La rassegna Catania Jazz ospita Nguyên Lê

Il chitarrista franco-vietnamita presenta il nuovo disco
“Songs of freedom”, cover in chiave globale di brani simbolo del pop e del rock
Acicastello (Ct), Catania Sheraton Hotel, martedì 2 aprile 2013, h. 21.30.

ACICASTELLO (CT) – Martedì 2 aprile al Catania Sheraton Hotel di Acicastello la XXX stagione di concerti di Catania Jazz ospita uno degli artisti più apprezzati sulla scena europea. Si tratta del chitarrista francese, di origini vietnamite, Nguyên Lê che presenta il nuovo disco “Songs of freedom”. Il titolo di questo album è tratto da una delle “canzoni di libertà” preferite del chitarrista franco-vietnamita: “Redemption Song” di Bob Marley. La canzone appare nell’album affiancata da brani di artisti che hanno scritto alcune delle più belle canzoni del rock. Con una squadra di musicisti, rappresentanti di varie culture, Nguyên Lê, vero mago del suono, offre a sorpresa una versione esotica e fresca di canzoni mitiche di Beatles, Led Zeppelin, Janis Joplin, Stevie Wonder, Eric Clapton e Bob Marley. Gli arrangiamenti spaziano con l’immaginazione, i panorami sonori sono pieni di colori, i motivi etnici si integrano con soluzioni armoniche pop.

In “Songs of Freedom”, Nguyên Lê riporta alla luce questi brani iconici del pop e del rock grazie alle sue formidabili abilità musicali, alla sua instancabile vena creativa ed alla partecipazione di numerosi ospiti che affiancano la sua band formata da Himiko Paganotti (voce), Illya Amar (marimba, vibrafono ed elettronica), Linley Marthe (basso elettrico) e Stéphane Galland (batteria). Le riletture di questi brani ormai diventati classici del pop e del rock sfuggono qualsiasi stereotipo o banalizzazione. Queste composizioni del nostro recente passato si fondono con lo spirito contemporaneo di una musica globale che riflette le influenze e le culture di ogni parte del mondo. E così il soul di Stevie Wonder (“I Wish”) si miscela in modo sorprendente, eppur armonioso, con sonorità caraibiche e asiatiche, mentre il rock di Janis Joplin (“Mercedes Benz”) o dei Led Zeppelin (“Whole Lotta Love”) è amalgamato con suoni che ricordano la musica indiana, giapponese e francese. Una tale invenzione sonora, geniale e sorprendente, non sarebbe stata possibile se non grazie al talento di Nguyên Lê che con accortezza e incredibili intuizioni musicali dà vita ad un album unico, innovativo e coinvolgente.

La magia di Nguyên Lê può essere spiegata con l’unicità della sua personalità. Dopo la laurea in Arti Visive, si è laureato in Filosofia. Come musicista autodidatta ha iniziato a suonare la batteria nella sua adolescenza, per poi passare alla chitarra prima acustica e poi elettrica. La sua carriera professionale è decollata quando è stato invitato a far parte dell’Orchestra Jazz nazionale francese. All’interno della big band ha suonato con musicisti del calibro di Johnny Griffin, Louis Sclavis, Didier Lockwood, Carla Bley, Toots Thielemans, Steve Lacy, Dee Dee Bridgewater, Gil Evans e Quincy Jones. In qualità di leader Nguyen Le ha registrato il suo primo album con Marc Johnson e Peter Erskine negli Stati Uniti.
Fin dall’inizio della sua carriera è stato incuriosito dalla fusione di stili e culture diverse. Accumulando la sua esperienza nel rock, funk, jazz e musica etnica ha generato la sua voce unica. Ha suonato in progetti di Marc Ducret, Ray Charles, Ornette Coleman, Uri Caine, così come nelle big band di celebrità come Maria Schneider per citarne solo alcuni. La musica di Nguyên Lê piace ai pubblici più diversi, non solo a causa del suo sapore etnico, ma soprattutto la sua integrità. Nel 2011 è stato insignito Cavaliere dell’ordine delle Arti e delle Lettere dal ministro della cultura francese.

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