“Qui il barocco pare di carne …” Pasolini in Sicilia

I-ART celebra con un prestigioso convegno il quarantennale della morte di uno dei grandi del secolo scorso

Senza dubbio uno degli artisti più influenti del ‘900, Pasolini con la sua multiforme opera – originale potrebbe suonare riduttivo – ha ridefinito e riscritto il paradigma dell’intellettuale moderno, approcciandosi alla realtà in modo dissacrante e quasi profetico. Qualsivoglia tentativo di sintetizzarne in poche battute lo spessore e l’argutezza, l’asprezza e l’innovazione risulterebbe vano, poco credibile, se non addirittura insignificante. Non sono necessari ghirigori lessicali o virtuosismi letterari per esaltarne il genio, che emerge evidente e allo stesso tempo si rivela insondabile se l’opera di questo viene sottoposta a un approfondito e scrupoloso lavoro di esegesi.

Pier Paolo Pasolini venne brutalmente assassinato all’Idroscalo di Ostia, in circostanze tutt’oggi poco chiare, nella notte tra l’1 e il 2 novembre ’75. Ed è proprio in occasione del 40ennale della morte del grande autore bolognese che il 17 e 18 luglio a Catania, presso Palazzo della Cultura, avrà luogo un evento di imponente pregio culturale ad onorarne la memoria. Un’occasione di approfondimento e riflessione a riprova dell’impronta indelebile che ha lasciato. Nell’estate del ‘59, infatti, Pier Paolo Pasolini percorse la costa italiana al volante di una Fiat Millecento: “La lunga strada di sabbia” (che uscirà su tre numeri della rivista “Successo”) contiene i diari di quel viaggio. “Qui il barocco pare di carne …” scriveva l’autore del proprio itinerario da Messina a Pachino. E precisamente da queste parole è preso in prestito il titolo dell’interessante convegno, che vedrà ospiti eminenti critici, docenti universitari, artisti, letterati e studiosi di chiara fama.

A realizzare e promuovere l’iniziativa, di indiscutibile valore, è I-ART (Polo per l’identità e l’arte contemporanea in Sicilia) e la responsabile scientifica del progetto, Prof.ssa Dora Marchese. L’evento è, inoltre, organizzato in collaborazione con il DISUM (Università di Catania) e con Naxoslegge, nella persona della Prof.ssa Fulvia Toscano. Un appuntamento degno di nota, germogliato dalla dedizione e dall’amore incondizionato per la cultura da parte di intraprendenti e noti esperti. Alla luce del recente protocollo d’intesa siglato tra l’Assessorato ai Saperi e alla Bellezza del Comune di Catania e Taobuk, quest’ultimo ha tratto spunto dal convegno “Qui il barocco pare di carne“, organizzato dalla Prof.ssa Marchese per I-ART, programmando per il mese di settembre ulteriori appuntamenti e iniziative per le celebrazioni pasoliniane.

I lavori del convegno andranno a focalizzare l’attenzione e a indagare la relazione tra Pasolini e il Sud, specificatamente la sua presenza nella nostra isola, tappa nodale per la sua vita e opera: “Il rapporto tra Pasolini e la Sicilia è davvero ben saldo” – ricorda Dora Marchese – “a partire da una suggestione tragicomica, se si considera che fu una Giulietta targata Catania l’auto a travolgere Pasolini, provocandone la morte”. Numerosi i “punti di contatto” che saranno materia di analisi: l’esperienza cinematografica legata alla Sicilia, in cui avvengono le riprese di “Comizi d’Amore” (1963), “Il Vangelo secondo Matteo” (1964), “Teorema” (1968), “Porcile” (1969), “I Racconti di Canterbury” (1970); la storica messa in scena dell’ “Orestea”, al Teatro greco di Siracusa nel ’59 con Vittorio Gassman; il suddetto viaggio a Scicli del ’59 in compagnia di Renato Guttuso, Carlo Levi, Antonello Trombadori, Paolo Alatri e Maria Antonietta Macciocchi e la visita agli “aggrottati” di Chiafura; il rapporto epistolare intrecciato con Leonardo Sciascia e la partecipazione al Premio Letterario “Brancati”.

