È ancora allarme amianto ed eternit nel catanese

I due peggiori incubi dell’ambiente e della salute continuano ad avvelenare una città nel silenzio e nell’incertezza.

Nelle cronache locali, regionali e nazionali compaio di tanto in tanto le parole amianto ed eternit, i due killer silenziosi che minacciano l’ambiente e la salute dell’uomo. Essi tornano ancora a far parlare di sé nella città etnea, a Catania, simbolo dell’arte, della cultura e del paesaggio minacciati dai rifiuti pericolosi con la tacita complicità delle tempistiche burocratiche. Questa volta i luoghi a rischio sotto i riflettori sono l’Oasi naturalistica del Simeto e la zona del cimitero.

Per quanto riguarda il noto sito naturalistico nelle vicinanze della collina Primosole a monte della Statale 114 fino ad arrivare a ridosso dei villaggi di Vaccarizzo sono state individuate lastre di eternit abbandonate frutto di uno smaltimento scorretto dei materiali pericolosi. Come ogni servizio lo smaltimento ha un costo che grava sui privati e la conseguenza di ciò si trasforma in un abbandono selvaggio di questo materiale pericoloso che ormai ha sconfinato oltre la città per contaminare anche i siti naturali ufficialmente dichiarati come oasi protette.

Occorrerebbero delle misure di prevenzione finalizzate a contenere i costi a carico dei privati affinché, per evitare che facciano scelte forzate di smaltimento poco in linea con il rispetto ambientale. Il problema è che le lastre di eternit ormai dilagano sul territorio e le azioni di sequestro dei siti contaminati e la successiva bonifica sembrano sottostare a procedure lente e complesse.

Purtroppo non finisce qui, anche la zona del cimitero di Catania di recente è stata monitorata ed è balzata all’attenzione dell’opinione pubblica a causa di lastre di amianto disseminate alle spalle del cimitero. In prossimità di via Caronia che porta all’Ospedale Santa Marta e Santa Venera troviamo una discarica con materiali pericolosi tra cui vasche di eternit già note al comune.

Insomma il territorio non si fa mancare nulla per quanto riguarda i rifiuti pericolosi per i quali l’allarme è stato lanciato da tempo e i danni provocati accelerano il loro corso. Ma dove sono i controllori che dovrebbero vigilare sul territorio….

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