La francese Azoulay nuova direttrice generale Unesco, sconfitto per due voti il principale sfidante del Qatar, Abdulaziz Al-Kawari. L'annuncio dato dall’agenzia parigina dell’ONU. USA e Israele dal 2019 fuori dall'Unesco.

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L'ex ministro della cultura francese Audrey Azoulay, smentendo tutti i pronostici dell'ultima ora, conquista la poltrona di direttore generale dell'Unesco. Sarà, se confermata, la seconda donna scelta a rivestire tale prestigioso ruolo. Sostituirà la bulgara Irina Bokova, direttrice uscente.. Azoulay ha, sconfitto lo sfidante del Qatar, Hamad bin Abdulaziz Al-Kawari, indicato tra i favoriti per assumere la guida dell'organismo ONU. Nell'ultimo round di votazioni, con i delegati dei 58 Stati membri riuniti in 'conclave' a Parigi da quasi una settimana, Azoulay si è imposta con 30 voti - minimo richiesto per la vittoria - contro i 28 di Al-Kawari. Hamad bin Abdulaziz Al-Kawari, lo sconfitto, 69enne ex ministro della Cultura di Doha, è vice presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Ad Al-Kawari sono mancati i voti decisivi di alcuni Stati sunniti del Golfo, in primis l'Arabia Saudita, che dal 5 giugno hanno rotto ogni rapporto con l'Emirato. Il Qatar era stato il primo Paese a lanciarsi nella sfida per prendere le redini dell'Agenzia dell'Onu nata nel 1945 dalle ceneri della Seconda Guerra mondiale. Il 10 novembre a Parigi, sede dell'ONU, la ratifica - aggiunge il quotidiano Le Monde - deve essere convalidata dalla conferenza generale degli Stati membri.

Titolare del dicastero della Cultura con Valls e consigliera di Hollande, la bella Audrey ha battuto il forte rivale del Qatar. (foto archivio LaPresse)
La Azoulay, ha 49 anni, due figli ed è di origini ebreo-marocchine. Laureata all'Ecole Nationale d’Administration e a Sciences Po (Scienze Politiche) a Parigi, ha cominciato la carriera nel settore delle telecomunicazioni pubbliche di Francia.
Ex consigliera del presidente François Hollande, per cui ha lavorato come incaricata alla cultura e alla comunicazione, è stata in seguito ministro della Cultura nel secondo governo di Manuel Valls e in quello di Bernard Cazeneuve. Ora è il direttore generale dell'Unesco, l'Agenzia dell'Onu per l'Educazione, la Scienza e la Cultura.
“Se sarò confermata la prima cosa che farò sarà restituire la credibilità all’agenzia, recuperare la fiducia degli Stati membri, in modo che possa agire affrontando le sfide che ci arrivano dal mondo, perchè è l’unica organizzazione a poterlo fare”, ha detto Azoulay nella presentazione ufficiale la pubblico.
Qualche giorno prima Stati Uniti e Israele avevano annunciato la loro intenzione di abbandonare l’Unesco a partire dal 2019. Gli Usa avevano già smesso di finanziare l’agenzia dopo la sua decisione di includere la Palestina come membro nel 2011, pur decidendo di mantenere il proprio ufficio nel quartier generale di Parigi per cercare di continuare ad avere un peso politico sulle decisioni. La decisione è stata comunicata dal Dipartimento di stato americano.
