Bandiere Blu in aumento nel 2015, ma la Sicilia ne perde due

Premiate altre sette località balneari. Lipari si conferma per il quinto anno consecutivo. Marsala e Ragusa perdono il prestigioso riconoscimento.

La stagione estiva è ormai alle porte e anche quest’anno il programma ambientale Bandiera Blu, gestito da FEE Italia (Foundation Environmental Education), stila la classifica dei comuni balneari maggiormente attenti all’ambiente.

In Sicilia sono cinque i litorali che hanno conquistato negli anni le ambite bandiere blu, sinonimo di una presa di coscienza verso la tutela dell’ambiente marino, ma Ragusa e Marsala escono dalla classifica. In provincia di Messina si conferma Lipari per il quinto anno consecutivo e si aggiunge Tusa. Nel ragusano troviamo le note località balneari di Ispica e Pozzallo, particolarmente apprezzate dai turisti italiani e stranieri per le loro suggestive spiagge. Infine si conferma Menfi in provincia di Augusta, nel siracusano.

Il prestigioso riconoscimento internazionale premia, oltre la località di Tusa in Sicilia, altre sei località marine italiane. A conquistare le bandiere blu sono i comuni balneari di: Capaccio in Campania; Terracina nel Lazio; Borghetto Santo Spirito, Taggia e Santa Margherita Ligure per la Liguria; Cannobio in Piemonte; Castellaneta in Puglia; Castelsardo e Sorso per la Sardegna; Rosolina per il Veneto.

I nuovi dati raccolti vanno ad aggiungersi a quelli del 2014 e confermano la Liguria al primo posto nella classifica nazionale con ventitré bandiere blu, di cui tre nuovi ingressi, ma scendono l’Abruzzo e la Sicilia che ne perdono due.

Il miglioramento registrato rispetto allo scorso anno rappresenta una maggiore consapevolezza da parte dei comuni verso la sostenibilità ambientale e il potenziale turistico ed economico delle località balneariMa quali sono i criteri di selezione in base ai quali vengono assegnati i vessilli?

Il noto programma gestito da FEE Italia, l’organizzazione internazionale che si occupa di diffondere le buone pratiche ambientali, prende in esame i seguenti criteri: la qualità delle acque; la gestione del territorio; l’educazione ambientale; la raccolta differenziata; la gestione di aree pedonali, piste ciclabili, spazi verdi e servizi sulle spiagge.

Tra gli organi che hanno contribuito alla valutazione degli elementi necessari all’assegnazione delle bandiere blu troviamo: il ministero dei Beni Culturali e delle Politiche Agricole; l’ISPRA; il comando generale della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera; gli assessorati regionali al Turismo; i sindacati balneari.

Ancora tanto bisogna fare affichè le nostre coste vengano gestite correttamente, ma l’aumento delle bandiere blu rappresenta un significativo passo in avanti verso la valorizzazione delle spiagge.

a Cognita Design production
Torna in alto