Con “La Sicilia al femminile e non solo…” la dott.ssa Tommasa Siragusa, direttrice della Biblioteca Regionale Universitaria di Messina

Sulle pagine della nostra rubrica online per l’appuntamento di ottobre incontriamo la dott.ssa Tommasa Siragusa, direttrice della Biblioteca Regionale Universitaria di Messina “Giacomo Longo”, per parlare di lei e dell’affascinante mondo delle biblioteche

La Biblioteca rappresenta per un territorio uno spazio che racchiude in sé dei grandi valori culturali, concreti ed insieme simbolici. Grazie ai volumi custoditi offre le migliori condizioni per la ricerca e l’approfondimento di tematiche che sono fondamentali per la memoria di un luogo e per la storia della comunità territoriale. Di tali magici spazi culturali, spesso nutrimento per l’anima e custodi di rilevanti tesori per la nostra cara Isola, ne parliamo con la dott.ssa Tommasa Siragusa, direttrice della Biblioteca Regionale Universitaria di Messina “Giacomo Longo”, instancabile organizzatrice di importanti eventi culturali alla quale chiediamo:

D – Dott.ssa Siragusa da quanto tempo dirige la Biblioteca Regionale Universitaria di Messina “Giacomo Longo” e quando ha capito che la sua scelta lavorativa era orientata alla valorizzazione, organizzazione e promozione dei beni librari e documentali?

R – Sono onorata di dirigere la Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina da agosto 2018 e, da oltre un quadriennio, mi pregio di aver cura della divulgazione, conservazione, promozione e valorizzazione del pregevolissimo e cospicuo patrimonio bibliografico, documentale, iconografico e no book in essa racchiuso. Ero perfettamente consapevole, al momento della mia nomina, della delicata e, nello stesso tempo, esaltante missione da perseguire, così ho inteso proprio mettermi in gioco, approntando il mio contributo.

Convegno per la celebrazione del Centenario di Bartolo Cattafi

D – L’immenso e molteplice panorama culturale della Sicilia quanto pensa abbia inciso nelle sue scelte professionali?

R – Sicuramente la consapevolezza, già maturata in ragione della mia passione verso la cultura e l’arte, nelle infinite gamme e sfaccettature, e l’incarico svolto presso la Soprintendenza di Messina di Dirigente Responsabile del Demanio Culturale – con compiti propulsivi della gestione e valorizzazione di siti monumentali e archeologici della città metropolitana messinese, mi aveva già proiettato verso una attività volta, attraverso iniziative variegate, alla messa in valore dei nostri territori, veri scrigni di autentici tesori.

D – Quanto sono importanti oggi la tecnologia digitale e i social media per la promozione del patrimonio librario?

R – Il digitale e i social media ai nostri giorni sono assai rilevanti anche per una completa e capillare diffusione del patrimonio librario. La pandemia da Covid-19 ha sicuramente accelerato questo processo di utilizzo tecnologico e anche la nostra gloriosa Istituzione, di ascendenze settecentesche, ne ha da allora incrementato l’uso. Ogni nostra iniziativa, pur se realizzata in presenza, modalità a mio avviso insostituibile per il fondamentale contatto diretto con i fruitori, è resa comunque disponibile ad una platea più ampia, attraverso riprese video e fotografie, su Facebook e Instagram Biblioteca, così come la parte pregressa, di comunicazione promo pubblicitaria, che è divulgata in tali forme oltreché a mezzo gli organi di stampa. Certo è che tale massiccio ricorso alle tecnologie non potrà mai essere sostitutivo delle forme di interazione dirette, che passano attraverso l’incontro fra umani, così come i testi cartacei non troveranno mai una valida alternativa negli E-book e formati similari.

Inaugurazione dell’Esposizione Bibliografico-documentale dedicata a Bartolo Cattafi – presente tra gli altri il Sindaco di Messina, Federico Basile

D – A prescindere dalle fonti usate per lavoro, passando quindi dalla sfera pubblica a quella privata, quali libri attirano ancora la sua attenzione di bibliofila?

R – Sono lieta di poter riconoscere come per me non sia ravvisabile una netta separazione fra la sfera personale, privata, e quella lavorativa, pubblica. Ciò in ragione della corrispondenza dei compiti da me sostenuti quale direttrice con le mie più intime inclinazioni. Voglio significare che la mia passione per la lettura e la scrittura, in primis, fin da piccola coltivata, così come per ogni altra sfaccettatura culturale, dal cinema, al teatro, alle espressioni artistiche visive, rende il mio lavoro una prosecuzione del mio universo personale. Quanto al genere da me prediletto, in ambito letterario, nutro maggiore assonanza con quello intimista, a sfondo psicologico, incarnato molto bene in certe sceneggiature francesi, e più in generale in script, anche poetici di genere confessional, del tipo Sillogi di Silvia Plath, autrice fra le mie predilette.

D – Quali iniziative culturali, tra le tante attuate, l’hanno resa particolarmente fiera e vorrebbe condividere con “la Sicilia al femminile e non solo…” e con i nostri lettori?

