Catania, a Castellammare ritornano i fantasmi

Il pesante 4-0 inflitto dalle Vespe ai rossazzurri apre nel peggiore dei modi il girone di ritorno della compagine allenata da Pino Rigoli

juve stabia

Che la Juve Stabia non fosse più la squadra che Rigoli incontrò al suo esordio in campionato sulla panchina rossazzurra era ben noto. Ma passare da una netta vittoria a una netta sconfitta fa sicuramente male e bisogna fermarsi a chiedersi se siano più i meriti dei padroni di casa o i demeriti della squadra rossazzurra.

Eppure la vittoria sul Cosenza che aveva rotto quella maledizione in trasferta aveva fatto sperare in un nuovo corso, l’inizio di un Catania 2.0 capace di portare a casa i 3 punti anche quando si gioca lontano dall’Etna. E pure la vittoria di Siracusa, per quanto bruciante, sembrava poter essere solo una piccola insicurezza, sia per la prestazione che per il risultato stretto che per tutto ciò che ha viziato la prestazione dei calciatori rossazzurri.

Juve Stabia-Catania però recita ben altro. Juve Stabia-Catania parla di un Catania che continua a perdere fuori casa, di un Catania che perde contro una delle prime quattro del girone (con le quale, fino al girone d’andata aveva collezionato 2 vittorie e 2 pareggi), di un Catania che perde in seguito a una prestazione deludente e con un risultato (il primo ad essere sinceri) decisamente sonoro. 4-0 recita il tabellone dello stadio di Castellamare al fischio finale del direttore di gara, augurando un Natale nero a tutti i tifosi rossazzurri. Ora bisognerà fermarsi davanti a quello specchio su cui sono riapparsi i fantasmi che, per un breve momento, pensavamo di aver debellato e riflettere su ciò che è stato e ciò che non dovrà più essere.

Aldilà del risultato, la partita contro i campani rappresenta un’opportunità per riflettere e crescere, sperando di recuperare la condizione soprattutto mentale già in vista del prossimo impegno contro la Fidelis Andria.

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