Cinema: “Quo Vado?”, il grande successo di Checco Zalone

E’ uscito il 1 gennaio 2016 nelle sale cinematografiche il nuovo film di Checco Zalone: “Quo vado?” ed è un grande successo. 

Amato, sognato e desiderato, ormai chimera per molti italiani, è il posto fisso. Chi avrebbe mai pensato che potesse diventare la trama di una commedia all’italiana, eppure ci hanno pensato Checco Zalone (Luca Pasquale Medici) e il regista Gennaro Nunziante (sempre regista e co-sceneggiatore di Zalone ) in “Quo Vado?”.  Zalone in questo film ha interpretato un impegato provinciale italiano, affrontando un tema importante, com’è cambiata l‘ltalia della Prima Repubblica in quella odierna, con paradossi e metafore senza innescare polemiche,  ma facendo ridere tanto da inserirsi nel primo posto della classifica italiana del cinema incassando € 22.348.121 solamente nel week end di uscita, superando “Il piccolo principe” al secondo posto, seguito da “Star Wars”. Il film prodotto dalla Taodue (casa di produzione) è costato 10 milioni di euro ed è stato girato in diversi posti come nel comune di Conversano in Puglia, Roma, Lampedusa, Val di Susa, Sardegna e infine Ny Alesund in Norvegia.

L’opera cinematografica racconta di Zalone che viene dagli indigeni in Africa  e l’unica maniera per salvarsi è far capire al capo della Tribù di possedere un animo buono. Incomincia a parlare di sé, quando  era bambino e del suo sogno di diventare impiegato statale  spiegando che voleva seguire le orme del padre, impiegato statale. Conserva questo sogno e finalmente ottiene il posto d’impiegato all’ufficio provinciale per il rilascio di licenze di caccia e pesca. Checco ha una fidanzata, Agata (Azzurra Martino), e il suo desiderio è la  “sistemazione coniugale” con un buon partito, capendo questo Checco, aspetta di sposarsi, anche perché  a casa  ha sua madre Caterina (Ludovica Modugno) che lo accudisce e il papà Peppino (Maurizio Michelin) che paga le spese di casa. A sconvolgere la sua vita ci pensa la riforma sulle  spese pubbliche che attua il  ministro Magno (Ninni Bruschetta), licenziando gli impiegati statali di categorie non protette.  Sarà la dottoressa Sironi (Sonia Bergamasco) a occuparsi dei licenziamenti dei dipendenti statali, consegnando il tfr e rassicurandoli i  che verranno seguiti fino a quando non saranno integrati a lavoro. Andato a Roma, Checco Zalone, prima di entrare in ufficio per firmare il licenziamento, incontra il suo amico senatore Nicola Binetto (Lino Banfi) colui che  gli ha fatto ottenere il posto d’impiegato alla provincia. Checco, non firma e la dottoressa per farlo desistere lo manda a lavorare in posti lontani dal suo paese, addirittura lo trasferisce in Norvegia,  al dipartimento della ricerca scientifica. Trova l’amore in Valeria (Eleonara Giovanardi) e che lo cambierà rendendolo una persona diversa.

Tra le scene più significative di questa pellicola troviamo: quando Valeria e Checco si trovano in un ristorante con la scritta “ cucina italiana”  dopo aver domandato al gestore come preparava la pasta e non cucinandola “all’italiana” decide di togliere l’insegna  urlando: “Non si scrive il nome del Italia, vichingo!!” predendo  in difesa la tradizione  della cucina italiana e quando si rivolge all’indigeno e gli dice: “Allora mettiamo caso che tu ogni mese prendi un cinghiale: a gennaio una freccia, un cinghiale: febbraio, una freccia, un cinghiale… poi arriva dicembre, tiri la tua freccina… e trovi due cinghiali! Ti è mai successo? Si chiama tredicesima….. Se il tuo cuore non conosce questa gioia allora taci, perché i tuoi dei ti hanno condannato alla partita IVA”,  da marcare ancora di più cosa vuol dire essere un “posto fisso”, un’altra scena da non dimenticare è quando Checco ritornato nel suo posto di lavoro alla provincia spiega al bambino cantando in stile Adriano Celentano la differenza tra la Prima e l’odierna Repubblica con un brano scritto e composto da lui, intitolata “La Prima Repubblica” che è la colonna sonora di Quo Vado?

 

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