Legge sullo stalking: da Messina parte una petizione per cambiarla

L’obiettivo è offrire una maggiore tutela alle vittime con novità radicali. L’iniziativa, promossa dall’associazione La Città delle Donne, è stata presentata questa mattina nella sede dell’Ordine degli Avvocati di Messina foto

Si è tenuta oggi, lunedì 14 maggio 2018, presso la sede dell’Ordine degli Avvocati di Messina, la conferenza stampa relativa alla proposta di modifica dell’art. 612 bis cp., promossa dall’associazione “La Città delle Donne”.

Una radicale modifica della legge sullo stalking ed in particolare all’art. 612 bis del Codice penale: parte da Messina la proposta di iniziativa popolare per cambiare una delle normative più discusse di questi ultimi anni, dato il continuo aumento di atti persecutori che riguardano oltre 13mila persone, solo nel 2016, con una crescita del 45%. Il disegno, frutto di una scrupolosa analisi da parte dei dottori e degli avvocati messinesi Yuri Aliotta, Simona Arasi, Rita Carbonaro, Manuela Casablanca, Roberto Orlando, Maria Cinzia Panebianco ed Elio Savoca, è stato presentato questa mattina nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella sede dell’Ordine degli Avvocati di Messina.

La proposta prevede tra le novità più sostanziali: l’inserimento dello stalking tra i reati per cui si applica in automatico la custodia cautelare in carcere col sistema della “doppia presunzione”, sistema già adottato per altre fattispecie delittuose come l’omicidio; maggiore tutela delle vittime durante la fase amministrativa e in tutte le fasi del procedimento penale, anche mediante l’incremento degli obblighi di informazione e l’introduzione di nuove forme di audizione sia presso strutture specializzate, sia nell’abitazione della vittima; lo snellimento della burocrazia nella presa in carico da parte degli uffici preposti; l’assistenza linguistica e traduzione degli atti nel caso di difficoltà di comprensione (e possibilità di impugnare eventuali dinieghi); una migliore accoglienza della vittima nei primi approcci; la codificazione di una presunzione sulla vulnerabilità della persona offesa; l’obbligatorietà da parte del giudice di dichiarare la provvisionale già col provvedimento definitorio di primo grado.

In occasione della conferenza stampa, sono intervenuti: il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina Vincenzo Ciraolo per un indirizzo di saluto, l’Avv. Roberto Orlando, l’avv. Rita Carbonaro ed il presidente dell’ass. La Città delle Donne, Liliana Modica, che hanno illustrato il progetto.

L’obiettivo è di raccogliere le 500.000 firme necessarie a presentare il progetto al Parlamento.

Nei prossimi giorni verranno rese pubbliche le date degli incontri di informazione, nel corso dei quali sarà possibile sostenere l’iniziativa sottoscrivendo la petizione.

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