Calcio; Un Catania timido e confuso cede alla capolista Juve Stabia

Al “Menti” decide un gol di Meli nel primo tempo per le vespe. I rossazzurri poco incisivi e prevedibili, subiscono la terza sconfitta stagionale. Nel finale etnei vicini al gol con Dubiskas, ma non basta

Il Catania ingoia un altro boccone indigesto, il terzo di questo avvio di stagione, il primo in trasferta.

A lasciare quella punta di amaro in più, oltre al risultato, è la prestazione sotto tono della formazione allenata da Tabbiani al cospetto delle “vespe” stabiesi, primi della classe, ma non certo una squadra schiacciasassi.

Il limite palesato dai rossazzurri è stato l’atteggiamento timido, poco incisivo agonisticamente, mostrato durante la gara, che ha eluso le aspettative di quanti si aspettavano altro, in termini di gioco e di interpretazione.

Si cercava la svolta in una sfida che rappresentava l’occasione per affrontare un avversario di peso, questo dice la classifica attuale, e misurare le reali potenzialità e qualità di cui dispone il Catania.

L’approccio alla gara è stato invece morbido, poco il gioco espresso in profondità, poche le accelerazioni, prevedibili le manovre di aggiramento che hanno agevolato la fase di copertura dei gialloblu di casa, abili a francobollare il tridente avanzato dei rossazzurri con marcature asfissianti.

A complicare le cose il gol incassato al 31’ da Meli, appena entrato in campo, su un contropiede manovrato che ha spiazzato la retroguardia etnea.

Ci si aspetta la reazione nervosa degli uomini di Tabbiani che pure provano, ma in maniera sterile, a costruire.

La prima vera occasione arriva al 41’ con una staffilata dal limite dell’area di Zanellato che sfiora il palo dopo la deviazione di un difensore.

Pagliuca, tecnico stabiese, ribalta il clichè tattico della sfida, badando soprattutto all’aspetto premiante delle sue “vespe” negli incontri casalinghi fin qui disputati, ovvero l’imbattibilità della propria rete.  

Nella ripresa il Catania tenta di accelerare, Tabbiani ridisegna l’assetto tattico rafforzando la linea offensiva inserendo Sarao e Dubiskas, ma le conclusioni si contano sulle dita di una mano.

Al 66’ i rossazzurri sfiorano il gol con una conclusione a giro di sinistro di Chiricò dal limite che il portiere campano Thiam devia in angolo.

Rispondono le “vespe” che per poco non pungono per la seconda volta la retroguardia etnea con una conclusione piazzata di Leone che sfiora il palo.

Nei minuti finali il confuso forcing del Catania produce l’occasione che potrebbe

ristabilire la parità, ma la conclusione di Dubiskas viene miracolosamente intercettata da Thiam.

Nei sei minuti di recupero non succede più nulla.

La Juve Stabia consolida il primato in classifica, staccando Foggia e Benevento.

Il Catania esce sconfitto e demoralizzato per l’ennesimo passo indietro.

Domenica al “Massimino” contro il Taranto non ci sarà appello.

IL TABELLINO:

JUVE STABIA (4-3-3): Thiam; Baldi, Bachini, Bellich, Andreoni; Buglio, Leone (78′ Maselli), Erradi (63′ Folino); Bentivegna (26′ Meli), Candellone (78′ Rovaglia), Piscopo (78′ Piovanello). A disp.: Esposito, Signorini, Mignanelli, D’Amore, La Rosa, Picardi, Vimercati, Gerbo, Guarracino.. All. Pagliuca.

CATANIA (4-3-3): Bethers; Bouah (46′ Castellini), Silvestri, Curado, Mazzotta; Zammarini (83′ Dubickas), Quaini (83′ Ladinetti), Zanellato (62′ Sarao); Chiricò, Di Carmine, Marsura (62′ Rizzo). A disp.: Albertoni, Torrisi, Lorenzini, Maffei, Deli, Privitera. All. Tabbiani.

ARBITRO: Caldera di Como; ASSISTENTI: Vettorel di Latina e Pedone di Reggio Calabria; IV UFFICIALE: Allegretta di Molfetta.

MARCATORI: 31′ Meli

NOTE: Ammoniti: Erradi, Silvestri, Sarao, Chiricò, Rizzo.

Espulsi: Silvestri

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