Il Terremoto converte l’acqua in Oro! Attività sismica e creazione di vene aurifere.

Il Terremoto converte l’acqua in Oro! E’ stato scoperto un fenomeno connesso all’attività sismica: la creazione di vene minerarie aurifere. Seguiamo le falde dei Terremoti e diventeremo Paperon de Paperoni.

 Da SYDNEY arriva la notizia che i terremoti favoriscono la formazione di depositi d’oro: lo dimostrano simulazioni al computer, indicando che durante un terremoto l’oro presente nelle rocce viene prima dissolto nei fluidi liberati dalla scossa e precipita immediatamente dopo creando depositi che vengono progressivamente arricchiti dai terremoti successivi

Una ricerca australiana racconta una clamorosa conseguenza del terremoto: il sisma è in grado di convertire l’acqua in oro.

 L’acqua di faglia durante un terremoto evapora e deposita oro, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience.

Dion Weatherley, geofisico all’Università del Queensland in Australia, spiega il meccanismo complesso che unisce l’oro al quarzo, nella maggior parte dei filone d’oro nelle miniere di tutto il mondo.

Quando avviene un terremoto, la terra si muove lungo una frattura del terreno, detta faglia. Le faglie più grosse hanno anche piccole crepe, i vuoti che si creano sono spesso pieni d’acqua. Al momento del movimento tellurico si vengono a creare pressioni e forze immense.
Mentre i liquidi evaporano, i minerali disciolti nell’acqua cristallizzano quasi istantaneamente. In pochi decimi di secondo, specie quando avvengono terremoti di lieve entità, di magnitudo 2, per cui è indotta una depressurizzazione di circa il 50 per cento, provocando il deposito di quarzo aurifero.

Le vene minerarie di oro sarebbero, secondo questo studio, formate da questi depositi di minerali avvenute durante i movimenti della crosta terrestre, lungo le crepe delle faglie.

 

Volete trovare nuovi filoni d’oro? Seguite una faglia che produce terremoti e lì potreste diventare Paperon de Paperoni.

Già, ma quanto tempo ci vuole per avere, per esempio, 100 tonnellate d’oro? E qui sta il problema: ci voglio almeno 100.000 anni. Dunque non vale certo la pena cercare tra le faglie giovani, ma bisogna andare a rilevare quelle molto, ma molto antiche.


(fonti Ansa.it, Virgilio.it, Focus.it)

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