Aism Catania a bordo con Wow- Wheels on waves

Aism a bordo con Wow – Wheels on waves
È salpato ieri da Catania il catamarano privo di barriere architettoniche. I dodici
passeggeri hanno avuto la possibilità di timonare, prendendo confidenza con
gli strumenti dell’imbarcazione

IMG_3539modUn vento di solidarietà ed uguaglianza gonfia le vele de “Lo spirito di Stella”, il catamarano privo di barriere architettoniche che ieri ha ospitato l’Associazione italiana sclerosi multipla, sezione di Catania. Dodici le persone che hanno avuto la possibilità di condividere il percorso che dal porto di Catania ha condotto ad Aci Castello. Una passeggiata pomeridiana durante la quale vi è anche stata la possibilità di timonare, prendendo confidenza con gli strumenti dell’imbarcazione, grazie alle istruzioni fornite dai membri dell’equipaggio: in questo modo, si è diventati parte attiva del progetto, i veri e propri protagonisti e non solo passeggeri.
Inclusione sociale ed integrazione – Un pomeriggio all’insegna del confronto ed integrazione. “Uno spazio interamente dedicato a me, una giornata di emancipazione
dal contesto familiare. Oggi ho potuto vivere quest’esperienza senza dipendere da mio marito, grazie alla totale assenza di barriere architettoniche e dunque alla completa accessibilità della struttura”, afferma Annamaria. “L’età o la disabilità sono solo limiti che ci poniamo, nulla in realtà dipende da questo. Attività come questa di oggi vanno nella direzione giusta, migliorando la disabilità dal punto di vista correlato all’integrazione sociale. È importante creare e mantenere un ambiente stimolante che faccia allontanare il pensiero della malattia”, dichiara Aldo.
L’associazione italiana sclerosi multipla giorno dopo giorno, da ormai cinquant’anni, aggiunge preziosi tasselli a questo complesso puzzle che è l’inclusione sociale. Grazie alla collaborazione con l’associazione “Lo spirito di Stella”, l’Aism ha permesso il pieno accesso al servizio, mettendo in atto una piccola esperienza di turismo sociale.
Ha consentito ai passeggeri di vivere in maniera indipendente la giornata, partecipando
pienamente a tutti gli aspetti della vita, realizzando il principio sancito dall’articolo 9 della Convenzione Onu dedicata ai diritti delle persone con disabilità. Un diritto all’uguaglianza traducibile nell’accesso ad ogni ambiente fisico, ai trasporti e ad ogni forma di comunicazione, eliminando gli ostacoli fisici e mentali e abbattendo ogni barriera architettonica.

IMG_3602mod “Desideravo da tanto tempo poter fare questo tipo di esperienza. Quando mi è stata proposta mi è sembrato un sogno che si realizzava, ho accettato subito. Mi sono rilassata e sto godendo fino in fondo dell’attività. Avessi la possibilità di rifarlo, accetterei subito. Sono felice di aver condiviso del tempo ed essermi confrontata con altre persone”, afferma Anna. “Adoro il mare. Per me è stata una grande occasione, un’emozione indescrivibile avere la possibilità di salire nuovamente a bordo di un’imbarcazione. Mi sento davvero libero in mare”, sostiene Salvo.
Il messaggio trasmesso dall’associazione: “Lo spirito di Stella” è quello di rendere
accessibile ogni abitazione, luogo pubblico, città e Paese: come è stato
possibile abbattere le barriere all’interno di una barca, è a maggior ragione
possibile farlo all’interno di ogni altro ambiente. Occorre rendere gli spazi piacevoli
e fruibili da tutti, indipendentemente dalla loro età, capacità e condizione
sociale”.
L’attività di ieri si colloca all’interno del progetto WoW – Wheels on Waves. Quella di Catania rappresenta l’ottava tappa del percorso avviato lo scorso 28 aprile dal porto di Lignano Sabbiadoro (Ud). L’Associazione “lo Spirito di Stella” Onlus nasce nel 2003 attorno all’esperienza del primo catamarano privo di barriere architettoniche “Lo Spirito di Stella”. L’imbarcazione rappresenta la realizzazione di un sogno personale di Andrea Stella: tornare a navigare nonostante la sedia a rotelle. Andrea Stella nell’agosto del 2000 si trovava a Miami (Florida) per un viaggio- premio per la laurea in Giurisprudenza conseguita poche settimane prima.
Una sera, nel tornare a riprendere l’auto da un parcheggio inserito in una strada privata, scopre tre malviventi intenti a rubare il mezzo. Ha appena il tempo di scorgerli che uno dei tre gli punta una pistola contro e lo colpisce con due pallottole ferendolo al fegato e ad un polmone, provocandogli danni irreparabili alla colonna spinale.

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