Manifestazione Alberghiero di Catania per evitare i doppi turni: ragazzi in corteo aspettano da mesi una risposta dalla Provincia

Il default dell’edilizia scolastica si ripresenta puntualmente con l’apertura del nuovo anno scolastico: studenti, docenti e personale Ata pagano il triste prezzo dell’inefficienza, della burocrazia e dei problemi logistici che non si riescono a risolvere per far funzionare meglio la scuola

 2000 studenti dell’Istituto Alberghiero “Wojtyla” di Catania dal giorno 21 rischiano di doversi sobbarcare i doppi turni fino alle 21.30, insieme ai loro docenti e al personale ATA, con gravi disagi poiché molti ragazzi arrivano dai paesi etnei e dall’hinterland e non possono rincasare di notte, oltretutto avrebbero enormi difficoltà con i mezzi di trasporto e dichiarano “non ci fermeremo sin quando non avremo una risposta”. Dal 15 ottobre un lungo corteo si è mosso da piazza Duomo con un sit-in davanti alla Prefettura. Un anno fa c’era stato un allarme lanciato dal dirigente scolastico, il preside Giovanni Previtera, con un appello fatto alla Provincia e al Comune, ma a tutt’oggi una soluzione non è stata trovata.

La struttura dell’istituto alberghiero è organizzata in quattro plessi, quasi 2000 studenti, con un trend di iscrizioni in crescita, poiché è diventato un polo di eccellenza offrendo ai ragazzi sbocchi lavorativi nel settore dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. Una scuola che permette di studiare seriamente con un alto livello di preparazione e più competitiva rispetto ad altre scuole.

La richiesta è di trovare 15 aule per evitare il doppio turno, lezioni fino alle 21,30 e non si possono improvvisare aule in un sottoscala. Prospettate tante soluzioni, dalle classi della Giovanni XXIII, alla Meucci, alla Corridoni, ma non c’è stata nessuna risposta positiva per nessun plesso, non tenendo conto dei grossi problemi da affrontare, mentre si dovrebbe garantire agli studenti, e a quelli che verranno in futuro, l’opportunità di studiare con serenità sotto il profilo logistico e psicologico. Attualmente l’Alberghiero è organizzato in due turni di quattro ore, quindi meno scuola rispetto a quella che si dovrebbe fare. Promesse senza riscontro e scuola nella precarietà

2000 studenti aspettano una risposta, una platea importante che da tempo lancia segnali di allarme. C’è stato in questi giorni un incontro con la commissaria Liotta e l’assessore Scialfa per trovare soluzioni senza penalizzazioni, mentre si parla di contrasto alla dispersione scolastica e di importanza dello sviluppo di una formazione mirata e di eccellenza, ma così si crea un vuoto. Non si può più prorogare la soluzione, ma si deve normalizzare. I ragazzi fin quando non ci saranno risposte certe e concrete con una nuova sede che li accolga non entreranno a scuola. Insieme ai genitori vogliono chiarezza e si spera in questa settimana di fare passi avanti non restare sul verosimile; riportando tutti alle proprie responsabilità.

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