Giovanni Pulvirenti dalla Berretti alla Prima squadra, con lui, salvo imprevisti dell’ultim’ora, come vice, ci sarà Orazio Russo
Il “saccheggio” del settore giovanile. Detta così sembrerebbe una cosa grave e irreversibile ma in realtà la “promozione” in Prima squadra di Giovanni Pulvirenti e Orazio Russo (che sarà con ogni probabilità il mister in seconda) è semplicemente la migliore soluzione interna per rimettere in sesto una conduzione tecnica che nell’ultimo periodo ha vissuto di brutti e destabilizzanti scossoni. Vero, i giovani del Catania “perdono” due figure di riferimento, ma come spesso sottolineato dall’amministratore delegato etneo, Pietro Lo Monaco, al momento il settore giovanile rossazzurro vanta una struttura capace di sostenersi da sola con diversi punti di riferimento e una chiara metodologia di lavoro facilmente trasferibile ai nuovi punti fermi scelti per il proseguo della stagione.
Compito arduo invece per Pulvirenti e Russo, l’accoppiata che dunque proverà a far ritrovare la quadratura di un gruppo, quello composto da Biagianti e compagni, per il momento col morale sotto i tacchi per i risultati maturati contro Melfi e Lecce, e soprattutto per un gioco che effettivamente al momento non c’è. La corsa ai playoff ad oggi non sembra più essere percorsa su una strada spianata. Etnei sulla seconda metà della graduatoria, superata da compagini tecnicamente meno dotate ma costruite per giocare e lottare in mezzo al campo. Fattori che il Catania sembra aver perso ma che punta a riconquistare entro il termine di questo campionato, per arrivare agli spareggi e ricominciare praticamente da zero per il sogno B. Obiettivo possibile? Al momento la risposta è no. Proprio perché a farla da padrona è la variabile “confusione”. Chissà che Pulvirenti riesca nel miracolo, concludendo la propria scalata da allenatore con un altro successo a tinte rossazzurre.
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