Al Monk Jazz Club l’organ 4et del sassofonista Stefano D’Anna 

L’8 e il 9 dicembre la stagione 2023 del jazz club catanese all’interno della nuova sede di Palazzo Scammacca del Murgo prosegue con i concerti del quartetto del tenor-sassofonista palermitano che sarà affiancato da Giuseppe Mirabella alla chitarra, Angelo Cultreri all’organo Hammond e da Joe Santoro alla batteria.

Il Monk Jazz Club di Catania nella nuova sede di Palazzo Sammacca del Murgo è già una piacevole realtà e la stagione 2023 del jazz club catanese prosegue nello storico palazzo di Piazza Scammacca 1 ancora sulle ali dell’entusiasmo per la novità del cambio di sede, che è stato molto apprezzato dal pubblico jazzofilo siciliano. Venerdì 8 dicembre, alle 21.30, e sabato 9 dicembre, alle 19 e alle 21.30 – sul palco del Monk arriva l’organ 4et del tenor-sassofonista palermitano Stefano D’Anna che sarà affiancato da Giuseppe Mirabella alla chitarra, Angelo Cultreri all’organo Hammond e da Joe Santoro alla batteria.

La proposta musicale del gruppo si distingue per una reinterpretazione attuale del classico quartetto jazz, in cui la chitarra e il sax tenore si fondono con le sonorità caratteristiche prodotte dall’organo Hammond. Il repertorio abbraccia la creatività dei musicisti attraverso l’alternanza tra composizioni originali e riletture moderne di brani della tradizione jazzistica. A partire dalla metà degli anni ’80, Stefano D’Anna ha suonato per diversi anni come 1 tenore con la Brass Group Big Band di Palermo, poi denominata Orchestra Jazz Siciliana, avendo modo di realizzare numerosi repertori presentati in concerto a Palermo e in Sicilia sotto la guida di alcuni tra i più grandi compositori, arrangiatori, solisti e band leader.

Agli inizi degli Anni ’90 ha fatto parte come 2 tenore della big band di Pietro Jodice e Mario Corvini a Roma, avendo modo in quel contesto di suonare sotto la guida di Bob Mintzer. Nel 1992 ha vinto il referendum “Top Jazz”, indetto tra la critica specializzata dalla rivista “Musica Jazz”, risultando primo nella categoria “Miglior Nuovo Talento“. I suoi album “Leapin’ In” del 1995, “Carousel” del 1998 e “Runa” del 2005 sono stati inclusi in “The Penguin Guide to Cds”.

Nella prima metà degli anni 2000 D’Anna ha collaborato con l’orchestra Macchina di Suoni di Marvi La Spina. La scorsa estate, nell’ambito del Sicilia Jazz Festival di Palermo, ha preso parte come 1 tenore a alcune produzioni dell’Orchestra Jazz Siciliana aventi come ospiti Diane Schuur, Gregory Porter, Dave Holland, Manhattan Transfer. Dall’anno accademico 2019-20 è titolare della cattedra di Sassofono jazz al Conservatorio “Da Palestrina” di Cagliari.

Gli altri concerti 2023 del Monk  

Il 15 e 16 dicembre, un ritorno gradito in Sicilia per gli amici del Monk, parliamo di Furio Di Castri ascoltato la scorsa estate insieme con Paolo Fresu, Dino Rubino e Luca Barbarossa nella rassegna estiva “Jazz in vigna” nella Tenuta San Michele della Cantina Murgo. Il contrabbassista milanese suonerà con Dino Rubino al pianoforte e alla tromba, Giuseppe Asero (tra i soci del Monk) al sassofono contralto e Mattia Barbieri alla batteria. I 4 riprenderanno “Easy to love”, progetto discografico del 1987 del compianto sassofonista Massimo Urbani condiviso allora con Di Castri, Luca Flores al piano e Roberto Gatto alla batteria. «Un disco che ha segnato indelebilmente la storia del jazz italiano» commenta Rubino. Il 22 e 23 dicembre il palco sarà del duo formato dal clarinettista trapanese Nicola Giammarinaro e dal fisarmonicista di origini nissene Roberto Gervasi. Rubino: «Giammarinaro è uno dei clarinettisti più importanti che abbiamo in Italia».

Palazzo Scammacca del Murgo

All’interno di Palazzo Scammacca, il Monk non sarà più solo un jazz club, ma un luogo di incontri, un vero e proprio centro culturale che vivrà di numerose attività che si possono realizzare solo qui. Oltre le attività della stagione concertistica ci saranno i laboratori tenuti da Giuseppe Privitera con i ragazzi delle scuole, ci sarà l’interazione con i ragazzi del Conservatorio di Catania, ci sarà l’apertura a band di altri generi musicali al di fuori dell’ambiente jazzistico.

E poi ci sarà una resident band che garantirà un contatto più stretto con i talenti musicali del territorio. Tutto questo contribuirà a creare un palinsesto musicale di due/tre appuntamenti settimanali che si aggiungono al calendario della stagione concertistica. Musica e arte da fruire in maniera ampia e libera all’interno degli spazi versatili di Palazzo Scammacca del Murgo – spazio già conosciuto per i suoi eventi legati all’arte contemporanea, in sinergia con il Contenitore culturale 2Lab, e per i suoi eventi enologici legati alla Cantina Murgo – dove alla sala teatrale si affiancherà una caffetteria adiacente, luogo vivo di incontri e anche di musica.

Biglietto: per info e prenotazioni: prenotazioni@monkjazzclub.it, telefono/whattsapp 340.1223606.
Monk Jazz Club: Palazzo Scammacca del Murgo, piazza Scammacca 1, Catania.

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