Terremoto Norcia, è giallo sulla scomparsa di un dipinto

I carabinieri indagano sul furto di un dipinto del ‘600 da una chiesa delle zone terremotate. Intanto i vigli del fuoco hanno “salvato” numerose opere d’arte in quelle zone.

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Il dipinto “Perdono di Assisi” (1631)

Si infittisce sempre di più il mistero del dipinto scomparso dalla chiesa di Nottoria di Norcia in provincia di Perugia. Non si è ancora fatta luce, infatti sulla sparizione, avvenuta in questi giorni, dell’opera d’arte trafugata sui luoghi del terremoto fortemente danneggiati.

Si tratta di un quadro del ‘600, “Perdono di Assisi” (1631) del pittore francese Jean Lhomme, che lavorò per Papa Urbano VIII. È un vero e proprio giallo sul quale stanno indagando i carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio artistico, i quali però non escludono, comunque, altre ipotesi, come ad esempio la possibilità che la tela sia stata tolta da qualcuno per metterla al sicuro, in previsione di nuove e forti scosse.

Al momento però l’ipotesi più accreditata è quella del furto, visto che già dal primo sisma di agosto non è mancata la presenza di sciacalli proiettati su quelle zone per depredare case e chiese. Non solo, perché alle ruberie si sono aggiunte pure vere e proprie truffe, perpetrate anche sui social, come la bufala che ha preso di mira le aziende di Norcia e della Valnerina.

“Ci giungono ormai da moltissime ore segnalazioni in merito a vendite online di prodotti tipici dalle zone colpite dal terremoto”, scrive su Facebook la polizia Postale, che fornisce una serie di consigli per non farsi trarre in inganno.

Adesso ci si mette pure questo grave danno per il patrimonio artistico italiano con la sparizione del dipinto storico: ad essersi accorto del furto è stato un docente delle belle arti che ha anche lanciato l’allarme, denunciando la scomparsa dell’opera sui social network.

Fortunatamente arrivano anche buone notizie: sabato scorso, infatti, dopo quasi tre giorni di lavoro, è stata portata in salvo la pala di Jacopo Siculo, opera datata 1541, che rappresenta l’Incoronazione della Vergine, miracolosamente integra, dentro l’ex chiesa di San Francesco, ora auditorium. Un’opera monumentale, dalla storia tormentata: più volte ha lasciato il paese della Valnerina, anche a causa dei terremoti, per poi esservi tornata. In questa occasione, per prelevarla, è arrivata sul posto una gru molto alta, che per alcune ore ha occupato la skyline di Norcia.

E questa non è l’unica opera d’arte salvata grazie al lavoro complesso e certosino effettuato dai vigili del fuoco. Nei giorni scorsi era stata recuperata anche l’urna che contiene le reliquie di San Benedetto, Santo patrono d’Europa. Inoltre sono state prelevate e messe al sicuro pure alcune opere d’arte, fra cui statue lignee, dal museo La Castellina.

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