Intervista all’artista, Gaetano Ribaudo

Gaetano Ribaudo, abile scultore, che con gli “occhi del cuore” scolpisce con vario materiale leggiadre figure di donne, maschere, personaggi, bassorilievi. Lui purtroppo non vedente ha reso “vive” davanti ai nostri occhi le sue creature scultoree un vero miracolo “visivo”!

Maestro Ribaudo, quel tragico 1967 ha segnato per sempre la sua vita. Ci racconti?

Il 2  Dicembre 1967 ritornando da una festa  con amici sono stato vittima  di un  incidente stradale , subendo frattura dell’acetabolo,  trauma cranico e restando dieci giorni in coma. Sono stato ricoverato per due lunghi anni ed ho subito diversi  interventi, anche perchè all’epoca non essendoci i mezzi diagnostici di oggi non fu subito diagnosticato un aneurisma cerebrale. Ho subito quattro interventi  e nell’ultimo ho perso la vista”.

Molti si domandano, se il destino cinico e baro ha comunque dato una mano… e lei con cotanta destrezza e lungimiranza ha realizzato dei capolavori. Pensa che era destino che lei dovesse tanto soffrire per “risorgere” ancor piu’ come artista sublime?

Assolutamente no, non sono io che cerco  la scultura ma è essa che mi ha cercato ancor prima dell’incidente. Si aggiunga anche che il mio vissuto esperienziale ingloba la familiarità con l’argilla: sono figlio di ceramista proveniente da Santo Stefano di Camastra, maestro d’arte e ho frequentato l’Accademia di Belle Arti nella sezione scultura. Non credo al destino: le circostanze della vita ahimè gravi, non mi hanno fatto risorgere come artista ma mi hanno dato, nello spazio della convalescenza, il tempo per pensare alla ricerca artistica”.

Lei, Gaetano, ama le linee semplici che emanano leggerezza a chi ammira i suoi bronzi?

Sì, amo le linee semplici, essenziali accompagnate anche dall’armonia del movimento”.

 Ci spieghi il suo concetto artistico di vuoto pieno?

La caratteristica della mia scultura del vuoto pieno nelle mie figure non è cerebrale ma intuitivo-emozionale, metafora della dicotomia tra la realtà tangibile (rappresentata dal pieno) ed il mistero (rappresentato dal vuoto)”.

Che idea artistica ha in mente che si potrà realizzare in progetti imminenti?

Far conoscere sempre di più le mie sculture e continuare a lavorare e creare”.

Quante opere ha realizzato ed in modo particolare ci parli del suo Jesus che trionfa  e che schiaccia il male?

Onestamente, non le ho mai contate  ma credo più di 1500 sparse nel mondo. Jesus  è stato realizzato per il Giubileo del 2015.L’ ho voluto creare in terracotta, come metafora della Divinità che accarezza l’umile materia e contestualmente l’uomo – peccatore, posto alla base dei lunghi capelli.Il fruitore intravede frontalmente un grande spazio vuoto come essenza dell’Infinito verso cui l’uomo – finito  proietta il suo sguardo.

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