Premi Ussi Catania: una festa dello sport tra passato, presente e futuro

Il presidente dell’Ussi Catania, Giacomo Cagnes, ha consegnato tre premi ad altrettante eccellenze del mondo sportivo etneo e non soltanto…

premi ussi 2016

Lo sport nella sua essenza migliore, quella dei ricordi personali che legano persone e avvenimenti con un filo sottile ma indissolubile, che premia le eccellenze celebrando grandi sacrifici e una passione infinita, mirando alla costruzione di un futuro che possa essere quanto più possibile roseo. Il secondo premio Ussi Catania, tenutosi alle Ciminiere, ha voluto esaltare questi valori, onorando tre “personaggi” che hanno portato in alto il nome della città etnea in Italia e non soltanto.

Denise Fresta, atleta della onlus Come Gineste di Salvo Mirabella, detentrice di record e titoli nazionali nel nuoto, il tecnico che ha lanciato i migliori talenti del Calcio Catania Giovanni Pulvirenti e il noto giornalista Maurizio Nicita hanno ricevuto un premio speciale dall’associazione dei giornalisti sportivi della provincia di Catania, presieduta dall’infaticabile Giacomo Cagnes, coadiuvato dal segretario provinciale dell’Assostampa Daniele Lo Porto e dalla penna de “La Sicilia”, Nunzio Currenti.

Tra aneddoti ed emozionanti viaggi nel tempo tre figure sportive molto diverse tra loro hanno raccontato la propria carriera. La giovanissima Denise è sicuramente la mascotte degli sportivi che non si arrendono davanti alle difficoltà, trovando stimoli e voglia di vincere sulla vasca, nel caso specifico, come nella vita in generale, trovando il tempo per portare avanti diverse passioni, compresa quella per lo studio. Giovanni Pulvirenti ha ripercorso il viaggio che tra Primavera, prima e Berretti poi, ha lanciato in orbita la figura del tecnico dell’equilibrio, capace di condurre i propri ragazzi alla trasformazione in uomini veri e atleti professionisti. Maurizio Nicita, infine, ha parlato delle grande emozioni vissute nel corso della propria carriera, soffermandosi anche sulle profonde trasformazioni sociali ed economiche che hanno cambiato il modo di fare sport oggi.

E’ stata una grande festa, un successo frutto dell’impegno non soltanto degli organizzatori, ma soprattutto di un movimento sportivo catanese che, nonostante tutto, continua a regalare sorrisi e anche qualche lacrima, di commozione e di gioia.

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