Maternità surrogata – Pro e contro: medici etici e giuridici

Un Convegno-dibattito sulla gestazione surrogata, tema che necessita di un’attenta riflessione per la crescente diffusione nel mondo come pratica procreativa

Lunedì 19 settembre, alle 17,30, a Messina all’ Auditorium dell’Ordine dei Medici in via Bergamo 245, si è tenuto il Convegno “Maternità surrogata Pro e contro: medici, etici e giuridici”, organizzato dalla FIDAPA-BPW Italy sezione Messina Capo Peloro nell’ambito della XII edizione di Naxoslegge, dedicata a “I Corpi”, col patrocinio dell’ Ordine dei Medici di Messina.

Il Convegno che ha avuto inizio coi saluti istituzionali del dott. Giacomo Caudo, Presidente OMCEO ed è stato introdotto e moderato dalla prof. Nazzarena Amedeo, Presidente della Fidapa Messina Capo Peloro, ha avuto come relatori la dott.ssa Luisa Barbaro, ginecologa, oncologa, sessuologa, “Gravidanza per altri (GPA): percorso culturale, sociale, medico e tecnologico”, la prof.ssa Marianna Gensabella, già Ordinario di Bioetica UNIME, “La gestazione per altri: un dono possibile?”e l’ avv. Ester Isaja, Avvocato Cassazionista, “Maternità surrogata: profili di diritto”. Ha concluso i lavori del convegno la Presidente FIDAPA BPW Italy Distretto Sicilia avv.Carmela Lo Bue.

La gestazione “per altri” si sta diffondendo come un nuovo modo di procreare che si sviluppa attraverso relazioni tra genitori biologici, madri surroganti, i loro partner con l’assistenza di medici e società. Ma nascere da una madre surrogata può o no avere implicazioni etiche, sociali, psicologiche nei protagonisti di questa forma di gestazione? Implicazioni che potrebbero sorgere sia sulle madri surroganti che sui bambini e sulle generazioni future? Diversi gli interventi e gli spunti che hanno cercato di fare chiarezza su questa pratica nota anche come “utero in affitto”. La richiesta di questo tipo di maternità viene effettuata di solito in caso di problemi di fertilità di uno od entrambi i genitori o in tutti quei casi in cui essi non possono intraprendere una gravidanza. Per madre surrogata si intende colei che porta a termine una gravidanza per conto di altri ovvero una donna che ha deciso di iniziare e portare a termine una gravidanza per conto di persone che, per un qualsiasi motivo, non sono in grado di concepire o avere figli. Fra la madre surrogata e la coppia che richiede questa pratica di procreazione viene sottoscritto un accordo i cui punti salienti potrebbero variare a seconda dello Stato in cui ci si trova. La madre surrogata s’impegna a rinunciare agli eventuali diritti sul nascituro e a “consegnarlo”, dopo la nascita, alla coppia che ne ha fatto richiesta che può, in alcuni Stati, essere anche una coppia omosessuale.

In Italia comunque il ricorso ad una madre surrogata e alla gestazione per altri è una pratica vietata a tutti dalla legge 40/2004 (articolo 12, comma 6) e anche nel caso in cui una coppia di nazionalità italiana si rivolgesse all’estero per effettuare la surrogazione di maternità, potrebbero esserci problemi, una volta rientrati sul territorio nazionale, nel riconoscimento della genitorialità sul bambino in quanto la legge prevede il riconoscimento della genitorialità solo per i genitori biologici.

La maternità surrogata è stata legalizzata solo in 18 Paesi su 206 e ci sono movimenti di femministe, movimenti lgbt, movimenti cattolici, che si oppongono in tutto il mondo e molti auspicano che la vera soluzione all’infertilità sia l’adozione.

E’ importante in una tematica così delicata formare e informare affinché ci sia consapevolezza su queste problematiche. E questo Convegno tenutosi all’Ordine dei Medici di Messina ha avuto dei brillanti relatori che hanno davvero  approfondito tutti gli aspetti del problema da quello medico e psicologico a quello sociale, da quello etico a quello giuridico.

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