Moto Gp, quattro piloti in 10 punti a nove gare dalla fine: chi la spunterà?

A nove gare dalla fine sono ben quattro i piloti in soli dieci punti: chi la spunterà tra Marquez, Vinales, Dovizioso e Rossi?

fonte foto: moto.it
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Marquez 129, Vinales 124, Dovizioso 123, Rossi 119: recita così la classifica del mondiale Moto Gp dopo nove gare. Una classifica corta, cortissima, maledettamente corta. Senza dimentica il solito Pedrosa, attualmente quinto in classifica generale con 103 punti, ma un pò più distante dal “gruppone”. Un forte equilibrio che ha contraddistinto la stagione sin dalla prime gare, si sono alternati infatti ben cinque vincitori nelle prime nove gare. La pausa di oltre un mese permetterà ai team e soprattutto ai piloti di ricaricare le batterie in vista del rush finale. Chi dei quattro, prima citati, ha meglio figurato in queste prime nove gare? Facciamo un pò il punto pilota per pilota, cercando di proiettarci alla seconda parte di stagione.

Marquez. Il campione del mondo in carica è attualmente in testa alla classifica irridata, nonostante l’inizio non proprio dei migliori. Lontano dunque dalla 10 vittorie di fila del 2014, il catalano inizia sottotono, arrivando quarto in Qatar e ritirandosi in Argentina. Nel Gp delle Americhe centra la prima delle due vittoria fin qui ottenute, in Spagna arriva 2° mentre tra Francia ed Italia il numero 93 della Honda vive il momento più difficile della stagione, con un ritiro ed un sesto posto. Con gli ultimi tre podi (2° in Catalogna, 3° in Olanda e 1° in Germania) gli permettono di scavalcare il connazionale Vinales.

Vinales. Il classe ’95, campione del mondo Moto 3 nel 2013, inizia l’anno come seconda guida in Yamaha, ma finisce per giocarsi alla pari il ruolo di prima linea. Piazza un uno-due micidiale nelle prime due gare, per poi ritirarsi nel Gp delle Americhe. Il sesto posto nel circuito di casa precede la splendida vittoria nel Gp di Francia ed il secondo posto italico: da li l’oblio che gli costa la testa del mondiale: prima chiude 10° nel Gp di Catalogna, poi è costretto al ritiro in Olanda. Il quarto posto in Germania gli permette di rifarsi sotto in chiave irridata, ma servirà di più per tornare lo squalo delle prime gare. Attualmente, con 3 vittorie, è il pilota che è salito di più sul gradino più alto del podio.

Dovizioso. Il romagnolo della Ducati, dopo il 2° posto iniziale entra in crisi: prima il ritiro in Argentina e nelle tre gare successive non va oltre il 4° posto transalpino. Al Mugello, il numero 4 della Ducati, vince la sua terza gara in Moto Gp (dopo Gran Bretagna 2009, su Honda, e Maleysia 2016, su Ducati) e riesce a confermare l’ottimo momento di forma imponendosi anche sette giorni dopo in Catalogna. In Olanda, in virtù del quinto posto finale e del contemporaneo ritiro di Vinales, diventa leader mondiale per la prima volta nella sua carriera. La gioia durerà poco: nel successo Gran Premio, quello di Germania, il romagnolo arriverà solamente ottavo, perdendo la testa della classifica in favore di Marquez, scivolando così al terzo posto. Insieme a Vinales è l’unico pilota ad aver vinto due gare di fila.

Rossi. Nove volte campione del mondo. Non serve altro per presentare il numero 46 della Yamaha, alla maledetta caccia del Decimo alloro irridato. Tra i quattro/cinque piloti in lizza per il titolo mondiale, il Dottore è quello che ha iniziato meglio la stagione: due secondi posti ed un terzo posto nelle prime tre gare che gli sono valsi la testa della classifica. Il 10* posto in terra iberica ed il ritiro in Francia, sono valsi all’ex Honda e Yamaha la testa della classifica irridata. Dopo il quarto posto al Mugello e l’ottavo in Catalogna, anche per il Dottore arrivò il momento della prima vittoria stagionale, al termine di una splendida gara ad Assen. I progressi olandesi non hanno trovato conferma nel week-end tedesco, dove Rossi è arrivato quinto: il pesarese ora è lontano solamente 10 punti dal leader irridato Marquez.

Lontano 16 punti da Rossi, in classifica troviamo il numero 26 della Honda, Daniel Pedrosa, vincitore in Spagna che ancora non è riuscito a trovare quella continuità tale da potergli permettere di insediare i Fantastici 4 non solo in gara, ma anche in classifica mondiale. Al ritorno, il circus continuerà il Giro D’Europa: Repubblica Ceca, Austria, Gran Bretagna, San Marino ed Aragona, prima di concedersi al Sud-Est Asiatico con Giappone, Australia e Malesia pronte ad infiammare la corsa mondiale. Il classico Gp di Valencia, vedrà la chiusura della stagione. Arriveremo a Valencia con una situazione simile all’attuale, dove l’incertezza farà da padrone, o magari qualcuno riuscirà a staccare i compagni in classifica ed aggiudicarsi il titolo qualche gara prima?

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