Con “Ragazzi di miniera” Nino Romeo mette insieme Verga e Pirandello per raccontare una delle pagine più drammatiche della storia della Sicilia

Arriva per la prima volta a Catania lo spettacolo che accosta due tra le più importanti  novelle della letteratura siciliana – “Rosso Malpelo” di Giovanni Verga e “Ciàula scopre  la luna” di Luigi Pirandello –  e che vede in scena Graziana Maniscalco e Nicola Costa “Ragazzi di Miniera” – Giardino Pippo Fava – via Caronda, 82 – Catania dal 10 al 13 settembre ore 21.15.
Ragazzi di miniera_Nicola Costa - CIAULA

Ai carusi a cui è stata negata l’infanzia durante una delle pagine più tristi della storia della Sicilia è dedicato “Ragazzi di miniera”, spettacolo ideato e diretto da Nino Romeo e prodotto da Gria Teatro che da giovedì 10 a domenica 13 settembre ore 21.15  sarà messo in scena, per la prima volta a Catania, al Giardino Pippo Fava del Centro teatrale Fabbricateatro (via Caronda, 82).

La messa in scena di Nino Romeo, che ha debuttato nel 2017 al Museo della Zolfara di Montedoro, nel Nisseno, mette insieme due tra le più importanti novelle della letteratura siciliana dedicate alle miniere di zolfo, e a quei piccoli schiavi che fino alla prima metà del ‘900 dedicarono tutta la loro vita all’estrazione dell’oro giallo di Sicilia: “Rosso Malpelo” di Giovanni Verga e “Ciàula scopre la luna” di Luigi Pirandello.

Nino Romeo riporta così in scena, accostandoli, i due carusi di miniera, il verghiano Rosso Malpelo e il pirandelliano Ciàula, accomunati dalla condizione di schiavitù del lavoro, ma distanti nel tempo (circa un trentennio separa le stesure delle due novelle) e per temperamento. Rosso Malpelo, interpretato da Graziana Maniscalco che sarà accompagnata dalle note di Philip Glass, è una sorta di filosofo istintivo, torvo per carattere e pessimista per necessità, che immagina la morte come liberazione dalla sua condizione di ragazzo senza futuro. Nicola Costa, sulle musiche di Claude Debussy, sarà invece Ciàula, il trentenne senza età, brutto e storpio che si esprime soltanto con versi da cornacchia, ma che riacquista tutta la sua umanità quando, riemerso dal sottosuolo, si emoziona vedendo per la prima volta la luna.

Il progetto scenico di Nino Romeo, tra gli autori più rappresentativi della drammaturgia italiana contemporanea, tende a dare unità stilistica ed espositiva alle due novelle, pur mantenendo le diversità delle composizioni: spiccatamente tragica quella verghiana, distaccata ma densa di pìetas quella pirandelliana. Graziana Maniscalco e Nicola Costa (ora attori, ora narratori) danno sul palco una grande prova attoriale, cambiando sovente il punto di vista narrativo: ora oggettivando i personaggi, altre volte assumendo in soggettiva, sino all’identificazione, i tratti dei due carusi protagonisti. A prevalere è comunque la potenza del racconto, la forza delle parole di Verga e Pirandello, una storia antica mai narrata fino in fondo e che fa ancora rabbrividire, e che nella messa in scena di Nino Romeo diventa spazio scenico, da riempire con il corpo.

Fabbricateatro informa che lo spettacolo sarà messo in scena nel pieno rispetto della normativa anti Covid-19. Per l’ingresso (costo del biglietto € 10) è consigliata la prenotazione al nr 347 3637379 (su cui è attivo anche WhatsApp ) perché i posti sono limitati. E’ obbligatorio utilizzare la mascherina in ingresso e in uscita. E’ consigliato l’acquisto dei biglietti on line, ma sarà comunque possibile acquistarli in loco. E’ comunque necessario effettuare la registrazione dei propri dati: on line alla pagina https://forms.gle/MVbd4gDMQwpiXZAy5 , oppure consegnando l’apposito modulo già compilato in ogni sua parte all’ingresso. L’organizzazione raccomanda di mantenere una distanza di almeno un metro in fila al botteghino e ai servizi.

Ragazzi di miniera_Graziana Maniscalco - ROSSO

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