Catania, 3-5-2 da rivedere ma i nuovi rispondono bene

Nuovi giocatori, nuovo modulo. Ma anche qualche “solita” pecca. 

baldanzeddu 3-5-2

E’ ormai andata in archivio la gara del Catania contro il Fondi, ma tanti sono gli spunti di riflessione emersi dall’analisi dei 90 minuti di gioco del “Purificato”. Una sfida combattuta, poco esaltante certamente, con due squadre più attente a non capitolare, nonostante sul finale proprio i rossazzurri abbiano osato qualcosa in più… facendo leva sulle nuove forze a disposizione di mister Pino Rigoli ma anche su un nuovo esperimento tattico, il 3-5-2. Un modulo reso possibile da alcune new entry in rosa. Un atteggiamento che nelle idee dello staff tecnico della squadra dell’elefante avrebbe dovuto portare equilibrio e maggiore resa offensiva, ma che invece, almeno per il momento, si è tradotto in un nulla di fatto.

Parliamo dunque delle individualità tanto attese a Fondi. Di Giovanni Marchese, Ivano Baldanzeddu e Diogo Tavares. Tra difesa, centrocampo e attacco. Intuizione e qualità con i piedi, oltre ad una facilità di manovra notevole, nonostante si sia intravista qualche pecca in disimpegno, per l’ex Genoa il ritorno a gare ufficiali è da considerarsi comunque sufficiente. I margini di crescita in un’idea di gioco armonico sono assai ampi, ammesso e non concesso che il Catania trovi finalmente la propria migliore quadratura. Insieme a Djordjevic, nella ripresa, crea diversi grattacapi agli esterni avversari mettendo in mostra una buona tenuta atletica. Per Baldanzeddu, invece, match da incorniciare: generosità, intensità e precisione per uno dei migliori in assoluto contro l’Unicusano. L’ex Venezia ha spinto con efficacia per tutta la partita offrendo un supporto ai compagni del centrocampo, purtroppo poco attivi in terra laziale. Infine Tavares, pochi minuti nel computo generale per il portoghese, subentrato ad un evanescente Anastasi. Ma dal suo ingresso sul terreno di gioco, in tandem con quello di Andrea Di Grazia che il Catania spera di poter considerare come un vero e proprio acquisto in chiave playoff e quindi, ipoteticamente, promozione, i rossazzurri hanno creato pericoli con maggiore cattiveria.

Positivi, dunque, gli innesti che la coppia Lo Monaco-Argurio hanno portato fino ad ora alle falde dell’Etna. Il mercato si avvia alla conclusione, così come le possibilità di esibire qualunque forma di alibi o appello al caso e alla sfortuna. La macchina da guerra è quasi completa, il girone di ritorno sancirà i suoi incontrovertibili verdetti.

(foto raisport)

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