Capitale naturale e green economy

“Risorse e potenzialità della Sicilia in un convegno all’Orto botanico”.

Dimostrare che il capitale naturale del territorio può affermarsi come elemento focale di modelli intelligenti di sviluppo sociale ed economico. Creare benessere ed occupazione ad alto valore aggiunto, rispettando la qualità ambientale e la qualificazione delle realtà produttive economiche.

Sono questi gli obiettivi del convegno su “Il capitale naturale in Sicilia. Priorità di tutela e smart economy” che si terrà domani mattina, giovedì 4 giugno, a partire dalle 10.00 nell’aula emiciclo dell’Orto Botanico dell’Università di Catania (via Antonino Longo 19).

Attraverso il confronto tra diverse esperienze e competenze scientifiche, gli studiosi e gli esperti che interverranno al convegno promosso dal dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali dell’Ateneo e dalla sezione siciliana della Società botanica italiana, faranno pertanto risaltare lo straordinario patrimonio naturale e agro-ambientale esistente in Sicilia, evidenziando il potenziale del capitale naturale in termini di qualificazione ambientale, sviluppo locale, collaborazione tra pubblico e privato, programmazione territoriale regionale con l’obiettivo di promuovere azioni e politiche intelligenti e condivise per affrontare l’attuale crisi sia economico – finanziaria, sia ecologica e climatica.

Nella prospettiva di “Green economy” si parlerà pertanto di Orti botanici e Giardini mediterranei in rete, del sistema delle Aree naturali protette e della conservazione dei boschi e della biodiversità vegetale in Sicilia, della conoscenza e della gestione conservativa degli alberi monumentali, del patrimonio di biodiversità della frutticoltura etnea e degli scarti del settore agroalimentare come risorsa per una crescita ecosostenibile, della produzione vivaistica di specie spontanee della flora sicula, della Rete Natura 2000 in Sicilia e dell’intervento pubblico regionale comunitario per l’Ambiente (fondi SIE 2014-2020). Infine si guarderà all’esperienza del Parco dell’Etna per parlare di fattorie sociali come luogo di scoperta e tutela del territorio.  

L’incontro si aprirà con gli indirizzi di saluto del direttore del dipartimento Carmelo Monaco e della presidente della sezione siciliana Sbi Cristina Salmeri. Interverranno a seguire il direttore dell’Orto botanico Pietro Pavone, la professoressa Anna Guglielmo, l’ing. Salvatore Cartarrasa del Consiglio regionale per la Protezione del Patrimonio naturale, il dottor Luciano Saporito dell’assessorato regionale Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea,  Marcello Panzica La Manna, Dipartimento regionale dell’Ambiente Regione Siciliana, Domenico Spampinato e Dacia Di Cristina, Dipartimento regionale Programmazione Regione Siciliana.

Nel pomeriggio, a partire dalle 14,30, la seconda sessione di lavori vedrà gli interventi di  Francesco Maria Raimondo, direttore Orto botanico dell’Università di Palermo, e dei docenti Rosario Schicchi (Università di Palermo), Alessandra Gentile, Stefano La Malfa, Ferdinando Branca (Università di Catania, Dip.to Agricoltura, Alimentazione e Ambiente), Antonia Cristaudo, Stefania Catara (Università di Catania, Dip.to Scienze biologiche, geologiche e ambientali), Salvatore Antonino Raccuia (CNR, Dipartimento Bio-Agroalimentare, Istituto Sistemi agricoli e Forestali del Mediterraneo).

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