Attacco terroristico a Parigi: “Stato d’emergenza e frontiere chiuse”. Adesso tocca a Roma, Londra e Washington nel nome di Allah!

Attacco terroristico a Parigi: Uomini, almeno 8 (7 morti, uno in fuga), con cinture esplosive, vestiti di nero e che parlavano francese, per creare l’11 settembre nel cuore dell’Europa. Sono per adesso 129 i morti nelle 3 esplosioni, più di 300 i feriti, 100 gravi, tra questi un’italiana uccisa. Kamikaze urlano “Allah è grande”. E’ Guerra all’ISIS, oltre 10.000 militari mobilitati.

E’ stato un massacro. Parigi messa in ginocchio dagli attentati simultanei che l’hanno colpita nella sera del 13 Novembre 2015 (start contemporanei alle ore 21.15). Attentati definiti terroristici dal Presidente della Repubblica Hollande che ha dichiarato lo stato d’emergenza e chiuso le frontiere.
 L’Isis rivendica l’attentato. Lo Stato Islamico ha rivendicato l’attacco terroristico che ha colpito la città: lo Stade de France (ove migliaia di persone assistono all’amichevole Francia-Germania), la Rue de Charonne, la Rue Bichat e la sala concerti Bataclan, dove i terroristi hanno ucciso tanti ostaggi – 86 le vittime – che assistevano al concerto di rock garage degli Eagles of Death Metal. Il gruppo californiano di Jesse Hughes e Josh Homme, sfuggito all’attacco, interrompe il tour europeo e ritorna in USA

Il gruppo Eagles of Death Metal “blasfemo” per la cultura repressiva e ossessionata dei Jihadisti

Feriti anche due italiani presenti al concerto: “mi sono salvata salendo sul tetto” – ha detto un’italiana. Un’altra ragazza italiana, Valeria Solesin, studentessa veneziana e volontaria di Emergency a Trento, 28 anni, è stata identificata tra i cadaveri. Viveva da 4 anni a Parigi, era dottoranda borsista in Demografia alla Sorbona. 
Nostra figlia è morta, abbiamo la certezza, – ha detto sommessamente il padre Alberto – ho parlato con il console in Francia e con il fidanzato di mia figlia ieri (Andrea Ravagnani) e pare che Valeria sia morta, probabilmente da venerdì sera“. Il console italiano a Parigi Andrea Cavallari ha confermato la morte della giovane, dopo essere uscito dall’obitorio a Place Mazas, dove era andato con l’ambasciatore d’Italia a Parigi Giandomenico Magliano per il riconoscimento della giovane.
Il Teatro dell’eccidio è nel XI arrondissement, tragicamente vicino alla sede di Charlie Hebdo. I terroristi “hanno ucciso a freddo molti ostaggi, poi ricaricavano e ne uccidevano altri“: così un testimone riuscito a fuggire dal Teatro Bataclan.
I proprietari, ebrei, sfuggirono ad un attentato nel 2011 – e già dal 2007 si erano registrate minacce al locale per aver ospitato conferenze organizzate da associazioni ebraiche, soprattutto dal Magav, Mishmar-Ha’Gvul, letteralmente “corpo delle guardie di confine”. Si tratta di un corpo militare di gendarmeria all’interno della Polizia israeliana. 

Su Twitter con l’hashtag ‘#Parigi in fiamme’: Ricordate il 13 NovembreRicordate, ricordate il 13 novembre di #Parigi. Non dimenticheranno mai questo giorno, cosi’ come gli americani l’11 settembre“. Queste le prime parole di rivendicazione dell’Isis. 

Orrore, guerra, massacro. Sono queste le parole usate dai giornali francesi per descrivere gli attentati terroristici che hanno colpito Parigi.

Secondo Site: “Toccherà ora a Roma” – “La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa” a dirlo è la Dabiq France (la rivista francese dello Stato islamico) che, di fatto rivendica gli attentati. Secondo quanto riferisce Site – una fonte più volte risultata non attendibile  – “dopo Parigi, ora tocca a Roma, Londra e Washington”.
Ancora una rivendicazione dell’Isis: ”E’ la capitale dell’abominio e della perversione”. Pubblicato un video, senza data, in cui fanno sapere alla Francia: “Non vivrete in pace finché continueranno i bombardamenti“. 

Erano 4 i terroristi che si sono fatti esplodere a Bataclan quando le forze di sicurezza hanno lanciato il blitz per liberare gli ostaggi. Lo riferisce Guillame Auda, giornalista di iTele, citando il prefetto della polizia di Parigi. Nel corso del blitz sono morti anche quattro poliziotti. Secondo la polizia sarebbero 3 i giovani che Kalashnikov alla mano avrebbero assaltato il Bataclan. Gli Ak-47 sono le stesse armi usate lo scorso 7 Gennaio negli attentati a Charlie Hebdo.

