Le Piramidi Egizie: alla scoperta delle tombe dei faraoni

Le piramidi egizie sono senz’altro uno dei simboli più importanti e conosciuti della storia. Inoltre, attraggono milioni di turisti di tutto il mondo, soprattutto amanti dell’antico Egitto. Quando e da chi sono state costruite? 

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Innanzitutto, come ben sappiamo sono delle costruzioni di forma conica o appunto piramidale, alcune delle quali risalgono a 3000 anni fa, nell’Antico Regno (secondo gli egittologi) e il nome “piramide” deriva dal greco “pyramis“. Le piramidi sono circa un centinaio, ma quelle più conosciute sono quella di Cheope, Micerino e Chefren. Il loro significato è prettamente religioso, simboleggiano l’unione tra il cielo e la terra, infatti rappresentano il sole, il Dio Ra (spesso accostato al dio Horus), mentre gli spigoli che si rivolgono verso l’alto, rappresentano i raggi.

Queste tombe faraoniche sono costruite in pietra con rivestimento in granito e molti si chiedono come sia stato possibile costruirle, data la pesantezza del materiale. Inizialmente vennero costruite a gradoni, le quali furono poi sostituite da quelle a facce lisce. Gli antichi schiavi egizi utilizzavano dei traini, che erano molto pesanti, ma secondo degli scienziati, per risparmiare in fatica bagnavano la sabbia davanti il traino per facilitarne il trasporto, che avveniva precisamente lungo il Nilo, grazie anche all’ausilio degli animali da traino. Le piramidi di Ginza si trovano a circa 25 km dalla capitale Il Cairo, nella Necropoli di Ginza, una delle sette meraviglie del mondo e patrimonio UNESCO. La storia dell’antico Egitto è ricca di fascino e misteri e se ci si addentra nelle camere funerarie, si possono anche ammirare i famosi geroglifici, ovvero un sistema di scrittura realizzato con la combinazione di disegni e simboli alfabetici.

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Piramide di Cheope (o Piramide di Khufu)

È una delle più antiche piramidi di Ginza, conservata fin oggi in perfette condizioni. Ha un’altezza di 146 metri con una larghezza di 230 metri, con un peso di oltre 5 milioni di tonnellate. Composta da 2 milioni e 300mila blocchi di pietra. Si pensa che sia stata realizzata da circa 20 o 30 mila operai. Accanto la piramide si possono ammirare le tombe dei familiari del sovrano egizio. All’interno vi è la camera di Cheope, la camera della regina, la grande galleria, la camera del re, che contiene un sarcofago rosso in granito e alla base la camera sotterranea, che si trova a circa 35 metri di profondità.

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Piramide di Micerino (o Piramide di Menkaure)

Ha un’altezza di 66 metri, una larghezza di 105 metri ed è una delle più piccole piramidi di Giza. La parte inferiore della piramide è rivestita in granito rosa, mentre quella superiore è in pietra calcarea di Tura come le altre piramidi. All’interno vi era una bara per un re sconosciuto dell’epoca faraonica. Sulla facciata settentrionale si trova una profonda incisione, attribuita al sovrano ottomano Al Aziz ben Yusef, il quale governò l’Egitto e decise di demolire la struttura per permettere la costruzione di altre.

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Piramide di Chefren (o Piramide di Kafra)

È la seconda piramide d’Egitto più grande, con 137 metri di altezza e 215 metri di larghezza. Anche se più piccola di quella di Cheope, appare più alta perché costruita sopra uno zoccolo di roccia di circa 10 metri. Costruita in pietra calcare di Tura, mentre la base è rivestita di granito grigio e rosso. Poiché nell’antichità subì diverse violazioni, si cercò di renderla inaccessibile, infatti nemmeno molti archeologici riuscirono ad accedervi, ad eccezioni di Giovanni Battista Belzoni. L’interno è privo di particolari, a differenza di altre piramidi. Vi è solo un sarcofago di granito rosso.

Per visitare le piramidi bisogna recarsi alla Piana di Giza. Occorre soprattutto indossare un vestiario adeguato, poiché si trovano in una località molto arida e di conseguenza esposta ai raggi solari. Usare macchine fotografiche e cellulari all’interno di esse è severamente vietato.

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