Heealing chef, la cucina che aiuta a guarire

Conferenza stampa di presentazione lunedì 28 maggio

 

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“Healing Chef”, la cucina che aiuta a guarire. E’ questo il tema della conferenza stampa che si terrà lunedì 28 maggio, alle ore 11 al Dipartimento di Alimentazione, Agricoltura e Ambiente dell’Università di Catania, in via Santa Sofia 100, per presentare il progetto “Healing Chef e il corso di “Medicina Culinaria. Applicazioni scientifiche alla base della dieta mediterranea“.

Il progetto Healing Chef è curato da Carla Savoca. Il Corso di “Medicina Culinaria: applicazioni scientifiche alla base della dieta mediterranea“, ideato dalla stessa Savoca con il supporto di Carmelo Pagano, curatore di “Sicilia da Gustare”, che ha coinvolto e sensibilizzato gli chef siciliani, è stato avviato all’Università di Catania grazie alla collaborazione fra il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente e il Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche. Al Corso, partito lo scorso 9 aprile, sono iscritti più di quindici cuochi provenienti da tutta la Sicilia, tra i quali alcuni stellati.

Alla conferenza stampa interverranno Salvatore Cosentino, Direttore del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania; Filippo Drago, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche dell’Università di Catania; Carla Savoca promotrice del progetto “Healing Chef“; Carmelo Pagano curatore di “Sicilia da Gustare” e gli Chef iscritti al Corso. Modererà la giornalista Lorena Dolci.

IL PROGETTO “Healing Chef“. Una nuova idea, quasi rivoluzionaria di gastronomia? Una lettura in chiave scientifica dell’arte più antica della storia dell’uomo? Una innovativa proposta di applicazione dei modelli più creativi di ricette di alta cucina, che si pone al di là dei limiti culturali delle forme ripetitive delle competizioni tra i cuochi televisivi? È l’essenziale messaggio contenuto nel progetto realizzato da Carla Savoca, dottore di Farmacia ed esperta di comunicazione in ambito gastronomico, e che si sintetizza nell’espressione di “Healing Chef”, cuoco che guarisce. L’Healing Chef, secondo gli studi di approfondimento e la visione di Carla Savoca, è quindi l’autore di creazioni gastronomiche realizzate con ingredienti dotati di particolari proprietà curative oppure con peculiari modalità preparative che possono costituire un elemento importante del percorso terapeutico per patologie del sistema cardiovascolare, patologie neuropsichiatriche, disturbi del comportamento alimentare, patologie endocrine, e altre. Da questo presupposto Carla Savoca ha costruito il progetto “Healing Chef“, che ha trovato il sostegno dell’Università di Catania perché possa diventare una vera e propria disciplina di studio al servizio di chi esercita la professione di cuoco.

E’ nato così, nell’ambito di una collaborazione tra il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente e quello di Scienze Biomediche e Biotecnologiche, dell’Università di Catania e con il supporto di “Sicilia da Gustare” di Carmelo Pagano che ha fatto da trait d’union con gli chef, il Corso Professionalizzante in Medicina Culinaria rivolto a cuochi di provata esperienza, che ha lo scopo di fornire conoscenze sugli elementi di base della catena alimentare, nonché cenni clinici sulle principali patologie che possono essere corrette da un’alimentazione appropriata. Il Comitato scientifico del Corso è composto, oltre che dal Prof. Salvatore Cosentino e dal Prof. Filippo Drago, anche dal Prof. Fabio Galvano, Ordinario di Scienze dell’Alimentazione dell’Università di Catania e dal Prof. Biagio Fallico, Associato di Tecnologie Alimentari dell’Università di Catania. La realizzazione del Corso è stata possibile grazie alla fattiva collaborazione dell’Area Didattica d’Ateneo, diretta dal Dott. Giuseppe Caruso.

Il progetto di Carla Savoca va oltre il Corso Professionalizzante, già partito all’Università di Catania. Il successo dell’iniziativa, infatti, avvierà la realizzazione di una Scuola di Alta Formazione, grazie al partenariato con l’Università di Catania, che potrà raccogliere le competenze di esperti di varia estrazione in un rapporto interazione-integrazione (medici, cuochi, tecnici dell’alimentazione) per la formazione di operatori della gastronomia dotati di livelli anche di diversi di formazione di base, cioè laureati in Scienze e Tecnologie della Ristorazione, Scienze e Tecnologie Alimentari, diplomati presso gli Istituti Professionali in Servizi per l’Enogastronomia,Tecnici in Servizi Ristorativi, ovvero operatori del settore con esperienza pluriennale. La Scuola rappresenterà una “perla” nel mondo della gastronomia moderna costituendo anche un polo formativo e innovativo nell’ambito della formazione specialistica.

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