Road to Cardiff: 2011, il Barcellona torna sul tetto d’Europa

Dopo solo un anno di digiuno, il Barcellona di Pep Guardiola torna a vincere la Champions, battendo 3-1 in finale lo United di Ferguson

fonte foto: wembleystadium.com
fonte foto: wembleystadium.com

Wembley consacra il Barcellona di Guardiola. Il rematch della finale di Roma 2009 consegna alla storia l’ennesima conferma dello strapotere catalano di quegli anni: il 3-1 inflitto alla United di Ferguson ne è la dimostrazione.

Il cammino delle finaliste. Dopo la cocente eliminazione dell’anno precedente per mano dell’Inter di Mourinho in semifinale, la fuga di Ibrahimovic e l’arrivo del bomber delle Furie Rosse, David Villa, il Barca di Guardiola si rituffa in Champions per cercare vendetta. Nel gruppo D si classifica al primo posto mettendo dietro Copenaghen, Rubin Kazan e Panathinaikos. I Red Devils, campioni a Mosca nel 2008, si ritrovarono nel gruppo C, faticando non poco in casa ma vincendo tutte le gare in trasferta, risultati che portano Rooney e compagni a qualificarsi davanti al Valencia. L’urna di Nyon mise di fronte Arsenal e Barca gli ottavi: se nella gara d’andata in terra inglese, i Gunners si imposero per 2-1 (Van Peries ed Arshavin rimontarono il vantaggio iniziale di Villa), al Camp Nou una doppietta di Messi ed un gol di Xavi regalarono ai Blaugrana il pass per i quarti. Lo United trovò, invece, il Marsiglia e dopo aver faticato al Velodrome (0-0) si impose per 2-1 nella gara di ritorno grazie alla doppietta di Hernandez. Ai quarti lo United la spuntò nel derby d’oltremanica contro il Chelsea (0-1 di Rooney a Stanford Bridge e 2-1 ad Old Trafford con gol di Hernandez, Drogba e Park), mentre il Barcellona asfaltò la cenerentola Shaktar (5-1 al Camp Nou, 0-1 in Ucraina). Se lo United approfittò della benevolenza della Dea bendata, eliminando in semifinale i tedeschi dello Schalke 04 (2-0 United a Gelsenkirchen e 4-1 ad Old Trafford), il Barcellona dovette affrontare il Real Madrid, in uno dei più duri e tesi Classici di sempre. Nella gara d’andata al Santiago Bernabeu, una doppietta di Leo Messi gelò le Merengues di Mourinho che al ritorno non riuscirono ad andare oltre l’1-1. Il destino riproponeva di fronte United e Barca e per quanto sofferta e cercata, la vendetta inglese non si concretizzò.

Finale. A Wembley arrivarono due squadre fresche vincitrici dei propri campionati nazionali e diedero l’assalto all’alloro più importante della stagione. Il pareggio di Rooney al vantaggio iniziale di Pedro illuse i Red Devils di poter farmare i catalani; ma nella ripresa Messi prima e David Villa poi chiusero i giochi fissando il risultato sul 3-1 finale. Fu la quarta Coppa dei Campioni ad entrare nella bacheca del Camp Nou; fino ad oggi, fu quella l’ultima finale di Champions giocata dallo United (ma non l’ultima europea). Da ricordare il bellissimo gesto del capitano blaugrana, Carles Puyol che diede l’onore ad Eric Abidal, fresco di ritorno in campo dopo l’asportazione del tumore al fegato, di alzare al cielo di Londra la coppa dalle grandi orecchie.

Barcellona (4-3-3): Valdes, Dani Alves (Puyol 88′), Piquè, Mascherano, Abidal, Xavi, Busquets, Iniesta, Messi, Villa (Keita 86′), Pedro (Afellay 92′). A disposizione: Olazabal, Boja, Adriano, Thiago. All. Guardiola

Manchester United (4-4-2): van der Sar, Fabio (Nani 69′), Ferdinand, Vidic, Evra, Valencia, Carrick (Scholes 77′), Giggs, Park, Rooney, Hernandez. A disposizione: Kuszczak, Owen, Anderson, Smalling, Fletcher. All. Ferguson

Marcatori: Pedro 27′, Rooney 34′, Messi 54′, Villa 70′

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