioca la Nazionale, poi, è un’occasione per avvicinare le persone, anche quelle che non sono tifose. Un simbolo del nostro Paese che negli anni si è levato anche diverse soddisfazioni. Come i quattro mondiali vinti nel corso della storia calcistica, che hanno reso la nostra selezione tra le più titolate al mondo.
Il merito, ovviamente, va ai suoi interpreti che di volta in volta hanno indossato quella maglia, provenienti un pò da ogni parte dello Stivale, da sempre fucina di talenti di livello internazionale. E tra le regioni che più di ogni altra hanno prodotto giocatori che sono arrivati in Serie A c’è la Sicilia.
Quest’ultima non è infatti soltanto una delle regioni più affascinanti d’Italia, rinomata per la sua cultura, la sua cucina e i suoi paesaggi mozzafiato, ma anche per il suo contributo al calcio. Negli anni, dalla Sicilia sono arrivati alcuni dei calciatori più talentuosi e famosi della storia, che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo di questo sport, con prestazioni che hanno finito anche per ribaltare le previsioni degli esperti, come quelle che si trovano, ad esempio, nella sezione sulla Serie A di Betway.
Vediamo quindi quali sono stati i giocatori che più si sono contraddistinti nel corso della storia calcistica del nostro Paese.

I calciatori siciliani più forti di sempre

Dici Sicilia, è uno dei primi nomi, per chi ha seguito il calcio negli ultimi vent’anni, non può che essere Giuseppe Mascara. Nato a Caltagirone, in provincia di Catania, il 22 agosto del 1979, “Beppe”, così come è chiamato da colleghi e amici, è riuscito a contraddistinguersi per una classe ed una tecnica sopraffina. Al Catania ha legato gran parte della sua carriera, arrivando a brillare anche nel massimo campionato italiano a suon di giocate, assist e gol, tanti. Come quello che fece da centrocampo nel derby siciliano contro il Palermo al Barbera il 1° marzo del 2009. Un tiro da 50 metri che si andò ad insaccare nella porta alle spalle dell’estremo difensore dei rosanero e della Nazionale Marco Amelia. Quella partita terminerà 4 a 0 in favore dei rossoblù.

Un altro nome moderno del calcio siciliano è quello di Gaetano D’Agostino. Palermitano classe 1982 di ruolo centrocampista, è cresciuto nelle giovanili di Palermo e Roma, e fu con quest’ultima che egli esordì in Serie A. Poi, il passaggio al Bari e il ritorno nella Capitale, per poi fare rientro nella sua terra d’origine per vestire la maglia del Messina. Il suo talento è sotto gli occhi di tutti e così l’Udinese decise di puntare su di lui. Con i bianconeri, D’Agostino ha giocato oltre 100 partite guadagnandosi anche la chiamata dalla Nazionale. Ad un certo punto si era parlato anche di un interessamento del Real Madrid, ma alla fine non se ne fece nulla. Continuerà a giocare in Serie A con Fiorentina e Siena, per poi avviarsi verso la fine della sua carriera da giocatore, terminata nel 2016.

Rimanendo sempre in epoca più o meno recente, troviamo poi i fratelli Tedesco, Giovanni e Giacomo. Nati e cresciuti a Palermo, nel quartiere Pallavicino, entrambi hanno avuto una buona carriera, vestendo diverse maglie e giocando molte partite in Serie A. Giovanni, il fratello maggiore, si è legato per diversi anni al Perugia, dopo aver vestito le maglie di Reggina, Fiorentina, Foggia e Salernitana, per poi passare al Genoa e chiudere la sua esperienza in campo nella squadra della sua città, Palermo per l’appunto. Giacomo, invece, ha iniziato da Palermo, per poi dividersi tra Salernitana, Cosenza, Reggina, Catania, Bologna, seppur per poco, e Trapani. A Reggio Calabria visse i suoi anni migliori, tanto da ricevere la cittadinanza onoraria della città nel 2007.

Impossibile poi non inserire in questa lista Massimo Taibi, uno dei migliori portieri che abbia mai avuto il nostro calcio, tanto da guadagnarsi la chiamata dal Manchester United. La sua esperienza Oltremanica durerà poco, soltanto una stagione collezionando quattro presenze, ma Taibi è ricordato per le sue doti di portiere para rigori e anche per un gol su azione segnato in un Reggina-Udinese del 2001. Nato a Palermo nel 1970, ha vestito diverse maglie, tra cui quella della Reggina e dell’Atalanta a cui si era legato per diverse stagioni.

Un altro siciliano che ha fatto la storia del nostro calcio è Salvatore Schillaci, eroe del Mondiale del 1990 con la maglia della Nazionale disputato in casa. Chiuse quell’edizione da capocannoniere con 6 gol e con il riconoscimento di miglior giocatore della competizione. Premi, questi, che gli valsero il secondo posto nella classifica del Pallone d’Oro di quell’anno, appena dietro a Lothar Matthaus, campione con la Germania nello stesso anno. È stato una bandiera del Messina degli anni Ottanta e ha poi vestito le maglie di Juve e Inter, per poi chiudere la carriera in Giappone al Jubilo Iwata.

Altri due grandi del calcio siciliano sono infine Giuseppe Furino e Pietro Anastasi, elementi fondamentali nella Juve degli anni Settanta. Il primo era nato a Palermo nel 1946 e con la maglia bianconera vinse otto scudetti, due Coppe Italia, una Coppa UEFA e una Coppa delle Coppe, oltre a disputare due finali di Coppa dei Campioni. È stato inoltre vicecampione mondiale nel 1970 con la Nazionale italiana. Il secondo, invece, è stato un formidabile attaccante, campione d’Europa con l’Italia nel 1968 e vincitore di tre scudetti e una Coppa Italia con l’Inter.

Tra gli altri troviamo infine Michelangelo Rampulla, Salvatore Aronica, Alessandro Parisi e Antonino Asta.

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