Siamo noi i primi a dover cambiare il nostro modo di approcciarci all’ambiente, per renderlo migliore. Dobbiamo diventare “esempio positivo per gli altri”
I rifiuti che produciamo con il nostro modo di vivere stanno minacciando foreste, fiumi, laghi, suolo e persino il clima del pianeta. In nessun’altra epoca storica, infatti, si era mai prodotta tanta immondizia come in quella attuale.
Per rendersi conto della gravità del problema, basta dare uno sguardo alle nostre strade urbane, inondate di spazzatura, agli spazi cosparsi di rifiuti lungo le autostrade, ai corsi d’acqua avvelenati dall’inquinamento chimico, derivante dalle discariche delle industrie, alle facciate annerite e decrepite degli edifici, dovute allo smog. Per soddisfare la sempre maggiore richiesta di beni di consumo, le industrie gettano ogni sorta di sostanze chimiche e di rifiuti nell’aria e nell’acqua.
Secondo quanto riportato dall’Associazione Nazionale Americana per il Trattamento dei Rifiuti Solidi, gli USA ne producono circa 200 milioni di tonnellate all’anno, cioè quasi una tonnellata pro capite. Nei paesi in via di sviluppo, le industrie in espansione producono, oltre a nuovi prodotti essenziali, anche inquinamento di ogni tipo e le misure per far fronte ai disastri ecologici, sempre più numerosi, sono POCHE o INESISTENTI. In genere, ci sentiamo impotenti davanti a tale fenomeno, che sembra incontrollabile e questa è la sensazione più diffusa in tutti gli strati socio – economici. Una autorevole rivista di Londra riferisce che, in un discorso pronunciato in Danimarca alcuni anni fa, il duca di Edinburgo, presidente del World Wild Life Fund, aveva dichiarato di sentirsi impotente dinanzi al problema delle piogge acide. ‘In questa questione, non ho alcun potere né sul governo britannico, né sulla Comunità Europea. Io sono un personaggio politico’. Ma, se un individuo influente come il principe Filippo d’Inghilterra si sente impotente nei confronti delle piogge acide, che stanno distruggendo le foreste dell’Europa, che dire delle persone comuni? Vuol, forse, dire che non possiamo fare assolutamente nulla? Siamo tutti soltanto delle “vittime indifese”, destinate a soffocare nella nostra sporcizia ed immondizia? É stato detto che l’uomo plasma l’ambiente e poi l’ambiente plasma lui. Se è vero che da soli non possiamo eliminare le piogge acide o cancellare le scritte deturpanti da tutti i muri delle nostre città, è anche vero che ci sono molti aspetti del nostro ambiente riguardo ai quali NOI tutti possiamo fare qualcosa. Anzitutto, dobbiamo riesaminare la definizione che siamo soliti dare del nostro ambiente. Nel senso più ampio della parola, L’AMBIENTE è il complesso delle condizioni immediate in cui viviamo, esso comincia con il nostro atteggiamento verso noi stessi, i nostri vicini e le nostre abitazioni. Che rispetto e riguardo dimostriamo verso gli altri se trascuriamo la pulizia della nostra casa, o gettiamo cartacce, involucri di plastica e spazzatura per la strada? La verità è che ciascuno di noi contribuisce, in un modo o nell’altro, al degrado dell’ambiente. Poiché, vedete, sono i singoli individui che hanno creato le montagne di rifiuti e l’inquinamento dell’aria e delle acque, il che ci riporta a ciascuno di noi! Noi/Voi, possiamo “personalmente” far fronte a certi problemi imparando per prima cosa a depositare la spazzatura negli appositi contenitori, accertandoci di far uso dei cassoni di raccolta di rifiuti riciclabili, se disponibili, oppure usando i rifiuti come concime per il nostro giardino. Inoltre, perché non migliorare l’ambiente in modo visivo, dando una mano di vernice alla nostra casa? O perché non aiutiamo un vicino anziano a ripulire la sua abitazione o il suo giardino? É sorprendente come un’oasi di pulizia spicchi nel mezzo dello squallore e del disordine. Ricordate che “l’esempio” è uno strumento potente e può essere “benevolmente contagioso”, ispirando altri a cambiare le proprie abitudini. Un buon carattere e dei sani principi sono qualcosa per cui vale la pena vivere e lottare. E, malgrado ciò che molti vorrebbero farvi credere, finiremmo per far presa sulla gente e pian piano le cose cambierebbero davvero. Non ci siamo certo presi molta cura di questo stupendo pianeta che il nostro CREATORE ci ha dato e messo a disposizione. Possiamo, però, farci coraggio, perché la Bibbia parla di un prossimo futuro, in cui Gesù Cristo ritornerà per governare il mondo e restaurare questo nostro globo terrestre inquinato e degradato, riedificando città splendide e pulite e risanando l’aria, l’acqua e il suolo. Sorgerà un nuovo ambiente puro e pulito, in cui prolificheranno pesci, piante, uccelli ed animali d’ogni specie. Pensate: non più marciapiedi sudici, non più giardini pubblici seminati di cartacce e rifiuti di ogni genere. L’intelligenza delle nostre tecnologie ci distrae e riesce ad attrarci in modo totale. Però è anche vero che le buone norme sociali dell’ATTENZIONE verso ciò che ci circonda potrebbe per noi diventare un “doppio dono”: potrebbe aiutarci a diventar migliori e più felici, oltreché a salvaguardare il prezioso patrimonio che è per noi l’ambiente che ci circonda.