Arriva a Etnapolis la simpatia prorompente dello chef Antonino Cannavacciuolo

Nella città del tempo ritrovato lo chef Antonino Cannavacciuolo, con occhio ‘indagatore’, osserva la preparazione dei piatti natalizi a cura di Seby Sorbello, presidente dell’associazione provinciale cuochi etnei e del suo staff

Dopo la Balivo, la Clerici, lo chef dei bambini, Circiello la galleria di Etnapolis è stata investita dalla prorompente simpatia dello chef Antonino Cannavacciuolo. E’ esattamente come si vede in televisione, una sorta di montagna umana, disponibile, che ti scruta con occhi indagatori, ma benevoli. Dopo aver scattato foto con i numerosi fan e rilasciato autografi si è esibito in incursioni culinarie ‘da incubo’, osservando ai fornelli, il presidente dell’Associazione provinciale cuochi etnei, Seby Sorbello, con tutto lo staff, preparando delle ricette della tradizione culinaria siciliana. Dal piatto ‘dall’Etna al mare’, al companaggio, al piatto del porco, suino, maiale, preparato con il suino nero dei Nebrodi, al meraviglioso dolce preparato con la ricotta, un odore invitante si è sparso in tutta la galleria, facendo venire l’acquolina in bocca a tutto il pubblico. Cannavacciuolo ha profuso parole di incoraggiamento e di speranza per tutto il Sud, tra cui l’apertura di un suo nuovo ristorante, che potrebbe dare nuovi posti di lavoro.

La prima volta in Sicilia, ci racconta ai microfoni di Globus Magazine. Alla domanda che cos’è per te una cucina da incubo. Ha risposto: “Sicuramente una cucina sporca, non puoi preparare piatti che danno emozioni in un tavolo non pulito. I piatti  siciliani più buoni? “Quelli preparati con le melenzane e il cannolo di ricotta, unico nel suo genere.

Ma ascoltate e guardate l’intervista che ci ha rilasciato Cannavacciuolo e l’entusiasta Seby Sorbello

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