Conferenza stampa CSA: EX PROVINCE FONDI A RISCHIO

Le Segreterie Provinciali di Messina e la Segreteria Regionale di Palermo lanciano l’allarme. Ex Province: Musumeci pensa a ricorrere all’UE ed intanto si perdono centinaia di milioni, 40 solo per il 2018 a Messina. Conferenza con i media a Palazzo dei Leoni (c/o l’Ufficio stampa), ieri 23 luglio alle ore 10.30 Palazzo_della_Provincia_Regionale1

Messina, 23 Luglio 2018 – Quando già due anni fa il CSA lanciò l’allarme sul rischio che la mancata attuazione della riforma degli enti di area vasta in Sicilia e la loro condizione economica avrebbero messo a repentaglio buona parte delle risorse del Masterplan ed altri ingenti risorse in pochi accolsero l’appello. Anzi un anno dopo qualcuno (l’allora assessore allo sviluppo economico del Comune Signorino) si affrettò a minimizzare precisando che solo una parte delle risorse si sarebbero perse, quasi che il nostro territorio si possa permettere di perdere anche solo un centesimo dei fondi disponibili!!! Oggi il nostro presagio purtroppo si avvera: l’impossibilità per la Città Metropolitana di Messina di predisporre il Bilancio di previsione 2018/2020 blocca, solo fino ad oggi, la bellezza di 36 milioni (e molti altri ne arriveranno) sacrificando opere che con competenza ed abnegazione gli uffici hanno progettato e che potrebbero imprimere una svolta all’economia ed al territorio. Si parla in particolare di settori come strade e scuole che attendevano da tempo un salto di qualità nella direzione dell’innovazione e dell’efficienza e di interventi infrastrutturali che potrebbero avere una sensibile ricaduta nell’indotto del turismo, del commercio e dell’artigianato. Ad esemplificare la situazione basti l’esempio delle risorse, 1.875.000,00 euro, destinati, con progetti già cantierabili, alla riqualificazione e messa in sicurezza della Panoramica dello Stretto, che sono stati trasferiti dal Ministero Infrastrutture e Trasporti e che l’Ente non può neanche accertare in entrata per la mancanza del bilancio. Condizione pressoché analoga per gli oltre 13 milioni del Masterplan/Patto per la Città Metropolitana di Messina e per i 10 milioni destinati all’edilizia scolastica (che dovrebbero essere utilizzati per la costruzione dell’Istituto Polivalente di Santa Teresa Riva, e per interventi in altre scuole di Messina e Barcellona). logo-csa-2016

A fronte di tali ineluttabili evidenze riscontriamo solo le prese di posizione del Sindaco De Luca, che ci risulta stia cercando di fare fronte comune con le altre realtà, le dichiarazione dell’Assessore Grasso, che ha maturato la consapevolezza di dover intervenire con stanziamenti sufficienti dei quali però ad oggi non si hanno certezze, e le iniziative di ANCI Sicilia. Registriamo invece la totale indifferenza della politica siciliana e nazionale che non è stata fino ad oggi in grado di comprendere il ruolo che gli enti di area vasta (si chiamino Province, Città Metropolitane o Liberi Consorzi) possono avere per lo sviluppo del territorio e che, nello specifico, dalle Città Metropolitane passano imperdibili opportunità. Facciamo quindi appello a tutti i soggetti coinvolti affinché mettano nell’immediato gli enti nelle condizioni di approvare i bilanci di previsione attraverso, nello specifico, due interventi urgenti:

– Un assestamento del bilancio regionale che stanzi risorse sufficienti

– La possibilità di approvazione del bilancio per il solo 2018

– L’eliminazione del c.d. “Prelievo forzoso” che, solo per Messina, si è ormai assestato sui 25 milioni di euro annui.

Con riferimento alla Sentenza della Consulta ed alle dichiarazione di Musumeci ci sia consentito di richiamare integralmente il documento di ottobre 2017 invitando il Governatore a pensare a mettere in sicurezza gli enti prima ancora di ricorrere all’Unione Europea per l’elezione degli organi a suffragio universale diretto: il programma di Musumeci, oltre al sistema elettorale, prevedeva il rilancio delle Province e su questo non si può più perdere tempo ! Senza risorse né un Sindaco metropolitano eletto a suffragio universale né uno eletto con elezioni di secondo livello potrebbe garantire l’accesso ai finanziamenti e la realizzazione dei progetti. Un’ultima considerazione per il personale che, in un clima di incertezza e limitatezza delle risorse (già si prospettano i primi ritardi per alcuni emolumenti) continua ad operarsi per portare avanti le attività e le competenze.

  1. La Segreteria Provinciale CSA

F.to Santino Paladino – Piero Fotia

  1. l’Unione Provinciale CISAL Messina

F.to Giuseppe Montalto

  1. La Segreteria Regionale CSA

F.to Giuseppe Badagliacca

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