L’assalto della BRI (teste di cuoio francesi) non ha impedito ai terroristi di uccidere uno a uno i presenti. Un ostaggio appena uscito dal Bataclan – secondo Liberation – ha riferito che non ha potuto vedere molto perché era nella balconata, “però abbiamo sentito i colpi d’arma da fuoco, e siamo rimasti sdraiati a terra, nascosti“. E prosegue: “Non so dire dopo quanto tempo, sono arrivati i poliziotti che ci hanno liberato e scortato all’esterno. Ma gli spari all’interno sono proseguiti“. 
Tre degli attentatori uccisi sarebbero Franco-belgi, e proverrebbero dal quartiere di Molenbeek di Bruxelles, da cui provenivano già alcuni dei terroristi del blitz di gennaio in Belgio (trovato uno scontrino di pargheggio sospetto). Lo riporta il quotidiano belga Dh online. Sono invece in corso, secondo la TV Rtbf, perquisizioni nel quartiere e una persona sarebbe stata arrestata.
Altri terroristi sono di etnia Siriana ed Egiziana (trovato un passaporto ‘curioso’ addosso ad uno di essi). Uno è ancora in fuga, si tratta di Salah Abdeslam, 26 anni, nato a Bruxelles (ricercato anche in Italia). Il cervello dell’operazione, il belga Abdelhamid Abaaoud, l’organizzatore degli attentati di Parigi, è ufficialmente morto, ucciso nel successivo blitz delle teste di cuoio francesi nel covo jihadista di Saint Denis.

«Abdelhamid Abaaoud è stato appena formalmente identificato, dopo il confronto delle impronte digitali, come una delle persone uccise durante il raid della polizia a Saint Denis, sobborgo di Parigi. Era il corpo che abbiamo scoperto nell’edificio, crivellato di proiettili», afferma la procura di Parigi in una nota. 

Nell’attacco di Saint Denis è morta anche Hasna, la cugina di Abaaoud, che si è fatta saltare in aria (non è chiaro se volontariamente o involontariamente perché colpita da un cecchino mentre aveva in mano il detonatore). Cordoglio e onore pubblico, invece, per la morte di Diesel, una femmina di pastore belga di 7 anni, il cane poliziotto per primo entrato nell’appartamento per la perlustrazione, subito vittima della furia dei terroristi. 

IL RESTO DEL COMMANDO Gli altri terroristi sono poi il 31enne Brahim Abdeslam, fratello di Salah (fattosi esplodere in Boulevard Voltaire), il 29enne Ismael Omar Mostefai, già conosciuto dalle forze dell’ordine per vari arresti tra il 2004 e il 2010; il giovanissimo kamikaze Bilal Hadfi, tra i componenti del nucleo belga, che aveva combattuto in Siria con l’Isis e si è fatto esplodere di fronte al ristorante, senza fare vittime; Ahmad al Mohammad, forse il presunto siriano che sarebbe entrato in Europa da rifugiato (ma la sua identità non è per ora chiara), anche egli morto kamikaze allo stadio; Samy Amimour, che in passato aveva trascorso un periodo di addestramento nello Yemen e che si è fatto saltare in aria al Bataclan. 

              Le Vittime (nel link di Panorama i nomi e le storie)
 Nella strage al locale notturno Bataclan gli attentatori hanno cominciato a sparare puntando inizialmente a un gruppo di fan disabili della band Eagles of Death Metal: lo ha raccontato al Daily Telegraph Helen Wilson, americana, una delle sopravvissute alla strage, che ha appunto spiegato come i terroristi abbiano iniziato a scegliere le loro vittime in pochi secondi, eleggendo come primi obiettivi delle persone in sedia a rotelle.

Si è salvata una ragazza incinta per l’aiuto di un soccorritore coraggioso, tal Sebastian, che l’ha presa di peso e riportata dentro, per poi separarsi definitivamente, evitandogli un salto nel vuoto di ben 15 metri. La ragazza e il suo soccorritore sono divenuti il simbolo dell’umanità che si contrappone alla brutalità del terrorismo. 

LA MENTE Emerge, poi, nelle ultime ore, anche il nome della mente che sembra aver coordinato il terribile attentato. Si tratta di Abdelhamid Abaaoud, capo della cellula jihadista che lo scorso gennaio le forze speciali belghe avevano sgominato a Verviers. Si tratterebbe dello stesso uomo che ha pianificato gli attentati al treno Thalys. Attualmente si troverebbe in Siria, dove è fuggito proprio nel gennaio 2015. Abaaoud avrebbe guidato l’attacco attraverso una Playstation, utile per confondersi nel mucchio di gente e di difficile intercettazione. Come in tutti le menti perverse che hanno preparato l’attacco, esiste un basista che ha preparato e confezionato l’esplosivo nelle cinture. Il bombarolo ha ora un nome: si chiama Mohamed Amri, 27 anni, tra gli individui fermati a Molenbeek, nell’agglomerato urbano di Bruxelles, nonché proprietario della Golf sequestrata a rue Dubois Thorn.

