Il questore di Catania Alberto Francini intrattiene la numerosa platea con  un tema di grande attualità “La sicurezza del terzo millennio”

“Ottimismo per il futuro, in calo i reati comuni, in aumento i reati informatici”

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Nelle sale della Dimora De Mauro a Catania, meeting di apertura anno sociale 2018-19 del club Fidapa “Riviera dei Ciclopi – Catania”, tema “La Sicurezza del Terzo Millennio”; relatori il questore di Catania Alberto Francini, l’assessore comunale Ambiente, Ecologia, Sicurezza urbana Fabio Cantarella, il comandante della polizia municipale di Catania, generale Stefano Sorbino, dottor Maurizio Catania, membro staff ufficio segreteria sindaco, insieme ad autorità civili, militari.

 Argomento di pressante attualità, puntiamo sulla legalità siamo a stretto contatto con le istituzioni, la sicurezza nasce insieme all’uomo per la tutela della propria persona, famiglia e beni. sostiene in apertura la presidente Cinzia Torrisi.

Intervento coralmente condiviso e apprezzato della presidente nazionale Caterina Mazzella, “meeting importante, sono presente perché questa è la prima riunione del “Catania – Riviera dei Ciclopi”, cambia denominazione e la sezione entra a pieno titolo nella storia di questa città, dopo oltre vent’anni di attività. Per la sicurezza nella città, ribadisco, necessita fare rete, e la Fidapa lo fa da novant’anni sul territorio, federata alla BPW accreditata con l’ONU, in Italia 11.000 donne. Importante il rapporto con le scuole: siamo movimento di opinione e agiamo sulle coscienze delle giovani generazioni. Abbiamo creato la carta dei diritti delle bambine, che insieme a tutti i Comuni stiamo adottando e tra poco protocollo di intesa con MIUR, su interessamento Presidente del Senato ed entrerà nelle scuole come educazione di genere.

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Qualificata presenza della presidente Distrettuale Cettina Corallo. Ha moderato l’incontro Lella Battiato Majorana.

In sala le rappresentanti Autorità F.I.D.A.P.A: le Vicepresidenti Nazionale Cettina Olivieri, e distrettuale Maria Ciancitto, le revisore dei conti nazionale Ina Di Figlia, distrettuale Isabella Frescura, Giuseppina Seidita finance officier BPW International e membro Esecutivo Internazionale.

Un saluto veloce dal vicesindaco , avvocato Fabio Cantarella, nonostante fosse atteso in altra sede, per una video-conferenza, con il Sottosegretario all’Interno on. Stefano Candiani, in merito alle problematiche che affliggono e in cui versa attualmente il Comune di Catania. In sala il dottor Alberto Lunetta, insieme al Maggiore e alla delegazione ufficiali-donne del corpo dei Marines di Sigonella.

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Vastissima la tematica, egregiamente trattata ed illustrata all’uditorio, dall’avvincente competenza dei relatori. Sicurezza dal latino sine cura (senza preoccupazione) postula il presupposto della conoscenza affinché un sistema possa evolversi senza dar luogo a stati indesiderati. Il termine comprende due elementi: Security, protezione da atti intenzionali che potrebbero ledere cose o persone; Safety sicurezza delle persone.

Brillantemente ha introdotto il tema il questore di Catania Alberto Francini, portando i saluti delle donne e uomini della Polizia di Stato della provincia di Catania, che si onora di rappresentare. “La sicurezza è orientata alla partecipazione di tutti gli attori istituzionali, sostiene, che non è solo la Questura, ma l’amministrazione pubblica, enti locali, associazioni culturali, Fidapa, Forze dello Stato, Regioni, di intesa e in sinergia con i sindaci e altre istituzioni presenti nel territorio, ma anche il cittadino singolo è chiamato a partecipare nelle forme, i limiti, seguendo le normative previste e soprattutto attraverso l’indirizzo e la tutela degli addetti ai lavori che ancora oggi sono le Forze dell’Ordine e in particolare chi ha la responsabilità: il questore per la parte tecnico-operativa e il prefetto per quella politico-amministrativa”.

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Continua “Sinergia fondamentale, per evitare gravi conseguenze penali a quei cittadini che in buonafede volessero sovraesporsi nell’attuazione di autonome iniziative in tema di scurezza. Attivare polizia di prossimità, coinvolgere i cittadini e farli partecipare in modo virtuoso”.

Francini, a tal uopo, spiega l’importanza del modello anglosassone, l’esperienza fatta negli Stati Uniti sui modelli di sicurezza e come possono essere applicati in Italia, nonostante differenze di cultura tradizione ordinamento giuridico; nonché sicurezza negli stadi.

Approfondisce l’argomento introducendo il “Neighbourood Watch” (sguardo di vicinato), “metodo usato nei paesi anglosassoni che coinvolge con una serie di progetti organizzazioni più o meno piccole di cittadini, appartenenti a una ristretta comunità di residenti, nel contributo proattivo e volontario teso a migliorare le condizioni di sicurezza e vivibilità urbana sul proprio territorio, in stretta connessione con le forze di polizia del posto che incentivano le attività”.

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Illustra, quindi, come cambia la sicurezza nel Terzo Millennio, incuriosendo la platea sulle  previsioni future della sicurezza,  “il mondo si evolve e tra cinque anni cambierà ancora maggiormente come cambiano i sistemi: scuola, famiglia, medicina ecc., siamo orientati al benessere e alla qualità di vita di tutti, per attuarlo occorrono videosorveglianze, più investimenti pubblici, non si può fare sicurezza a costo zero, nel futuro avremo un calo dei reati comuni, ma aumenteranno quelli informatici”.

Tra i relatori: il generale Stefano Sorbino “periodo difficile, nei vari aspetti della sicurezza:  vivibilità, decoro urbano, ma anche nel settore delle infrastrutture, aspetti idrogeologici, che da alcuni anni affliggono tutta l’Italia; in questi casi, oltre alla pianificazione presso il coordinamento della Prefettura e tecnico della  Questura, gli aspetti imprevedibili le alluvioni come negli ultimi anni rendono più difficile garantire la sicurezza” nonostante una serie di interventi compiuti in sinergia con le forze dello Stato, regioni, enti locali e altre istituzioni del territorio”. Collabora con forze di Polizia al “Progetto Trinacria”, operando nei quartieri più critici come Librino con servizio di controllo territoriale.

Maurizio Catania, del Gruppo Rotariano Sicilia Lux Mundi, ha illustrato le criticità oggettive che  i cittadini riscontrano sul territorio; inoltre ha presentato il protocollo d’intesa  sottoscritto  con Associazione  Nazionale Carabinieri e Associazione Nazionale Polizia di Stato,  di cui egli  è  socio onorario. Protocollo anche con il Comune di  Catania, che prevede il supporto di gruppi di osservazione, composti dai volontari delle due  Associazioni, che, in divisa, vigileranno per le strade del centro e all’interno dei parchi cittadini. Vigilanza volta alla segnalazione di eventuali disfunzioni, alle forze dell’ordine attraverso supporti informatici.

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