Nave Ospedale Elpis: FINALMENTE IN AFRICA

La Nave Ospedale Elpis ha iniziato la circumnavigazione del continente per raggiungere il Madagascar. Sarà un viaggio lungo che porterà assistenza sanitaria dove c’è bisogno. IMG-20170623-WA0000

Il sogno di Giancarlo Ungaro, chirurgo trapanese di portare assistenza sanitaria fino in Madagascar a bordo di una nave si sta per realizzare. Salpata a fine aprile dalla Sicilia, è previsto che raggiunga l’isola nell’Oceano Indiano a febbraio dopo una circumnavigazione dell’Africa Atlantica e il passaggio per il Capo di Buona Speranza. Nel porto di Banjul in Gambia da giugno si è svolta la prima tappa sanitaria.

20638412_1676951752338844_4776279016926036809_nDieci anni fa questa imbarcazione era destinata alla rottamazione”, ha detto Rosalba Caizza, medico legale di Trapani e vicepresidente dell’Associazione onlus ‘Elpis nave ospedale’, nata per realizzare questo progetto. “Sembrava per tanti un sogno irrealizzabile – aggiunge Caizza − e invece oggi a bordo abbiamo tutta l’attrezzatura per assistere persone che hanno bisogno di cure. C’è sempre una gran folla davanti alla scaletta, abbiamo assistito finora quasi tremila persone – ha detto −. Per alcuni si è trattato di interventi di piccola chirurgia ambulatoriale, per altri di medicazioni. Alcuni avevano solo bisogno di qualcosa per far passare dolori di schiena o di pancia”.

Equipe di medici volontari hanno lavorato senza tregua in staffetta per garantire sempre a bordo assistenza medica alle persone che si affollavano sulla banchina.

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Il Giornale della Previdenza ha lanciato il progetto della Nave Elpis nel 2013.
Da allora in tanti hanno risposto all’appello

Quasi 700 persone hanno potuto fare una visita dal dentista grazie ai volontari dell’Associazione Solidarietà Medico Odontoiatrica nel Mondo (Smom onlus) che partecipa al Progetto Elpis e ha dotato la nave di un riunito odontoiatrico completo di strumentario, di materiale di consumo e di farmaci. “Non c’era tempo di mettere il naso fuori”, ha detto Mario Rosati, responsabile dei progetti Smom, che ha riconosciuto nelle motivazioni della nave ospedale quelle della sua associazione che progetta ambulatori dove c’è bisogno. “Elpis, è capace di risalire i fiumi, può raggiungere le popolazioni che vivono lontane dalle grandi città. È l’ambulatorio per chi non ha un’alternativa”, ha detto Rosati.

Il viaggio fino al Madagascar sarà lungo ma grazie alla formalizzazione di accordi di cooperazione con altri paesi africani la nave si fermerà in altri porti e porterà assistenza sanitaria a tanta altra gente che ne ha bisogno. Il piano di viaggio prevede già una tappa in Costa d’Avorio, Ghana e in Angola.

IMG-20170718-WA0018-1024x768“Sembrava per tanti un sogno irrealizzabile e invece oggi a bordo abbiamo tutta l’attrezzatura per assistere persone che hanno bisogno di cure”

Ungaro, presidente dell’associazione e responsabile del progetto non nasconde che si tratta di un’impresa ardua ma è consapevole del valore del risultato finora raggiunto grazie a tutti: “La riuscita della prima delle missioni sanitarie a bordo – ha detto − è stata il riscatto di anni di duro lavoro, il premio per le speranze a volte disattese, per le illusioni spesso infrante di fronte alla burocrazia”. 18813894_10211163526356887_2213279195785815447_n

Molti sono stati i medici che si sono interessati al progetto della nave ospedale dopo averlo letto sul Giornale della Previdenza (2/2013, 6/2013, 8/2013) quando ancora Elpis era in allestimento, e alla ricerca di strumentazioni mediche.
Oggi tanti chirurghi, cardiologi, ginecologi, pediatri, odontoiatri si sono imbarcati in questa esperienza umanitaria mettendo a disposizione la propria professionalità ma Ungaro, ancora una volta dalle pagine di questo giornale torna a lanciare un appello a medici e odontoiatri volontari per dare continuità alle missioni sanitarie e sostenere l’associazione.

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A chi crede nella solidarietà sanitaria verso le popolazioni a basso reddito e più bisognose di salute in ambito internazionale – dice Ungaro – è rivolto l’invito a salire a bordo e sostenere il viaggio di Elpis”.

Chi vuole seguire il viaggio di Elpis e sostenere la sua missione – medici e volontari all’opera come in foto – può trovare tutte le informazioni sul sito www.naveospedale.it o sulla pagina Facebook @naveospedale

(courtesy Giornale della Previdenza – ENPAM)

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