Agnese Stagnoli, intervistata per la passione della poesia

Intervista ad Agnese Stagnoli, poeta per passione, contadina per scelta.

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Vive in un piccolo “ridente” paesino che prende nome dal vicino lago chiamato Idro, tra le amene montagne a 12 km dal Trentino, la natura è la sua Musa ispiratrice, lei afferma di non essere una poeta poetessa, ma chi è Agnese Stagnoli?

“Sono una semplice contadina, ho il diploma di segreteria d’azienda, ma non ho potuto fare il lavoro per cui ho studiato. Ho solo pensieri di vita quotidiana. Per me scrivere è far partecipe, chi mi legge, del mio semplice mondo, dei miei sentimenti, delle mie emozioni. Per me scrivere è come avere un compagno con il quale condividere sensazioni poco svelate che stanno in fondo al cuore e che emergono per la gioia di me stessa e di chi apprezza ciò che scrivo”.

Quando hai scoperto questa tua passione? “Ho scoperto questo mio interesse per la poesia e per la narrativa, dopo che le figlie si sono sposate e mi sono trovata tanto tempo libero. Una delle mie figlie mi ha regalato un pc portatile usato e da li è cominciato tutto. Leggendo poesie di altri, mi sono appassionata e commentavo in rima o poesie semplici. Così è cominciato tutto, anche se devo dire che scrivere mi è sempre piaciuto”.

Ti piacerebbe che un giorno le tue poesie venissero pubblicate? La natura che ti circonda cosi bella è fonte per te di ispirazione?

“Scrivere è una medicina per me, mi fa stare bene, mi aiuta a capirmi e far uscire ricordi che ho sepolto”.

Che tipo di ricordi ? E pensi, che le tue poesie possano fare stare bene chi le legge?

“La natura è il mio mondo, non potrei mai vivere in un condominio fuori dal verde. I ricordi della mia vita che ho sepolto perché ferivano me”. “Le mie lettrici mi incoraggiano a scrivere, dicono che le mie poesie rasserenano l’anima, si ritrovano in esse e questo mi fa piacere, anche se scrivere fa più bene a me che a loro”.

“A chi non piacerebbe vedere pubblicare le proprie opere, ma leggo tante poesie talmente belle che le mie sembrano fili d’erba in un giardino!”

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Sono certa che i lettori apprezzeranno questa poesia che vuoi dedicare a tutti i papà che ci stanno leggendo.

A MIO PADRE: Vorrei poter aver ricordo di giornate serene con te accanto: triste il fato che ci ha divisi anche nell’affetto negli anni che ci ha dato insieme. Ricordo il tuo essere severo, la tua lontananza nel pensiero. Ci siamo tolto tanto e dato poco. Rimpiango quel che abbiamo tenuto dentro, con la paura di mostrare debolezza. Pensandoci, ora: bastava una carezza.

Agnese Stagnoli è stata premiata per una sua poesia in un concorso che si è svolto ad Acropoli ed una sua fiaba dal titolo “Gnometto muschio e la lumaca”, è stata inserita nel libro dal titolo “Raccontami una favola”, edizioni Giardino delle fate.

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