CATANIA F.C.: Derby col Messina giocato con la testa al Pescara … ?

 Dubbi acuiti da due prestazioni assolutamente disomogenee. Sconfitta per 1-0 a Messina, vittoria per 2-0 con Pescara in coppa.

Chi mastica di Calcio, sa bene che trattasi di disciplina i cui esiti finali sovente sfuggono alle logiche degli specifici eventi che si manifestano sul terreno di gioco. Pertanto, laddove, a tutti i costi, volessimo scervellarci nel ricercare la genesi delle ondivaghe prestazioni di cui si sono resi protagonisti i pedatori dell’undici etneo, prima, la domenica, a Messina, nel derby malamente perso con i peloritani, quindi, il mercoledì successivo, con l’esaltante successo contro il Pescara, sicuramente il nostro pensiero si indirizza verso una terza persona …

Avevamo già nutrito qualche dubbio non appena abbiamo avuto modo di scorgere i nomi della formazione rossazzurra schierata inizialmente al San Filippo. Le perplessità si sono acuite man mano che la partita andava dispiegandosi, con una contrapposizione ai più apparsa improntata alla “non belligeranza”, e, per finire, l’incertezza si è rafforzata e consolidata non appena c’è stata la ben nota “papera” difensiva, poi rivelatasi decisiva nel determinare la sconfitta finale.

Ma poteva davvero essere quello il vero Catania, da poco “ritargato” Lucarelli? No, sarebbe la prima risposta, fornita d’impeto, senza pensarci plausibilmente. Sì, ribattiamo noi, se il Mister, facendo passare in secondo ordine (non senza qualche rischio di impopolarità), il valore che quella gara assumeva per i supporters rossazzurri, non avesse, forse, pianificato il tutto in vista dell’ormai prossima partita con gli abruzzesi, importantissima per proseguire il cammino in Coppa Italia ed agognando alla potenziale disputa dei play-off. Per come sono andate le cose, l’esito, stavolta, parrebbe proprio aver ragione all’allenatore. Di sicuro, ciò non lo sapremo mai, né Lucarelli, in nessun caso, lo ammetterebbe, nemmeno sotto tortura …

A noi, pur tuttavia, già la sola presenza a Messina di Livieri, a difesa dei pali, ci era parsa, di per se, un segnale inequivocabile di quanto il pensiero di molti, di tanti, se non di tutti, potesse già essere stato rivolto al mercoledì successivo… Con i risultati brillanti che, per buona sorte e capacità volitiva, ne sono derivati. 

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