Russia: sottomarini di quinta generazione equipaggiati con robot armati

I sottomarini russi di quinta generazione saranno equipaggiati con robot che miglioreranno le capacità di combattimento dei sottomarini nucleari e convenzionali

E’ quanto ha detto il Comandante in capo della Marina russa, Viktor Chirkov, all’agenzia di stampa Ria Novosti.

Considerando l’arco temporale necessario per la costruzione di un sottomarino di nuova concezione – ha aggiunto Chirkov – non possiamo perdere tempo a causa del rapido progresso scientifico e tecnico. Motivo per cui i progettisti si mettono al lavoro sulla prossima generazione di sottomarini non appena ultimano la precedente.

La Marina russa, entro il 2020, dovrebbe mettere in linea abbastanza sottomarini di quarta generazione in grado di rimpiazzare i vetusti battelli che ancora oggi solcano il mare. Il ruolo principale di Hunter Killer spetterà ai sottomarini polivalenti classe Yasen, mentre la deterrenza nucleare sarà affidata ai Borey.

Dopo aver sollevato la bandiera di guerra sopra il primo sottomarino di quarta generazione classe Yasen – ha concluso Chirkov – i nostri progettisti si sono messi al lavoro sulla quinta generazione.

I nuovi sottomarini di quinta generazione classe ‘Kalina’, potrebbero entrare in produzione tra il 2020 ed il 2025.

Lo sviluppo del sistema AIP dovrebbe essere completato entro il 2017, con primo battello dotato di propulsione indipendente dall’aria pronto entro il 2018. Il nuovo sistema di propulsione è stato sviluppato presso il cantiere Sevmash, il più grande del paese.

Il primo sottomarino d’attacco ad essere equipaggiato con il sistema indipendente dall’aria sarà un classe ‘Lada’, con consegna prevista entro il 2016. L’unico sommergibile classe ‘Lada’, il “Sankt Peterburg”, è entrato in servizio quattro anni fa, dopo più di un decennio di modifiche e prove in mare. La produzione dei ‘Lada’ fu arrestata nel 2012, per modifiche al progetto iniziale. I sistemi AIP consentono al sottomarino non nucleare di operare senza l’utilizzo dell’aria esterna. I vantaggi, almeno concettualmente, sono molti. Mentre per il reattore di un sottomarino nucleare si deve pompare continuamente liquido di raffreddamento, generando una certa quantità di rumore rilevabile, i battelli non nucleari alimentati a batteria con sistema AIP, navigherebbero in silenzio. Un sottomarino propulso con sistema AIP, potrebbe operare per missioni di pattugliamento o deterrenza per 30/40 giorni, stimando circa 15 anni di sviluppo per ottimizzare la nuova tecnologia. Gli Stati Uniti, dopo alcuni esperimenti, hanno deciso di continuare con la propulsione nucleare.

I sottomarini d’attacco classe ‘Lada’

La costruzione del “Sankt Peterburg”, il primo del ‘progetto 677 Lada’, iniziò nel dicembre del 1997, ma il battello venne consegnato alla Marina per le prove in mare soltanto nell’aprile del 2010. La costruzione dei sottomarini classe ‘Lada’ venne sospesa subito dopo il crollo dell’Unione Sovietica, ma il Governo russo ha deciso di riprendere la produzione con altri due battelli: il “Kronstadt” ed il “Sebastopoli”. I classe ‘Lada’ andranno a sostituire i classe ‘Kilo’. Un sottomarino classe ‘Lada’ è equipaggiato con sei tubi lanciasiluri da 533 mm e può sparare missili da crociera. E’ progettato per difendere le basi navali e le linee di comunicazione sul mare. Può essere efficacemente impiegato sia contro navi di superficie che contro sommergibili in ruolo Hunter Killer. La flotta ‘Lada’ dovrebbe essere composta da otto battelli in servizio entro il 2020. La Marina russa si basa attualmente sui sottomarini di terza generazione, con battelli strategici di quarta generazione classe ‘Borey’ e d’attacco classe ‘Yasen’, in fase di produzione. Entro il 2020, la nuova flotta russa sarà composta da otto ‘Borey’ ed otto ‘Yasen’. I sedici battelli diventeranno il pilastro della flotta dei sottomarini a propulsione nucleare. Lo saranno almeno per i prossimi due decenni. I sottomarini di quinta generazione potrebbero entrare in produzione tra quindici anni.

(Spaziodifesa)

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