Appuntamento degli studenti con il protagonista Glauco Mauri

Sabato 24 marzo gli studenti e gli abbonati del Teatro Vittorio Emanuele di Messina incontreranno Glauco Mauri, interprete dello spettacolo “Edipo – Edipo Re/Edipo a Colono” Mauri-Sturno-foto-di-Jasmine-Bertusi-900x470

Il Teatro di Messina in occasione del debutto dello spettacolo “Edipo – Edipo Re/Edipo a Colono” ripropone l’appuntamento con il protagonista dello spettacolo con l’obiettivo di attivare il dialogo tra artisti, studenti, critici e spettatori.

In programma, sabato 24 marzo 2018 alle ore 18,00 nella Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele, l’incontro con Glauco Mauri interprete dello spettacolo “Edipo – Edipo Re/Edipo a Colono”.

Lo spettacolo in scena al Teatro Vittorio Emanuele di Messina dal 23 al 25 marzo 2018, prodotto dalla Compagnia Mauri Sturno e Teatro della Toscana, porta in scena, come sottolineato nelle note di regia di Andrea Baracco e Glauco Mauri, “Due registi, due generazioni a confronto, esempio di collaborazione e di continuità, oltre che condizione indispensabile per il futuro del teatro… Edipo Re e Edipo a Colono sono due opere scritte in epoche diverse della vita di Sofocle ed è nell’accostamento di questi due grandi testi che poeticamente si esprime e compiutamente si racconta la favola di Edipo alla ricerca della verità”.

All’incontro oltre al Presidente dell’Ente Luciano Fiorino e alla Direttrice artistica della sezione Prosa Simona Celi, prenderanno parte la Prof.ssa Maria Cannatà, (Ordinario di Letteratura greca presso il DICAM dell’Università di Messina).

L’iniziativa, diretta in particolare agli studenti universitari, rientra nell’ambito della convenzione tra l’Università e l’Ente Teatro, che offre tra l’altro a studenti e dipendenti la possibilità di acquistare i tagliandi di ingresso al “Vittorio Emanuele” a prezzi particolarmente vantaggiosi.

 

EDIPO

EDIPO RE – EDIPO A COLONO

 

Di Sofocle

Con Glauco Mauri e Roberto Sturno

e con in (o.a.)

Mauro Conte, Laura Garofoli, Barbara Giordano, Mauro Mandolini

Laurence Mazzoni, Woody Neri, Paolo Benvenuto Vezzoso

scene e costumi Marta Crisolini Malatesta

musiche Edipo a Colono Germano Mazzocchetti

elementi sonori Edipo Re Giacomo Vezzani

regia Andrea BaraccoEdipo Re

regia Glauco Mauri Edipo a Colono

produzione Compagnia Mauri Sturno – Teatro della Toscana

Durata: 2 ore e 25 minuti con intervallo

A distanza di vent’anni la Compagnia Glauco Mauri Roberto Sturno ritorna a mettere in scena i due capolavori di Sofocle, per analizzare più compiutamente il mito immortale di Edipo, affidando la regia a due diversi registi: Glauco Mauri per Edipo a Colono, e Andrea Baracco per Edipo Re.

Edipo-900x470

Due registi, due generazioni a confronto, esempio di collaborazione e di continuità, oltre che condizione indispensabile per il futuro del teatro.

Edipo Re e Edipo a Colono, due testi rappresentati nella stessa serata, con due registi e due ambientazioni scenografiche diverse, unico l’autore, Sofocle, unica la traduzione di Dario Del Corno. Le scene e i costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, le musiche di Edipo a Colono di Germano Mazzocchetti e gli elementi sonori di Edipo Re di Giacomo Vezzani.

Lo spettacolo Edipo è una coproduzione della Compagnia Mauri Sturno con Fondazione Teatro della Toscana.

Edipo Re e Edipo a Colono sono due capolavori fondamentali nella storia dell’uomo, per gli interrogativi che pongono alla mente e per la ricchezza di umanità e di poesia che ci donano.

La storia di Edipo è la storia dell’UOMO, perché racchiude in sé tutta la storia del suo vivere

Edipo Re e Edipo a Colono sono due opere scritte in epoche diverse della vita di Sofocle ed è nell’accostamento di questi due grandi testi che poeticamente si esprime e compiutamente si racconta la “favola” di Edipo alla ricerca della verità.

Alla fine del suo lungo cammino Edipo comprende se stesso, la luce e le tenebre che sono dentro di lui, ma afferma anche il diritto alla libera responsabilità del suo agire. Edipo è pronto ad accettare tutto quello che deve accadere ed è pronto a essere distrutto purché sia fatta luce.

Solo nell’interrogarci comincia la dignità di essere uomini. E’ questo che Sofocle con la sua opera immortale dice a tutti noi.

Convinti che il Teatro sia un’arte che può e deve servire “all’arte del vivere” affrontiamo queste due opere classiche per trovare nelle radici del nostro passato il nutrimento per comprendere il nostro presente, questo è il nostro impegno e il nostro desiderio.”

(Andrea Baracco, Glauco Mauri)

a Cognita Design production
Torna in alto