Trionfo Blancos a Lisbona: il Real batte 4-1 l’Atletico in rimonta (ai supplementari) e si aggiudica la decima Champions della sua storia.
La tanto attesa ed agognata Décima alla fine entrò nella bacheca del Santiago Bernabeu, al termine di una finale tutta spagnola, contro l’Atletico di Simeone, che per quasi tutta la gara ha accarezzato il sogno di vincere la prima Coppa dei Campioni. Il gol di Ramos al 94′ tagliò le gambe ai Colchoneros e diede il via ai tempi supplementari che videro il Real dominare ed un’Atletico, già in riserva da tempo, cedere con onore delle armi.
Il cammino delle finaliste. Nel Gruppo B, le Merengues non ebbero grossi grattacapi nel chiudere il girone in prima posizione a 16 punti, mettendo in fila Galatasaray, Juventus e Copenaghen. Stesso destino accompagnò i Colchoneros: gli uomini di Simeone chiusero anch’egli il loro girone (G) primi a 16 punti, davanti a Zenit, Porto ed Austria Vienna. Mentre i Blancos ridicolizzavano, a Gelsenchirken prima (1-6) ed al Bernabue poi (3-1), il malcapitato Schalke 04, l’Atletico eliminò il Milan, vincendo 0-1 a San Siro grazie al solito Diego Costa e dilagarono 4-1 al Calderòn. Ai quarti il Real di Ancelotti si prese la rivincita sul Borussia Dortmund, che eliminò le Merengues l’anno prima in semifinale: la vittoria per 3-0 al Bernabeu rese inutile il 2-0 del ritorno del Borussia. L’Atletico riuscì nell’impresa di eliminare il Barcellona di Messi e Neymar, dopo l’1-1 del Camp Nou, i Colchoneros scrissero la storia battendo 1-0 i blaugrana al Calderòn grazie al gol di Koke. Dopo la vendetta sul Borussia, l’urna di Nyon diede la possibilità alle Merengues di trovare vendetta ai danni del Bayern che li estromise, sempre in semifinale, nel 2012. Dopo l’1-0 del Bernabeu firmato Benzema, i Blancos dilagarono all’Allianz Arena umiliando i bavaresi per 4-0. L’Atletico, invece, si trovò di fronte il Chelsea di Mourinho: dopo lo 0-0 della gara d’andata in Spagna, i Colchoneros firmano un’altra impresa, rimontando l’iniziale vantaggio dell’ex Torres con Adrian, Diego Costa ed Arda Turan, espugnando Stanford Bridge per 3-1.
La finale. Dopo essere tornati sul tetto di Spagna dopo diverso tempo, l’Atletico puntava a salire per la prima volta, anche sul tetto d’Europa. Dall’altra parte, il Real, fresco vincitore della Copa del Rey, era a caccia della Décima Champions. Nonostante la perdita del bomber Diego Costa dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, l’Atletico trovò il vantaggio al 36′ con Godin, complice un’incertezza di Casillas. L’Atletico, devastato ed esausto dall’infinita stagione disputata e dagli infortuni che colpirono l’undici di Simeone resistette stoicamente fino al 93′. All’ultimo assalto, il Real trovò il gol dell’1-1 con Ramos: risultato che costrinse le due squadre a prolungare la sofferenza ai tempi supplementari. Ma li storia, non ci fu. Il Real completò la rimonta con Bale, Marcelo e l’immancabile Ronaldo, chiudendo il match sul 4-1. Per il Real fu la Decima Champions della sua storia, meritata dopo gli innumerevoli sforzi economici di Florentino Perez, per l’Atletico di Simeone fu tanta l’amarezza quanta la presa di coscenza che nulla è impossibile.
Marcatori: Godin 36′, Ramos 94′. Bale 110′, Marcelo 118′, Ronado 120′ rig.