Messina Calcio, Proto: “Programmazione fondamentale nel calcio; a Catania…”

Il presidente ai microfoni della Gazzetta dello Sport

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Franco Proto, fresco presidente del Messina Calcio, in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha parlato della situazione del club giallorosso, tornando anche indietro nel tempo e raccontando qualche retroscena sulla propria esperienza sotto l’Etna. Queste le parole dell’imprenditore:

“Prima non c’erano le condizioni affinché si chiudesse l’accordo col Messina. Né a livello societario, né ambientale. La proprietà si era cullata sui risultati della stagione scorsa, con le soluzioni tampone. Pensava che tutto potesse rimanere immutato. Senza programmare e cultura d’impresa, specie nel calcio, è un boomerang.

Catania? Condussi io la trattativa con Massimino per comprare il club rossazzurro. Svolsi il ruolo di amministratore delegato per 6 mesi, poi la distanza di vedute con i soci mi costrinse alle dimissioni. Rilevai l’Atletico Leonzio in stato fallimentare. A Lentini, al 3° anno vincemmo il campionato di C2 con Iaconi in panchina. Contestualmente rilevai il Catania ’93 e lo iscrissi nel Cnd. L’anno successivo capii che non potevo permettermi due squadre e così finì l’avventura con il Catania. Dopo pensai di trasferire l’Atletico alle falde dell’Etna. Decisi di fare calcio lì dove vivevo e lavoravo. Una scelta logica, ma la città non era pronta ad accogliere due squadre, così si perse di vista l’obiettivo che mi ero prefissato: dare ai tifosi la possibilità di scegliere…”.

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