I ragazzi dell’associazione palermitana “BASTA VOLERLO” puliscono alcune zone di Palermo

Non vogliono essere considerati nullafacenti  e  pur percependo il  “reddito di cittadinanza” aiutano  i loro quartieri a mantenersi decorosi.

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Intervista a Davide Grasso leader del gruppo di lavoro.

Lodevole iniziativa. Come vi è venuta in mente?

“Nasce dal fatto che la gente non vuole starsene a casa aspettando la RICARICA del reddito di cittadinanza, ma vuole fare qualcosa per il bene comune e AMA la propria città.

Come gruppo siamo attivi da diversi anni, grazie alle nostre sollecitazioni siamo riusciti ad illuminare strade buie, a riparare tante buche, a far cambiare dei sensi di marcia e soprattutto dopo 30 anni abbiamo fatto riaprire la villa di P.zza P.pe di Camporeale.

I primi giorni del mese di giugno ho ritenuto opportuno organizzare una riunione con una ventina di percettori del reddito di Cittadinanza e da lì parlando è scattata una scintilla, dalla domenica successiva siamo scesi in strada e non ci siamo più fermati. Scopa, paletta, entusiasmo e tanto amore per la propria città”.

Oltre a lei, Davide Grasso che è il presidente dell’associazione “BASTA VOLERLO” come si  chiamano coloro che l’aiutano nel progetto sociale?

“Siamo veramente tantissimi, più di 100, cito soltanto qualcuno dei fondatori: Giuseppe Sirchia, Stefano Perna, Felice Settegrana, Nicolò Campora, Pasquale D’Amato, Flavio Sirchia, Gregorio Amato, Tommaso Gallotta, Davide La Barbera, Damiano Capuano, Giuseppe La Mantia.”

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Senza fare  polemiche o lodi sul reddito di cittadinanza che voi percepite Voi certamente siete persone del fare degno, anime che anelate comunque ad un lavoro fisso e retribuito equamente. Che aspirazioni lavorative avete?

“Aspettiamo una chiamata da parte del collocamento che ancora tarda ad arrivare , non abbiamo chissà quali ambizioni, l’importante che sia un lavoro dignitoso che ci permetta di poter campare la famiglia. All’interno del gruppo sono presenti: muratori, imbianchini, fruttivendoli, lavagisti….”

Che strade di Palermo state pulendo e che quartieri?

“Prevalentemente ci stiamo occupando dei quartieri in cui siamo residenti, ovvero Zisa e Noce. I cittadini sono entusiasti di questo nostro volontariato, ogni giorno riceviamo i “grazie” e i “complimenti” da parte di centinaia di persone. La gente spesso ci dona qualche bottiglia di acqua fresca che vista la temperatura estiva male non fa!”

Molti cittadini vi hanno fornito di ramazze e palette. Pensate che anche il cittadino comune dovrebbe  “aiutarvi” a tenere le strade pulite con esempi di civiltà  e non sporcare le strade? Avete pensato di coinvolgere  nel vostro progetto anche  altre persone?

“Sia i cittadini, sia i comitati civici sia la RAP, ci hanno aiutati fornendoci scope, palette, sacchi e guanti. Stiamo cercando in tutti i modi di sensibilizzare la gente, li richiamiamo quando vediamo che qualcuno butta qualcosa per terra. In questi mesi siamo stati ospitati da un’azienda che si occupa del riciclo della carta e del cartone e successivamente abbiamo invitato i residenti  dei  quartiere vicini  e non solo a farci pervenire dei libri, dei quaderni che non utilizzavano così da favorire il riciclo. Stiamo cercando di combattere il fenomeno della deiezione canine fornendo dei sacchetti a chi ne fosse sprovvisto, sensibilizzando la cittadinanza di portarli sempre con sé. Più che cercare di coinvolgere altre persone devo ammettere che tante persone ci hanno cercato ed hanno aderito all’associazione perché stanchi di non fare nulla, è un modo per sentirsi gratificato, restituisce la dignità ed in più ci si sente dentro la società”.

Al di là di ogni commento una riflessione mi sorge spontanea: ma non sarebbe stato meglio  che da subito queste persone e le loro famiglie, avessero un lavoro fisso? Perché se la Sicilia è un’isola così ricca  e così povera di lavoro? Dove vanno a finire i  soldi? Ai posteri l’ardua sentenza!

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