Il re e il dio dell’algoritmo

Nate Silver è il re dei sondaggi elettorali statunitensi: nella campagna presidenziale del 2008 ha azzeccato il risultato definitivo in 49 dei 50 stati del’Unione. Il 4 ottobre sarà in Italia al Festival di Internazionale

Nate Silver è un analista politico che negli anni è diventato una leggenda tra i sondaggisti elettorali statunitensi: nel 2008, in piena campagna presidenziale tra Obama e McCain, ha azzeccato il risultato definitivo in 49 dei 50 stati del’Unione in cui si era espresso. Un mago? Lui dice di no.

Nessuno negli Stati Uniti ha uno score nei risultati elettorali come Nate Silver. Basterebbe pensare a quei 49 stati su 50 per capire la genialità di questo 35enne nato nel Michigan e trasferitosi nel 2009 prima a Brooklyn e poi a Manhattan. Silver dice di non essere né un mago né un guru dei sondaggi, e forse ha anche ragione. Fatto sta che Jon Stewart, ospitandolo nel suo The daily Show, lo presentò come «il re e il dio dell’algoritmo».

Le ormai famosissime statistiche e analisi di Silver provengono da Pecota, un sofisticato sistema di calcolo sviluppato da lui stesso, creato inizialmente per indovinare le partite di baseball e poker. Durante la campagna elettorale del 2012, il blog di Silver, fivethirtyeight.com, fu il più ricercato sul sito del New York Times che in quel periodo lo ospitava (da un paio di mesi si è trasferito sul sito d’informazione sportiva Espn). L’analista spiega che il suo successo deriva dal metodo usato: nel caso delle ultime elezioni presidenziali tra Barack Obama e Mitt Romney, ha messo insieme i dati di moltissimi sondaggi scegliendone poi solo un paio prendendo in considerazione solo alcune variabili economiche o demografiche. Ha poi pubblicato sul suo blog i criteri e un glossario per spiegare anche ai suoi lettori la semplicità del metodo. Finite le elezioni ha riesaminato tutti i sondaggi cercando di capire quali erano i più precisi e perché.

Quando lo intervistano dice che indovinare i risultati delle elezioni americane è facile perché sono le più prevedibili. Avrà pure ragione lui, ma Jon Stewart non lo avrebbe mai presentato come “Nate Silver: il re e il dio dell’algoritmo” e nel 2009 Time non lo avrebbe incluso nella lista delle 100 persone più influenti del mondo.

Nate Silver il 4 ottobre sarà a Ferrara per il Festival di Internazionale intervistato dal direttore de La Stampa Mario Calabresi. L’appuntamento è per le 18,30 in piazza Municipale.

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