R – Ho il piacere di condividere con “La Sicilia al femminile e non solo…” che seguo e apprezzo, la gioia immensa generata in me dalla predisposizione della Manifestazione “Bartolo Cattafi. Il poeta… l’uomo. Incursioni biografico letterarie”, con ricca esposizione bibliografico/documentale, attraverso tre imponenti bibliografie, del nostro posseduto in monografie e periodici sul poeta, in occasione del centenario dalla nascita, passando anche per le connessioni della sua esistenza e della sua poetica con autori e critici. Il momento espositivo, inaugurato la mattina del 22 ottobre u.s., e fruibile fino al 25 novembre, è stato impreziosito da un pregevole momento convegnistico pomeridiano, con importanti contributi accademici. La manifestazione si propone di indagare una figura immensa del nostro territorio, rendendo contributo per una sua più completa e diffusa conoscenza nel solco della predisposizione di una serie variegata di iniziative promosse dal Comitato Regionale Cattafiano e accolte e finanziate dalla Regione Siciliana, che sto coordinando, e che si svolgeranno nel 2023.

D – A conclusione di questo incontro le chiediamo quanto può essere importante il ruolo di una biblioteca in termini di ricaduta culturale sul territorio e la sua comunità e qual è la sua visione per il futuro delle biblioteche?

R – Infine, il ruolo delle biblioteche è e sarà, secondo me, di innegabile rilevanza nel panorama culturale. La Biblioteca pubblica è centro catalizzatore della vita sociale, nuova piazza urbana, per aggregare, stimolare il senso di appartenenza ad una comunità e ridurre l’isolamento sociale… infatti fra le principali funzioni dell’Istituzione, oltre quelle di divulgazione e valorizzazione del proprio patrimonio, vi sono quella di reference e di promozione di politiche culturali. Chiudo, formulando i migliori Auguri per il prosieguo di questo interessante formato.

Presentazione della silloge “Brezza ai margini” di José Russotti

Ringraziando la dott.ssa Siragusa per questa stimolante chiacchierata rinnoviamo l’appuntamento ai nostri lettori per il prossimo incontro con “La Sicilia al femminile e non solo…”, sempre su queste pagine, quale momento di incontro con varie personalità del mondo femminile (e non solo…) della nostra Terra che, operando nei diversificati ambiti socio-culturali, esprimono le proprie potenzialità offrendo, grazie alle loro esperienze, validi spunti di riflessione.

Note biografiche:

Tommasa Siragusa nasce a Messina dove svolge studi classici e consegue la Laurea in Giurisprudenza e l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato e quella all’insegnamento delle materie giuridiche. Dopo un quadriennio dedicato all’insegnamento in qualità di docente di ruolo, intraprende la carriera prefettizia, alle dipendenze del Ministero degli Interni ed è Vice Consigliere e poi Consigliere di Prefettura a Venezia.

Dal 1993, a seguito di concorso pubblico per esami, accede al profilo di Dirigente Regionale Amministrativo. In questa veste ricopre vari incarichi di responsabilità: a Palermo presso l’aIIora Assessorato Regionale della Sanità e in seguito a Messina presso la Biblioteca Regionale e la Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali

Partecipa attivamente a mostre, convegni, manifestazioni in qualità di relatore e curatore. E’ autrice di sceneggiature teatrali (“Psicodramma della danza dell’uomo e della donna”) e cinematografiche (“Ballando il Silenzio”). E’ stata direttrice di produzione in “Dolls” diretto da Salvatore Arimatea e direttore amministrativo per il “Primo festival del cinema dello stretto” nel 2010. Ha realizzato una serie di corti per il cinema “Ritratto in quattro quadri – racconti stagionali con epilogo”. AI Palacultura di Messina ha presentato il medio metraggio di Giuseppe Pisano “Quanto vale una vita” sull’impiego delle cellule staminali.

La sua passione per il teatro e per il cinema europeo (e francese in particolare) ne fa, da un decennio, un critico cinematografico e teatrale vivace e attento. Da oltre un lustro collabora con il quotidiano messinese on line Tempostretto”. Durante i ripetuti viaggi si dedica altresì a reportage fotografici.

Coltiva la lettura di testi poetici e di narrativa italiani e stranieri, che unitamente ad una innata propensione alla comunicazione e all’amore per la scrittura, la portano a percorrere la strada della composizione con la produzione di testi di saggistica (“Saggio terapeutico: il tempo” già drammatizzato dal Centro “Camelot” di Messina) e con le raccolte edite di poesia, “Ero come una caramella” (Messina, 2014) e di drammaturgia, “E adesso parlo io” Confessioni di artiste ed eroine, sogno o realtà al castello (Messina, 2015).

Amante del bello e dell’arte nella sua poliedricità, dalla vena romantica ben innestata su uno spirito pratico e determinato, Tosi Siragusa è altresì collezionista di capi e accessori vintage, sovente impiegati in sfilate anche presso i siti culturali del demanio regionale, e da ultimo, nel corso della preapertura del Taormina Film Festival anno 2016, presso il Monte di Pietà di Messina, su richiesta della Città Metropolitana di Messina, e nel solco del più generale evento “Viviamo via Laudamo”, in occasione del Maggio dei Libri, per la manifestazione “Vestire le conquiste. L’indelebile segno del costume nel secolo breve” presso il Foyer del Teatro cittadino “Vittorio Emanuele”.

Dal 6 agosto 2018 con D.D.G. n.3829, le è stato conferito daII’Assessorato Reg.le dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, l’incarico di Dirigente Responsabile del Servizio 22 – Biblioteca Regionale Universitaria di Messina.

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