L’America sportiva post covid riparte dalla finale del Super Bowl nella 55esima edizione che si è svolta stanotte (ora italiana) a Tampa, in Florida. I Buccaneers dell’ormai leggenda Paul Brady e di Bruce Arians vincono la coppa dal pallone ovale: 31 a 9 per il trionfo NFL. Halftime Show affidato a The Weeknd. L’edizione del Super Bowl LV si è aperta con l’inno statunitense in versione “contemporary R&B”, interpretata da H.E.R.
Paul Brady, sempre più nell’Olimpo del Football USA, conquista il suo settimo successo dopo i sei vinti con i New England Patriots. Ben 201 yard e tre touchdown per il campionissimo americano che ha ricevuto – a 43 anni – il suo quinto premio MVP del Super Bowl, aggiungendolo al suo stesso record ieri con i Bucs dei forti Fournette e Gronkowski. Emozionatissimo il grande Bruce Charles Arians che dal gennaio 2019 allena i Tampa Bay Buccaneers della National Football League. È stato premiato per due volte come allenatore dell’anno della NFL. Soddisfatta la famiglia Glazer (Bryan, Joel e Edward) proprietaria della squadra vincitrice fondata nel 1976 e che possiede anche la squadra di calcio del Manchester United. Patrick Mahomes, quarterback dei Chiefs, il grande sconfitto del match.
Bellissima serata e coloratissima la finale del 55° Super Bowl, disputata davanti ai 25mila spettatori del Raymond James Stadium di Tampa, in Florida, di cui un terzo operatori sanitari già vaccinati e tutti gli altri – si spera – tamponati (si gioca a Tampa per la quinta volta, la terza allo Stadium).
I Buccaneers hanno battuto per 31-9 (primo tempo 21-6) i campioni in carica, i Kansas City Chiefs, ed è stato la seconda Coppa vinta dopo quella del 2002-03.
Partita epica e commossa per la 46enne Sarah Thomas, scesa nel rettangolo come primo arbitro donna al Super Bowl NFL. Un successo per Sarah che con la sua presenza femminile ha fatto diventare la linesman (verifica blocco azioni – lancio del fazzoletto giallo) – a tutti gli effetti di arbitro – down judge, giudice di linea.
Come di consueto nell’Halftime Show lo spettacolo con The Weeknd (al secolo Abel Makkonen Tesfaye) artista canadese classe 1990, e in precedenza Opening Concert-Live – su un palco allestito appositamente per 7.500 persone vaccinate – con Miley Cirus (guest Billy Idol, Joan Jett) con il suo nuovo spettacolo musicale, TikTok Tailgate e con le performance di H.E.R. (la californiana Gabriella Wilson) e della coppia Eric Church-Jazmine Sullivan, che hanno cantato l’inno patriottico “The Star-Spangled Banner” (La bandiera adorna di stelle).
Puntuale prima del match il messaggio del Presidente Joe Biden in video-collegamento per la platea di Tampa: “Non sognavo la Casa Bianca per fare il presidente, ma ho sempre desiderato di giocare a football come attaccante nella NFL” e commeventi i versi recitati dalla giovane Amanda Gorman (22 anni e già presente con la sua poesia al giuramento di Biden) che ha dedicato una poesia agli ‘essential workers‘, ai lavoratori che operano per la salute pubblica e nei settori importanti dell’economia americana. ‘Chorus the Captains’ è il titolo della poesia recitata nella platea televisiva più grande del Mondo e ispirata a un insegnante, un infermiere di un reparto di terapia intensiva e a un veterano del Corpo dei Marine.
In Italia era notte fonda quando dal magnifico rettangolo di gioco di Tampa iniziava la finale della National Football League (NFL) che tutto il mondo apsttava, non senza qualche critica per la presenza di tanto pubblico …quasi 25mila spettatori (su una capienza di 70mila) sugli spalti del Raymond James Stadium di Tampa.
Giocavano in casa i Tampa Bay Buccaneers, vittoriosi in semifinale contro i Green Bay Packers, che avevano di fronte i detentori del titolo i Kansas City Chiefs che erano riusciti a battere i Buffalo Bills.
Neanche un evento segnato dalle mascherine ha potuto fermare lo spettacolo #1 al mondo. La NFL per tutta la stagione ha fatto per la sicurezza sanitaria e non, un lavoro incredibile per termionare la stagione nei tempi previsti e con la presenza sugli spalti di un pubblico sempre crescente.
La Finale con circa 25mila spettatori seduti è stato il coronamento di una grande professionalità.
Non potevano mancare da tutte le latitudini del globo le critiche per l’evento con il pubblico, ma se questo ha alterato il controllo sanitario pandemico in America (non certo quello economico visto il successo della manifestazione sportiva e non solo) lo sapremo successivamente.
“Momenti che hanno esaltato la spirito di unione, la creatività e la voglia di trovare entusiasmo e rinascere aggrappati ad un pallone da football. Anche questa volta in maniera diversa, con prudenza, con le squadre che hanno effettuato media day ed interviste via zoom, con i Chiefs che sono arrivati solo a ridosso della partita e su due aerei e non uno solo, l’evento è stato però una festa compresa l’NFL Experience sul Riverwalk di Tampa e la presenza sugli spalti per il match di circa 22.000 fortunati“. (fonte Sky Sport)
Immancabile il siparietto, a 5′ dalla fine dell’incontro, per un’invasione di campo da parte di un ‘tifoso’. Pochi secondi di gloria per poi allontanare l’intruso e ritornare a giocare per la gloria dei Bucs nel primo Super Bowl dell’Era Covid!
Note sulla finale Super Bowl
La sfida finale della NFL si gioca fra le squadre che riescono a classificarsi in testa ai due campionati che formano questa lega, chiamati in gergo conference. Si tratta dell’American Football Conference e della National Football Conference. Di solito questa partita si gioca fra gennaio e febbraio. Il primo Super Bowl si è disputato il 15 gennaio del 1967, in campo i Kansas City Chiefs e i Green Bay Packers. Vinsero i Green Bay Packers. Le due squadre che hanno vinto più titoli sono i New England Patriots e i Pittsburgh Steelers. La formazione che vince ha diritto ad avere un anello commemorativo che viene distribuito a giocatori e membri dello staff. (fonte Open.Online)