Leontinoi: Unione di Scienza, Cultura e Turismo nella Festa Ellenica

Nel Simposio che ha fatto da anteprima alla seconda edizione, il patto tra i sindaci del territorio, la Regione e gli studiosi per valorizzare, grazie al finanziamento del Pnrr, l’immenso patrimonio, ancora tutto da scoprire attraverso indagini di geofisica applicata, del Parco di Leontinoi e Megara. Fino a domenica “talk”, teatro-scuola, storytelling dei Cavalieri de li Terre Tarentine, Agoradromos, tetradrammi e gran finale con l’Antigone di Mancuso, simbolo d’ogni guerra.

”Un patto tra sindaci, Regione Siciliana e studiosi per valorizzare, grazie al finanziamento da tre milioni di  euro del Pnrr e ai fondi regionali, l’immenso patrimonio, ancora tutto da scoprire, magari attraverso indagini di geofisica applicata, di questo affascinante Parco archeologico di Leontinoi e Megara, che, immerso nel verde, sarà reso accessibile anche ai disabili”.

Lo ha detto, nel corso del Simposio svoltosi ieri nel Complesso del Carmine di Carlentini, il sindaco di Lentini Rosario Lo Faro, ribadendo la “santa alleanza” con l’altro primo cittadino al quale è affidato il Parco, ossia il carlentinese Giuseppe Stefio. Tra i protagonisti del Simposio che ha fatto da anteprima alla Festa Ellenica organizzata dal Circolo Leontinoi  – la serata è stata condotta da due esponenti del sodalizio, Giuseppe Sanfilippo e Renato Marino – è stato Sebastiano Imposa, professore associato di Geofisica applicata dell’Università di Catania, che di recente, mediante indagini geofisiche, ha individuato in un’area dell’antica Akragas i resti di un muro ellenistico. Imposa, collegato da remoto, ha suscitato l’entusiasmo del pubblico confermando la disponibilità dell’Università di Catania a scannerizzare il sottosuolo del Parco per mappare le strutture sepolte, come il teatro di Leontinoi.

Alfredo Sgroi, presidente Archeoclub Carlentini, ha poi presenziato alla consegna di riconoscimenti agli allievi delle scuole locali che hanno presentato manufatti per un concorso dedicato a Leontinoi.

Nel Parco, da oggi e fino a domenica prossima, si susseguiranno – dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 19 – lo storytelling dei Cavalieri de li Terre Tarentine sul mondo greco, dagli opliti, agli arcieri, agli artigiani, ai mercanti, che lo scorso anno ebbe uno straordinario successo, e alle 18 appuntamenti culturali, i cosiddetti talk. Si comincia oggi con l’Omaggio a Giovanni Rizza nel centenario della nascita con Salvatore Rizza e Massimo Frasca e Giuseppe Sanfilippo, l’indomani con I Greci e l’Irrazionale, con Alessio Lo Giudice e Renato Marino, e sabato I Greci e il Teatro il sabato con Alessandra Traversa e Mauro Mangano. Da oggi a sabato alle 20 e la domenica alle 12 si potrà invece assistere agli

spettacoli della rassegna Maschera, Anima, Teatro: realizzati da quegli Istituti scolastici che rappresentano uno dei perni della Festa Ellenica. Si debutta oggi con Un giorno dagli dei, di Graziella Terranova, dell’Istituto comprensivo Riccardo da Lentini seguito venerdì da Le Troiane di Euripide del Liceo lentinese Vittorini-Gorgia, sabato da Edipo Re di Sofocle dell’Istituto Superiore Ruiz di Augusta e il 21 maggio Leontinoi, la Fondazione greca di Gabriella Valenti ancora della Riccardo da Lentini.

Ciro Militti, presidente del Circolo Leontinoi si è detto convinto che “il Parco, risorsa chiave per il turismo siciliano, debba essere prima di tutto conosciuto”. “Per questo – ha sottolineato – il gran finale della Festa Ellenica si aprirà domenica con l’Agoradromos, una passeggiata dalla piazza Umberto di Lentini, che, attraverso l’antica via dell’Agorà, condurrà, attraverso il Parco, vera e propria riserva naturale, dalla porta nord a quella sud della città antica”.

A occuparsi dell’accoglienza sarà una decina di minori stranieri non accompagnati, inseriti in un progetto del Ministero dell’Interno gestito a Carlentini dalla Cooperativa Iblea Servizi Territoriali. “Con la Festa Ellenica – ha detto Salvo Cappellano, presidente della cooperativa – stiamo celebrando le gesta di antichi migranti venuti in Sicilia qualche millennio fa. E oggi abbiamo una grande opportunità con questi giovani migranti che vengono in Europa in cerca d’accoglienza e solidarietà”. Infine lo spettacolo-clou della manifestazione: Antigone della caverna, scritto e diretto da Sebastiano Mancuso e interpretato da Iridiana Petrone. Il dramma, che andrà in scena alle 20 di domenica 21, rappresenta, ha detto il regista, “un viaggio mistico tra guerra e pace, amore e odio, vita e morte.

Nel corso dell’ultima giornata della Festa, inoltre, si svolgerà un’estemporanea di pittura, curata da Salvo Rizzo, (i quadri saranno esposti dal 23 al 30 giugno nel Complesso del Carmine) e si potranno degustare pietanze della Grecia antica, pagandole con i tetradrammi, le monete della Leontinoi ellenica, ottenibili in un banco di cambio.

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