Il Cad di Roma continua la battaglia contro il femminicidio. L’attrice Annamaria Spina ne diventa la madrina

L’attrice  catanese Annamaria Spina presenta la sua proposta di legge contro il femminicidio, portando avanti la battaglia

Il Presidente Nazionale Gerardo Rosa Salsano ha incontrato Annamaria Spina, nota attrice di Cinema e Teatro, da mesi impegnata nella lotta contro il femminicidio.

L’intervento della Neo Madrina: “Accetto questa nomina con entusiasmo e con la speranza che il mio sogno si realizzi. ……vent’anni fa fui vittima di un tentato omicidio da parte del mio ex fidanzato, sono sopravvissuta per miracolo. Le gravi e profonde ferite fisiche, col tempo passarono, ma quelle psicologiche, quelle che calpestano l’amor prorio, la dignità come persona, come donna: Non sono tutt’oggi passate, esse esigono giustizia, risarcimento morale, riscatto di dignità. Lungi da me la vendetta, ma esigo per tutte quelle donne che non ci sono più giustizia e per coloro le quali tutt’ora sono vittime di maltrattamenti fisici e psicologici che questa VIOLENZA QUOTIDIANA finisca. Ho giurato a me stessa che lottare per delle pene più severe contro i reati di femminicidio, stalking e percosse, sarebbe ed è il mio obiettivo di vita.

“SFRUTTO” la mia modesta notorietà di attrice affinché il mio grido di protesta venga ascoltato dai media, affinché le autorità mi ascoltino. Non basta aumentare du un terzo le pene per questi reati, occorre avere leggi più severe, molto più severe, affinché s’inneschi un meccanismo quasi di paura, di rigida severità …Quotidianamente c’è un femminicidio. In Italia si riscontrano più vittime legate al reato dello stalking che vittime legate alle azioni della criminalità organizzata. Ed ecco che occorre dunque una modifica radicale per cercare di sconfiggere questa piaga che si espande giorno dopo giorno a macchia d’olio.

“Ecco la mia proposta di legge contro il Femminicidio, contro lo stalking e contro il reato di percosse: innanzitutto la PREVENZIONE: organizzare seminari, convegni, attività di informazione socio culturale e psicologica preventiva nell’educazione verso i figli con un ELEMENTO FONDAMENTALE da inculcare, comune denominatore  peraltro, di quasi tutti i delitti di femminicidio: LA DONNA é UN SOGGETTO, NO UN OGGETTO. L’appartenenza a noi stessi esclusivamente in quanto esseri umani portati dunque ai mutamenti e quindi alle scelte . Ogniuno di noi è libero! Occorre inoltre, stipulare delle LEGGI SIGILLO, cioè a dire leggi IRREVOCABILI, senza attenuanti, senza dolci applicazioni. La donna fisicamente è oggettivamente più debole rispetto ad un uomo, non ha la forza per difendersi alla pari, quindi soggetto ,da questo punto di vista più fragile, dunque da tutelare e aggravare la pena per suddetta ragione. Per il reato di femminicidio la giusta condanna è l’ERGASTOLO! senza domiciliari, nè rinvii a giudizio, senza attenuanti, PER il REATO di PERCOSSE : arresto immediato con 15 anni di pena senza attenuanti, e perdita della patria potestà. Per lo Stalking con prove schiaccianti: sms, messaggi, persecuzioni,arresto immediato e perdita della patria potesta. Lo stalking è il PRE_FEMMINICIDIO, quindi se una donna denuncia e non viene arrestato subito lo stalker, quest’ultimo proseguirà più accanito che mai all’omicidio. Sono certa che concretizzando e applicando queste leggi cosi drastiche e severe un ipotetico folle stalker o assassino ci pensa un momento su, prima di rovinarsi veramente la vita. Nei paesi dove esiste, per esempio, la pena di morte, statisticamente questi tipi di reati folli e impulsivi sono assai meno frequenti. PREVENIRE è meglio che Curare, dunque la PREVENZIONE EDUCATIVA dovrebbe divenire MATERIA OBBLIGATORIA sin dalle scuole elementari. Il rapporto scuola famiglia è importantissimo e indissolubile ed è basilare che l’educazione al rispetto altri e non al possesso delle persone venga inculcato sin dalla più tenera età.”

Conclude il Presidente Salsano: “La battaglia di Annamaria è anche la nostra. Diversi CAD in Italia hanno già condotto in passato eventi di sensibilizzazione contro il femminicidio. Con la nostra Madrina avremo una cabina di regia. Grazie Annamaria!”

 

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