Alla Domus Australia in scena “Sogno (ma forse no)”

Atto unico di Luigi Pirandello, adattamento e regia di Marco Grossi
Dal 19 al 29 settembre ore 20,45 presso la Domus Australia,
via Cernaia 14/B www.domusaustralia.org


ROMA – Lavoro teatrale di Luigi Pirandello, messo in scena incredibilmente di rado, del 1927, eppure attualissimo nella descrizione psicologica dell’individuo nella società del benessere.
La protagonista femminile (Priscilla Micol Marino), una giovane donna non meglio identificata (e per questo ancora più rappresentativa, come se fosse un simbolo), dialoga con l’amante. L’uomo (Fabrizio Bordignon) è vestito impeccabilmente, e si comporta a tratti gentilmente, a tratti in modo malvagio, fino a diventare aggressivo. Sia dietro la sua gentilezza, sia dietro la sua aggressività, ci sarebbe la stessa motivazione: l’amore.
Può un amore non corrisposto essere l’alibi di ogni comportamento? Può l’amare qualcuno dare il diritto di disporne? Può una collana di perle essere il prezzo dell’indipendenza altrui? La risposta dell’autore è da cercarsi nelle parole dei protagonisti.
Forse, è stato tutto un incubo, o forse è una dura realtà, in cui il cameriere si dimostra totalmente indifferente alla sorte della giovane donna. Come accade troppo spesso nella nostra cinica società.
Fermare la sopraffazione nei confronti delle donne partendo dall’uguaglianza dei sessi: un sogno (ma forse no).

Costumi di Veronica Bultrini, luci di Alberto Biondi, scene di Irene Fiore, aiuto regia diStefania D’Orazio, assistenti alla regia Andrea Natalini Valerie Bonaccorsi, tecnico luci Cristiano Paliotto, organizzazione di Elisabetta Ialongo.

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