Un programma ricco e variegato – tra letture, interviste, presentazioni di libri, relazioni, proiezioni di film e documentari – che vedrà la partecipazione di autorevoli personalità: da Emanuele Trevi (critico e scrittore) a Monica Centanni (Univ. Iuav di Venezia), da Vanni Ronsisvalle (scrittore, giornalista e autore televisivo) a Massimo Fusillo (Univ. dell’Aquila), da Roberto Danese (Univ. di Urbino) a Marco Antonio Bazzocchi (Univ. di Bologna), passando per Massimiliano Perrotta (Regista e scenografo), Stefania Rimini (Univ. di Catania), Gianluigi Simonetti (Univ. dell’Aquila) e Rosario Castelli (Univ. di Catania). 

Il primo appuntamento in programma, previsto per le ore 17.00, traccerà un bilancio della critica e dell’opera “di” e “su” Pasolini, per poi scendere nel dettaglio: “Limiti dell’umano: per un’antropologia in Pasolini”; “Il corsaro, l’eretico e l’ordine delle contraddizioni”; “Per le vie del deserto. Set, volti e corpi siciliani nel cinema di Pasolini”; “Da Pirgopolinice al Vantone. Il comico nel percorso interculturale di Pasolini fra antico e contemporaneo”. Ad arricchire ulteriormente un programma di prim’ordine, la mostra d’arte contemporanea “Benedetto Poma e la Sicilia di Pasolini”, curata dalla Galleria Koart, unitamente alla proiezione del documentario “Sicilia di sabbia. Sulle tracce di Pier Paolo Pasolini: un ritratto della Sicilia di oggi tra mito e trasformazione” e del cortometraggio “In forma di rosa. Sei quadri e un requiem per Pasolini”. Inoltre, l’attore Davide Sbrogiò coordinerà un workshop gratuito didattico-teatrale sull’Orestea di Pasolini rivolto a un pubblico di studenti: lettura e interpretazione come tecnica efficace per conoscere l’autore. Ospite d’eccezione sarà Ninetto Davoli, che nella serata di sabato 18 avremo modo di vedere in scena con “Il Vantone” di Pasolini, ispirato al “Miles Gloriosus” di Plauto. “Un programma ampio e rivolto a ogni genere di utenza e di pubblico – argomenta la Marchese – ma pur sempre mantenendo un livello scientifico e quindi qualitativo davvero elevato. Un ringraziamento particolare va ai ragazzi dell’Accademia delle Belle Arti che avranno l’opportunità di fare uno stage, realizzando video e foto in modo da lasciare una traccia concreta del convegno”.

Ma il percorso dedicato alla figura di Pasolini proseguirà il 29 settembre con “A Sud di Pasolini”, unitamente ad altri “focus” organizzati da Naxoslegge, in seno al Festival delle narrazioni, della lettura e del libro. Nella rassegna, organizzata dalla Prof.ssa Fulvia Toscano e giunta alla quinta edizione, si analizzerà, invece, il modo in cui alcuni artisti/autori del Sud e siciliani hanno interpretato Pasolini e si sono confrontati con il testo pasoliniano: attori, registi, intellettuali ne hanno letto e vissuto l’opera, da Ciprì e Maresco con il documentario, a Giuseppe Carbone, Angelo Campolo e numerosi altri. Gli spunti non mancano: si pensi ad “Appunti per un’Orestiade africana”, girato come sopralluogo in Africa per la successiva produzione, mai effettuata, di un film che trasferisse i paradigmi della trilogia eschilea nella realtà socio-etnografica africana. Iniziative, quindi, che vadano a completare il lavoro/laboratorio svolto a Catania. Insomma, a movimentare l’afosa e, a volte, monotona estate arrivano appuntamenti culturali imperdibili.

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