Evidente l’analogia con le Torri Gemelle: Tre Kamikaze per lo Stade de France

A mio avviso l’eclatanza dell’eccidio sarebbe stata nella scelta dello Stadio, dove si svolgeva l’amichevole di lusso tra Francia e Germania: sarebbe stata una strage simile a quella americana …immaginiamoci tre esplosioni tra gli spettatori, con Hollande (era attesa la Merkel) presente. Sarebbe stata un’Apocalisse. Uno steward in servizio a Saint-Denis ha svelato al Wall Street Journal che “uno degli attentatori è stato perquisito all’ingresso dello stadio un quarto d’ora dopo l’inizio della partita: aveva addosso una cintura esplosiva e una volta scoperto è scappato facendosi saltare in aria“.  

Zouheri, musulmano (ha fornito solo il suo nome), è l’addetto dello stadio Saint Denis che ha respinto ai tornelli uno dei terroristi kamikaze che si è fatto saltare in aria. Zouheri lavorava al cancello D, lì uno dei tre attentatori, con regolare biglietto, ha provato a entrare. 

Un agente di polizia ha confermato la versione dello steward, aggiungendo che l’attentatore mirava a farsi esplodere all’interno dello stadio per provocare una strage. Circa tre minuti dopo, una seconda persona si è poi fatta saltare in aria all’esterno dell’impianto mentre un terzo attacco suicida è avvenuto nei presi del McDonald’s e uno di questi tre attacchi ha provocato la morte di un civile. Quando ho visto che facevano evacuare il presidente Hollande, ho capito che non si trattava di petardi“, ha concluso lo steward Zouheri. (fonte Huff.Post – Sportal.it)

 I luoghi colpiti dagli attentati sono

– Lo Stade de France
– Il locale Bataclan
– La Rue Bichat
– La Rue de Charonne
– La Rue Faidherbe
– Il Boulevard Beaumarchais
– Il centro commerciale de Les Halles

La polizia chiede di rimanere in casa, ed è alla ricerca di altri complici in fuga. Non sono esclusi terroristi in fuga per questo abbiamo invitato i parigini a restare chiusi in casa“.

La grande metropolitana di Parigi resta chiusa stamattina. Le linee 3,4,5,8,9 e 11 non saranno operative. Traffico normale su tutte le altre direttive. Aeroporti aperti con notevoli ritardi. Lo stato d’emergenza e la conseguente chiusura delle frontiere ha determinato lo stop al transito dei veicoli attraverso il traforo del Monte Bianco

Il presidente Hollande dichiara lo stato d’emergenza e dispone la chiusura delle frontiere: “E’ un atto terroristico“. Il presidente della Repubblica francese “ha deciso di ristabilire immediatamente i controlli delle frontiere“. E’ quanto si legge in una nota dell’Eliseo al termine del Consiglio dei ministri francese. In precedenza si era parlato di una chiusura delle frontiere. “Le dogane sono mobilitate a questo effetto“, sottolinea l’Eliseo. L’ultima volta che la Francia aveva dichiarato lo stato d’emergenza era stato in corrispondenza della Guerra d’Algeria. 

François Hollande giunto al Bataclan, luogo del massacro. “Combatteremo e lo faremo senza alcuna pietà“. Un vero e proprio grido di dolore e battaglia per il Presidente francese che nell’ultimo anno ha dovuto fronteggiare gli attacchi terroristici alla redazione parigina di Charlie Hebdo

Il Ministro dell’Interno Cazeneuve parla di oltre 1500 militari mobilitati (portati poi a 10.000) per controllare la città di Parigi: “L’attacco terroristico che ha colpito la capitale francese ha imposto un protocollo di sicurezza che prevede la chiusura delle frontiere e delle scuole“.

 Il Governo ha deciso di chiudere anche le scuole e le università. Spente le luci della Torre Eiffel in segno di lutto. Anche il Belgio e l’Italia chiudono le frontiere. 

Il Papa Bergoglio: “Non è umano, è la terza Guerra Mondiale a pezzi“. Dopo Barack Obama, Hillary Clinton, David Cameron e il Presidente della Repubblica Mattarella arriva la solidarietà del Primo Ministro italiano Matteo Renzi:Insieme ai nostri fratelli francesi, contro l’atroce attacco a Parigi e all’Europa“.
Il MInistro Alfano
: “Due decisioni essenziali: un rafforzamento straordinario dei controlli sul territorio e un rafforzamento dei controlli alle frontiere – alzato allerta a livello 2 – . Abbiamo reso immediatamente operativa la disponibilità di 700 militari in più per Roma, l’utilizzo dei corpi speciali dell’Esercito e rafforzato il controllo sulle carceri“. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha comunicato ai giornalisti le decisioni del Governo italiano il giorno dopo l’attentato a Parigi.

C’E’ QUESTO GRUPPO PER CERCARE I DISPERSI DI CUI NON SI HANNO NOTIZIE NELL’ATTENTATO IN FRANCIA

Il sito del Ministero dell’interno ha messo online una piattaforma che permette di segnalare una scomparsa, o di depositare una testimonianza https://www.securite.interieur.gouv.fr/

(fonti web, youtube, france report, fanpage.it)

 

 

 

 

 

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